Goccia di Carnia riprende a tempo record la produzione (e dona ai comuni senza acqua potabile)

La montagna continua a fare squadra di fronte all’emergenza, aziende comprese.

Goccia di Carnia –  base a Forni Avoltri: il Comune dove si trova lo stabilimento è il paese più settentrionale della Carnia, incastonato tra le montagne, e il nome Forni rimanda alla fusione dei metalli delle montagne locali – ha fatto ripartire la produzione ieri mentre la zona fa ancora i conti con la viabilità regionale bloccata. L’azienda  si è attivata nei giorni scorsi anche per fornire gratuitamente bottiglie ai comuni rimasti senza acqua potabile in attesa del tempestivo arrivo delle autobotti di emergenza. Non solo: i dipendenti e l’amministratore delegato Samuele Pontisso hanno lavorato letteralmente giorno e notte per risolvere il problema della corrente e riportare “le 4 gocce di salute” sulle tavole dei propri consumatori prima possibile. La fonte di Fleons, infatti, non ha subìto alcun danno o variazione nella qualità dell’acqua che sgorga a 1370 metri di quota.

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(nella foto, quello che resta del bosco su cui si affaccia lo stabilimento).

Nel primo pomeriggio del 29 ottobre Goccia di Carnia ha deciso di interrompere la produzione per ragioni di sicurezza a causa della forte instabilità meteorologica e degli sbalzi di tensione elettrica. Le successive precipitazioni ed il vento che ha toccato raffiche da 150 km/h hanno aggravato la situazione già critica.

Lo stabilimento è rimasto completamente isolato, senza energia elettrica, senza telefono, senza la possibilità di comunicare con clienti e fornitori e con l’impossibilità di utilizzare la strada per le consegne del prodotto. La strada comunale che sale da Forni Avoltri e porta allo stabilimento (circa 3 km) è stata ostruita dalla caduta di centinaia di alberi che hanno trasformato la sede stradale in un impraticabile groviglio di piante tanto che l’azienda era raggiungibile solo scarponi ai piedi.

carniadueGrazie alla stretta collaborazione con E-distribuzione e Perin Generators Group e con il supporto del vice sindaco di Forni Avoltri Emanuele Ferrari, sabato Goccia di Carnia ha installato un gruppo elettrogeno da 1MW, domenica è arrivato il carburante, mentre finalmente ieri, lunedì 5 novembre, lo stabilimento ha ripreso il 100% dell’attività dalle prime ore della mattina, da subito con tre turni di produzione.

“Da oggi – riferisce Pontisso – sono finalmente ripartite le consegne anche se i mezzi pesanti sono costretti a fare un giro più lungo ed oneroso passando per il versante veneto e su una strada aperta con orari prestabiliti. Si tratta comunque di un ritorno alla normalità ottenuto in tempi record vista la situazione terribile che la montagna sta affrontando.”

La viabilità purtroppo resta il nodo da risolvere anche se le consegne sono ripartite. In direzione Udine, infatti, il crollo del ponte a Comeglians impedisce ai mezzi pesanti di passare: un vero problema se si pensa che su questa direttrice viene veicolato la maggior parte dei mezzi pesanti in entrata ed uscita dallo stabilimento di Forni.

La ripartenza dell’acqua minerale è una buona notizia, ma rimane l’emergenza e i danni subiti sono molti. Un modo per sostenere questo territorio è acquistare i suoi prodotti tipici (e sono tanti).

Speck e prosciutto sono fra questi, insieme a formaggi e ricotta (con il formaggio si fa anche uno dei piatti carnici più tipici: il frico, tortino di formaggio fuso, cucinato da solo o con patate, cipolle, erbe ed altre verdure, come spiega questo sito). Anche le mele appartengono a questo territorio, dove si lavora per recuperare antiche varietà. E poi ci sono le esse di raveo: biscotti dalla forma tipica che si possono ordinare direttamente al  produttore. Non mancano il miele, nella giusta stagione, i frutti di bosco, con feste popolari molto frequentate.

A Sauris viene prodotta la Zahre Beer, una birra artigianale che prende il nome dall’antica denominazione proprio di Sauris, comune dell’alta Val Lumiei rinomato per i suoi borghi tradizionali.

Per farsi un’idea delle tipicità agroalimentari questo è un sito che contiene diverse informazioni.

Un #compracarnico che segue il #comprabellunese lanciato poco dopo la tempesta che ha messo in ginocchio il Nordest per aiutare la montagna.