Mais, orzo, fagiolo gialet e gallina padovana sono materie di studio (e la scuola ha il caseificio annesso)

Mais sponcio, orzo agordino, fagiolo gialet e altro ancora: la Rete delle scuole agrarie e forestali del Triveneto coltiva – letteralmente – la biodiversità. Giovedì scorso Veneto Agricoltura ha fatto il punto del lavoro svolto col programma Bionet 2013-14, finanziato dalla Regione, con le quantità delle “risorse” genetiche conservate, di quelle caratterizzate e le pubblicazioni realizzate.

Fondamentale per il progetto è stata la collaborazione con gli Istituti Agrari, con il coinvolgimento dell’Isiss “Della Lucia” di Feltre (BL), l’Isiss “D. Sartor” di Castelfranco Veneto (TV) e l’Isiss “Duca degli Abruzzi” di Padova.

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A Feltre si è guardato alla conservazione e caratterizzazione di specie vegetali e animali tipiche del territorio montano feltrino-bellunese. In particolare, tra le specie vegetali sono state avviate azioni di conservazione del mais sponcio e dell’orzo agordino; per le orticole, il fagiolo gialet; per le varietà viticole, la Bianchetta trevigiana. Tra le razze animali, gran parte delle razze avicole venete e la pecora di Lamon.

L’Istituto “D. Sartor” di Castelfranco conserva alcune razze tipiche di faraona, tacchino, pollo e le colture di mais Biancoperla, farro monococcum e frumento Piave.
Screen Shot 11-12-15 at 05.29 PME poi c’è il “Duca degli Abruzzi” di Padova, che conserva razze di avicoli veneti con particolare riguardo alla gallina Padovana e di Polverara. Per le specie vegetali: mais Biancoperla, farro monococcum e frumento Piave.

Da quest’anno all’interno dell’istituto è stato aperto un caseificio che produce formaggi freschi e stagionati. Una scuola che rappresenta un’eccellenza non solo padovana, ma anche nazionale. I ragazzi che frequentano questo istituto escono con una formazione completa che gli consentirà di diventare degli imprenditori agricoli, ma nel contempo di saper gestire un’azienda agricola e commercializzare i propri prodotti. I 1.200 iscritti tra il Duca degli Abruzzi e il San Benedetto da Norcia – insieme formano il polo padovano dell’istruzione agraria – indicano che è un indirizzo ancora molto richiesto, quasi il ritorno alle origini sia una strada per affrontare le sfide future. Il Duca degli Abruzzi, assieme all’Istituto San Benedetto da Norcia, sono aperti al pubblico anche per l’acquisto di specialità tipiche prodotte direttamente dagli istituti: prodotti classici, ma anche quelli più innovativi come le birre artigianali, le marmellate particolari, confetture, prodotti di pasticceria e insaccati.

Il progetto Bionet ha coinvolto studenti, docenti e personale tecnico: gli studenti direttamente in tutte le fasi di allevamento e coltivazione delle specie conservate; i docenti a programmare le unità di apprendimento specifiche per promuovere la cultura della biodiversità; infine, il personale tecnico a coadiuvare. Alcuni studenti sono anche stati selezionati per l’assegnazione di borse di studio.