Pubblicazioni dei docenti in dono a studenti e cittadini e book crossing: a Ca’ Foscari il sapere è condiviso (e i libri hanno una seconda vita)

Da oggi, 12 settembre, fino al 14 settembre 2018 il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia organizza la Fiera del dono librario e Bookcrossing al piano terra di Palazzo Malcanton Marcorà. L’evento, della durata di tre giorni, e organizzato in collaborazione con la BAUM (la biblioteca di area umanistica), ha lo scopo di favorire la condivisione del sapere, il piacere della lettura e il riutilizzo delle risorse, in linea con le politiche di sostenibilità dell’Ateneo.

La novità di quest’anno è che saranno messe a disposizione e donate anche le pubblicazioni scientifiche dei docenti del Dipartimento che verranno esposte e potranno essere liberamente prelevate dagli interessati. Si tratta di pubblicazioni di ambito umanistico, soprattutto di italianistica, archeologia, storia, storia antica.

bookcroA questa fiera del dono librario si affianca il tradizionale Bookcrossing, libero scambio di libri, Un’occasione per tutti, oltre che per studenti e professori anche per la cittadinanza, di dare nuova vita ad un libro già letto che può passare in altre mani. Dal 2014 il Dipartimento ha istituito uno o due incontri annuali di questo tipo per promuovere un libero scambio di libri: i partecipanti possono donare nuova vita ai loro libri e prendere quelli donati da altri, senza alcun onere.

L’iniziativa ha riscosso fin dall’inizio un grande successo, avendo messo a disposizione nella prima edizione 1.200 libri, l’anno scorso circa 800 libri in tre giorni e avendo già raccolto per l’edizione che sta per aprirsi circa 1.000 libri. Nel complesso, dal 2014 ad oggi quasi 4.000 libri donati.

La caratteristica di questo evento è che si accetta e si scambia ogni tipo di libro: dalla narrativa, ai libri di cucina, alle edizioni per l’infanzia, e non solo libri scientifici, per quanto l’ambito accademico sia ben rappresentato attraverso le pubblicazioni di Dipartimento.

I libri donati vengono inoltre etichettati per permetterne la tracciabilità e per essere riconosciuti così come portatori peregrini di conoscenza e di memoria, invece di obliati oggetti; a questi bisogna poi aggiungere una certa quantità di riviste scambiate dagli utenti del BookCrossing.

“E’ un’iniziativa che continua e matura – dichiara con soddisfazione Giovannella Cresci, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici – e anzi si arricchisce quest’anno con la donazione delle pubblicazioni scientifiche, un utile strumento per far conoscere le ricerche maturate nella nostra comunità scientifica, non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti gli interessati, contribuendo al progetto di terza missione che l’università vuole perseguire”.

“Negli anni abbiamo osservato una crescita non tanto nel numero di libri (che dipende anche da fattori casuali, come grosse donazioni da privati) ma soprattutto nell’abitudine allo scambio: ad esempio molte persone prendono libri, li leggono e poi li riportano da noi” condividono Annalisa Cardin e Gabriele Boilognini, referente amministrativo che segue l’evento dal suo esordio, “La mia impressione è che ormai questo Bookcrossing sia divenuto un appuntamento annuale che le persone si aspettano e che apprezzano molto.”

Durante tutto l’anno è inoltre presente una postazione per lo scambio libero, situata al piano terra di Palazzo Malcanton Marcorà, rifornita periodicamente e dove fanno talvolta capolino doni lasciati da persone di passaggio.

Per l’iniziativa di Bookcrossing, tutti sono invitati a portare o a prendere liberamente libri di vario genere; per donazioni di grandi quantità di libri si prega di scrivere a eventidsu@unive.it