Highlander era un’impresa: un concorso per raccontare le aziende centenarie del Made in Italy che guarda a registi, scuole e università

Il made in Italy più longevo cerca voci capaci di raccontarlo: L’Unione Imprese Storiche Italiane, rappresentata in Veneto da tre aziende tra cui la Keyline di Conegliano (gruppo Bianchi1770, fanno macchine duplicatrici per chiavi che vendono in tutto il mondo, e nella propria sede hanno raccolto la storia delle chiavi, anche quelle – esemplari unici – di fortezze e castelli) organizza un concorso per cortometraggi denominato “Futuro Antico” che si rivolge a registi e film maker italiani e stranieri, Istituti scolastici, università, associazioni, scuole di specializzazione nel settore dei corti cinematografici.

L’obiettivo è documentare l’ultracentenarietà imprenditoriale, raccontare con un ‘corto’ i valori legati alla storia, all’etica, all’innovazione, al lavoro, alla dimensione sociale: tutti requisiti esclusivi di quelle imprese storiche italiane, aziende con oltre 100 anni di attività che rappresentano un patrimonio unico del made in Italy.

“Il concorso – spiega Mariacristina Gribaudi, amministratore unico di Keyline e vicepresidente Uisi – nasce per esaltare la longevità d’impresa e offrire, tramite la produzione di un ‘corto’, un focus particolare ed inedito sul mondo del lavoro, prendendo come riferimento i brand ultracentenari, il loro patrimonio immateriale di tradizioni e saperi, il loro “capitale umano”, la loro capacità di adattarsi alle sfide del futuro”.

 

Il bando – che prevede tre premi in denaro per i primi tre vincitori (pari a 3mila, 2mila e mille euro) – è consultabile sul sito dell’Unione Imprese Storiche Italiane all’indirizzo www.unioneimpresestoriche.it Sempre sul sito c’è l’elendo delle aziende associate, ognuna con la propria storia: quella della vicentina Grappa Poli (Spirito di famiglia, nel vero senso del termine) inizia con Giobatta, il bisnonno che produceva cappelli di paglia, attività piuttosto fiorente all’epoca, ma con una grande passione proprio per  la grappa. Così costruì una piccola distilleria montata su un carretto e andò per case a distillar vinacce; era il 1898.

Per la Keyline, che oggi conta un centinaio di dipendenti, di cui dodici tra ingegneri, progettisti e programmatori nella ricerca e sviluppo, la storia inizia nel 1770 con il lavoro del mastro di chiavi Matteo Bianchi e viene tramandata di padre in figlio, fino all’opera di Camillo Bianchi, pioniere-innovatore del sistema duplicazione chiavi negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale. Fortemente legata al territorio, l’azienda è fra le poche a  mantenere integralmente la filiera produttiva in Veneto, ed ha filiali in Germania, Stati Uniti e Cina .

La terza centenaria veneta nasce nel 1775 (questa è la data certa, ma probabilmente risale ad ancora  prima): la Garbellotto, storica industria botti di Conegliano (Treviso),  ha visto l’epoca in cui la Serenissima Repubblica di Venezia governava. Un’azienda di nicchia pe r il settore vitivinicolo, per il quale costruisce le  botti in legno dove i pregiati vini maturano prima di essere imbottigliati.

Per il concorso “Futuro antico” è’ richiesta l’iscrizione entro il 31 ottobre 2014 mentre il termine ultimo per la presentazione dei progetti è fissato al 31 dicembre 2014. La giuria completerà il suo lavoro in tempo per la presentazione finale e la premiazione che potrà avvenire nella primavera del 2015.

http://www.unioneimpresestoriche.com/corto