Prima commessa a Palo Alto per Simeon, un corso per operatori esteri, internazionalizzazione di un tortellino #AziendeConLaValigia

Simeon costruirà a Palo Alto nella Silicon Valley, dove ha ottenuto la sua prima commessa negli USA. Manifattura, tecnologia e design italiano, quindi, si affermano nel territorio dell’innovazione e del design tecnologico: sono qui le sedi di Apple, Google, dei social Facebook e Linkedin, qui l’Università di Standford.

“Questa commessa – dichiara il presidente Marco Simeon – è il frutto di un intenso lavoro di ricerca e studio del mercato USA iniziato qualche anno fa. Un obiettivo fissato dal piano Industriale di sviluppo della società che punta a ramificare la sua presenza su nuovi mercati oltre a quelli in cui la stiamo consolidando”.

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Si tratta di un risultato importante, considerato che i mercati anglofoni e in particolare quello USA, hanno barriere di ingresso rigide che riguardano le garanzie richieste, referenze operative, referenze bancarie e non ultima i dazi. Afferma il direttore commerciale Stefano Spina: “Sono mercati tecnicamente diversi da quelli francofoni su cui l’azienda ha tarato la struttura organizzativa e operativa”.

Il percorso per arrivare al risultato è stato impegnativo sia sotto il profilo tecnico (l’azienda ha stretto rapporti con partner progettuali e ingegneristici locali e strutturato personale interno capace e referenziato per gestire problematiche specifiche) che sotto il profilo degli investimenti di Ricerca&Sviluppo che in questi ultimi due anni è stato messo in campo sia in termini di promozione e conoscenza di mercato che di tecnologia di prodotto.

“Queste strategie si prevede portino per il 2018 una crescita del 15/20% dei volumi di fatturato – afferma Stefano Spina – mentre per il 2019 è praticamente saturo il portfolio lavori. Per il biennio 2020-2021 ci sono già contratti in portafoglio e in progress offerte interessanti”.

Nello stesso mercato USA, oltre alla commessa acquisita, Simeon sta lavorando a trattative di rilievo architettonico e referenziate nello Stato di New York, puntando quindi alla stabilizzazione della presenza che, se dovesse confermarsi, dovrà concretizzarsi nella costituzione della SIMEON USA dotata di struttura di gestione locale.

“Per gli edifici direzionali a Palo Alto, la sfida progettuale-architettonica è molto particolare, afferma Massimo Colombari, direttore tecnico del gruppo. In quasi 10.000 metri quadri di superficie vetrata si sviluppano rivestimenti metallici curvi e schermature solari realizzate con pinne verticali in vetro colorato, progettati dallo studio di San Francisco Form4. Non un grattacielo questa volta, ma una sinuosa architettura sviluppata in orizzontale. Sicuramente una nuova sfida, ma non siamo preoccupati perché riteniamo di avere le capacità tecniche e gestionali necessarie, grazie alle competenze sviluppate in un mercato complesso come quello dei progetti speciali, core-business della nostra attività”.

Il primo lotto di facciate del complesso di Palo Alto sarà spedito a inizio dicembre con container che partiranno dal porto di Genova diretti a Oakland in California; per l’ultimo la consegna è fissata a giugno 2019.

Contemporaneamente, Simeon sta lavorando a commesse in area francofona: i magazzini “Lafayette” a Lussemburgo nel sito Royal Hamilius per l’investitore “Codic” , il Salone Unico Airfrance e le facciate dell’immobile “Biotope” a Lille in Francia per il general contractor “Bouygues”, il nuovo Terminal per gli Airbus 380 all’Aeroporto Charles De Gaulle a Parigi per Aeroports de Paris, che collega proprio l’Europa agli Stati Uniti, solo per citare le ultime acquisizioni.

Diplomatici in visita ad Area Science Park

Una delegazione di diplomatici dei Paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica ha visitato Area Science Park.

Valorizzare il ruolo svolto dall’Iniziativa Centro Europea (InCE) nella promozione della diplomazia scientifica, far conoscere il sistema di ricerca e innovazione della Regione Friuli Venezia Giulia, presentare opportunità di collaborazione con le comunità scientifiche ed economiche dei Paesi aderenti all’InCE, favorire la cooperazione e l’internazionalizzazione della ricerca, anche nel quadro di ESOF 2020: sono questi alcuni dei temi al centro della visita, a Trieste, di una delegazione di diplomatici dei Paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica.

delegaL’appuntamento, lo scorso giovedì 4 ottobre, ha previsto una prima sessione nel Campus di Padriciano di Area Science Park ,e a seguire, nel Campus di Basovizza, una visita a Elettra Sincrotrone Trieste.

Presenti i rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), del Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP), del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (ICGEB), della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), di Elettra Sincrotrone Trieste e del Consorzio Centro-europeo per le Infrastrutture di Ricerca (CERIC-ERIC).

