A quasi 50 anni i Moon Boot hanno sposato l’alta moda (e crescono del 29% trascinando il fatturato di Tecnica)

Mentre si preparano a festeggiare i 50 anni – sono nati nel 1969, inventati dal fondatore di Tecnica Giancarlo Zanatta, tuttora in azienda – i Moon Boot segnano un risultato record. Il gruppo chiude il bilancio 2017  con un fatturato che nel 2017 ha raggiunto i 365 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto ai 334 dell’anno precedente e migliore anche rispetto ai 361 milioni pianificati nel budget annuale.

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“Uno degli obiettivi del programma – precisa Antonio Dus, ad del Gruppo – è il rafforzamento dei singoli brand, in termini di identità, innovazione e vendite. I dati di bilancio mostrano i riscontri positivi di questa strategia, in particolare per quanto riguarda le performance di Nordica +13,5%, Tecnica/Blizzard +10% e soprattutto Moon Boot, +29%, sempre più “brand moda” che ha saputo uscire dai confini del tradizionale doposci”.

Dunque, alla  soglia del mezzo secolo, i Moon Boot si sono fatti accessori di moda, non più solo accessori legati allo sport e alla neve: “Una prima svolta è arrivata con il cambio della distribuzione, da quella specializzata alle società che seguono la moda di alta gamma”, spiega Arianna Colombari, responsabile Comunicazione Tecnica Group. In sostanza, le calzature “lunari” sono diventate visibili a un pubblico diverso e ben più ampio.

Non solo: nel luglio 2016 è arrivata la sentenza della  Sezione Specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano che ha accordato “tutela di diritto d’autore” ai Moon Boot della Tecnica Group Spa, accertandone la contraffazione da parte degli imitatori. “Le case di moda che prima si ispiravano a questo prodotto, oggi chi chedono di collaborare con loro: noi accettiamo solo in casi selezionati, quando c’è una affinità elettiva, diciamo così, e una visione comune”, sottolinea Arianna. Così sono nati i Moon Boot firmati Jimmy Choo, ma anche Moncler, fino al modello visto nelle sfilate di Jeremy Scott, altissimo, colorato, che ha fruttato una visibilità straordinaria.

Oggi Tecnica Group incassa i risultati positivi e si prepara a fare i conti con i benefici attesi dal rilancio di Tecnica Outdoor, grazie a una forte innovazione (Forge, la prima scarpa da trekking completamente personalizzabile) che ha collezionato numerosi premi in tutto il mondo, rafforzando il ruolo del marchio come punto di riferimento per il mercato

Il gruppo basato a Giavera del Montello esporta il 94% della produzione. Per quanto concerne la differenziazione geografica, da segnalare l’ottima performance sui mercati di riferimento, sia quello statunitense, +9,4%, che quello tedesco, +7,6%. Cresce anche il mercato interno, +7,5%, in netta ripresa grazie alle nevicate precoci e abbondanti dello scorso inverno.

Dal punto di vista finanziario il 2017 è stato un anno importante per Tecnica Group, con l’ingresso nella compagine azionaria di un nuovo partner come Italmobiliare (che il 22 novembre scorso, tramite un aumento di capitale, ha acquisito il 40% del Gruppo Tecnica). Un accordo che ha avuto impulso anche dal punto di vista strategico. Spiega Alberto Zanatta, presidente del Cda: “L’entrata di Italmobiliare ha permesso di operare una importante ricapitalizzazione e ristrutturare le linee finanziarie del Gruppo per poter garantire l’ulteriore crescita dell’azienda prevista dal piano industriale. Una crescita che stiamo perseguendo su più fronti, non solo dal punto di vista dell’innovazione tecnologica e di prodotto, ma anche attraverso l’investimento nei canali distributivi digitali e in programmi di efficientamento produttivo e logistico. L’esempio più recente in tal senso è un progetto di “Lean production” appena attivato nel nostro stabilimento in Ungheria.”