Droni, internet, inquinamento: una parata di buone idee (tutte molto, molto, giovani)

Ma non erano tutti choosy, svogliati, indivanati, alla larga da qualunque cosa possa assomigliare allo studio, al lavoro, meglio ancora a entrambi? Per sfatare i luoghi comuni – e iniziare bene l’anno – ecco una rassegna di quelli che non ti aspetti: molto giovani, proprio sul filo della maggiore età (ma qualcuno ben al di sotto), e molto, molto in gamba. Un primo giro di tre (ma ne seguiranno altri).

DRONE ALLA VENETA – L’idea dei ragazzi dell’Ipsia Galilei, a Castelfranco veneto, è già in odore di start up: la tesina che alcuni di loro porteranno all’esame di quinta, indirizzo elettronico, si sta sviluppando nel progetto di un drone, mini velivolo telecomandato (senza pilota), per la consegna di medicinali a chi ha difficoltà di movimento, ma con un possibile utilizzo anche in fasi di emergenza e viabilità interrotta (tipico il caso di alluvioni, di cui il Veneto sa qualcosa). All’istituto si respira aria di tecnologia spinta; il preside, Vincenzo Gioffrè, ha appena dotato i docenti di 80 tablet per gestire registri, assenze, colloqui. «Tutto è nato da una ricerca sui droni, settore in cui il Veneto registra un’attività notevole» spiega il coordinatore del progetto, Daniele Pauletto». Gli studenti hanno censito le possibili applicazioni di droni – ne è nata una pagina Facebook, dronelab – che vanno dalle riprese aeree alla consegna di libri prenotati via sms (in Australia), fino ai droni agricoli che in America sorvegliano le piantagioni e, al bisogno, impollinano. Trentatrè applicazioni, cui si aggiunge quella progettata all’Ipsia e che ha già riscosso l’interesse dei farmacisti, intenzionati a collaborare con gli studenti e a fornire loro informazioni e supporto. Secondo alcune stime, le vendite di veicoli civili aerei senza equipaggio raggiungeranno gli 8-12 miliardi dollari entro il decennio, i più ottimisti stimano fino a 83 miliardi di dollari con 100mila nuovi posti di lavoro.

 https://www.facebook.com/pages/Dronelab/561137040641958

Drone

SICURI SU INTERNET – Gli studenti del Centro Enaip (l’impresa sociale senza scopo di lucro promossa dalle Acli e attiva dal 1951 nell’ambito della formazione professionale, presente in tutte e sette le province del Veneto con oltre 20 sedi operative, ente accreditato per la formazione e per i servizi al lavoro dalla Regione Veneto, 4mila allievi che frequentano i corsi a qualifica triennale) si sono classificati primi al concorso nazionale – promosso dal portale Internetinsicurezza.it e dalla Provincia di Treviso – per sensibilizzare i giovani contro i pericoli della rete.
Tema di quest’anno: il “sexting” , ovvero lo scambio di foto, messaggio o video espliciti tramite cellulare. Il termine nasce dalla fusione di due parole inglesi: sex + texting, a indicare lo scambio di immagini dove i giovani si mostrano senza filtri. Il video si intitola “Sexting-Non si torna indietro”, e lo hanno realizzato 20 studenti vicentini della terza del corso di Operatore elettronico. Alla realizzazione hanno lavorato insieme per circa un mese mettendo a frutto competenze e conoscenze acquisite nel corso di studi, in particolar modo per l’utilizzo delle strumentazioni tecniche, dall’idea creativa iniziale a misura di coetanei fino al prodotto video.
Il progetto è mostrare come sia facile e veloce la diffusione di immagini una volta entrate in rete. Il passaggio di foto o video da utente a utente attraverso i social network, le email o anche semplici mms è rapido e incontrollabile: in poco tempo può superare addirittura i confini nazionali.
 Il video è qui:
http://www.youtube.com/watch?v=q56Z1-KhruI

e i premiati:

Sexting

STARTUPPARO MINORENNE – Nome: Francesco Rizzo. Anni: 14. Nell’elenco delle start up finaliste all’ultimo premio Marzotto c’è anche la Biogem.Fra, con il suo team che affianca il giovanissimo studente di terza media (si iscriverà all’istituto agrario Trentin di Lonigo) oltre a Carmelo Rizzo. La tecnologia che hanno messo a punto si basa su colonie microbiche che favoriscono il processo biologico naturale, per risolvere problemi di inquinamento di fiumi, mari, laghi, l’erosione di spiagge e la presenza di batteri che impediscono la balneazione. La forma è quella di un granulato che può andare a fondo, all’interno di contenitori geotessili, o restare a pelo d’acqua creando una barriera e una sorta di nursery per cozze, vongole, frutti di mare. Per questo i mercati potenziali comprendono autorità portali, magistrati alle acque, imprese verdi, cooperative di pescatori. Competitor attualmente rilevati sul mercato: nessuno.