Un focus particolare ha riguardato ESOF 2020 con l’intervento di Stefano Fantoni, presidente della Fondazione Internazionale Trieste, anche alla luce del ruolo svolto dall’InCE nel mobilitare l’interesse dei propri Paesi membri in fase di presentazione della candidatura di Trieste, risultata poi vincente anche grazie alla dimensione internazionale e alla proiezione della città verso i Paesi dell’Europa centro-orientale.

La cooperazione scientifica è da sempre una priorità dell’InCE. Nel corso degli anni, l’Organizzazione ha sviluppato e valorizzato solide collaborazioni con le istituzioni scientifiche di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e le realtà scientifiche e accademiche dei Paesi membri, mettendo in campo la dimensione istituzionale e la dimensione progettuale, e considerando la scienza come strumento della diplomazia per favorire il dialogo e per consolidare le relazioni internazionali.

In questo quadro, accanto alle azioni politico-istituzionali, l’InCE promuove diverse iniziative a beneficio dei propri Paesi, come borse di studio, attività di formazione, workshop tematici e scuole estive, favorendo la mobilità di esperti e ricercatori di tutta l’area del Centro ed Est Europa.

Un corso Base per Operatori in Commercio estero

Si terrà a Treviso il 18, 22, 31 ottobre e 7, 14, 21, 28 novembre 2018, ore 9.00-13.30 / 14.30-17.30

Adesione on line compilando il modulo su questo sito.

Il corso si rivolge alle imprese industriali, artigiane, commerciali e agricole che intendono iniziare a esportare o che hanno l’esigenza di formare nuove risorse per i propri uffici estero.

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L’intervento formativo è articolato in modo da fornire ai partecipanti una panoramica delle tematiche collegate al commercio estero. Gli argomenti sono trattati con taglio operativo e sono arricchiti da esempi di casi concreti e suggerimenti pratici.

Il corso è completato da una giornata dedicata a colloqui individuali con gli esperti, per fornire ai partecipanti interessati un primo orientamento su specifici casi aziendali in materia doganale e fiscale.

Si tratta di un’offerta formativa che la Camera di Commercio di Treviso-Belluno propone ogni anno, dando continuità ad un servizio che mira allo sviluppo delle competenze per l’internazionalizzazione, a beneficio del sistema economico locale.

Nuovo socio estero per Plan 1 Health Srl: alleanza

con il colosso indiano Poly Medicure

Nuove prospettive di sviluppo per Plan 1 Health e Advan Srl. Le due aziende fondate da Mario Zearo, che operano nella zona industriale di Amaro (Udine) e sono impegnate nello sviluppo tecnologico in campo medicale, in particolare quello legato ai sistemi per l’infusione di farmaci e quello odontoiatrico, guardano al futuro con rinnovato vigore. Grazie a recenti sinergie con altre realtà del settore, infatti, si aprono spiragli ancor più interessanti per una presenza sul mercato maggiormente incisiva.

mario-zearoLa novità più “fresca” riguarda Plan 1 Health (3 milioni di fatturato), specializzata in sviluppo, produzione e commercializzazione di dispositivi medici impiantabili a lungo termine nel corpo umano con accesso al sistema vascolare, che ha da poco un nuovo socio estero: si tratta di Poly Medicure, azienda indiana fra le “top” del settore.

L’azienda asiatica, quotata in Borsa a Mumbai, è un colosso che può contare su 1.700 dipendenti e vanta un fatturato di 100 milioni di dollari ed è specializzata nella produzione di accessi vascolari a breve termine con elevatissimi volumi di produzione. La collaborazione, che vedrà sempre nel friulano Zearo (amministratore delegato di Plan 1 Health, in foto) il punto di riferimento, rappresenta una straordinaria possibilità di crescita per Plan 1 Health che potrà sfruttare le sinergie di prodotto, di mercato e di tecnologia che si possono realizzare con Poly Medicure. Ad Amaro rimarranno tutte le produzioni attuali a cui saranno affiancate altre linee di prodotto della fascia alta degli accessi vascolari per la progettazione, la produzione e la certificazione. Sarà inoltre possibile distribuire i prodotti Polymed attraverso la rete commerciale italiana e avere a disposizione, per i prodotti Plan 1 Health, distributori di Poly Medicure in oltre 40 Paesi Esteri.

Intanto continua positivamente lo sviluppo di Advan, in partnership con la piemontese Astidental, leader italiano nella vendita di prodotti per l’odontoiatria e con forte specializzazione nell’offerta delle applicazioni digitali. Una sinergia che si è rafforzata parecchio in questi mesi, comportando già i primi risultati tangibili. Alla fiera Expodental Meeting di Rimini sono state poste le basi per lo sviluppo in alcuni interessanti mercati internazionali, a cui ha fatto seguito la partecipazione alla missione economica organizzata a luglio dall’Unidi (Unione Nazionale delle Industrie Dentarie Italiane) in collaborazione con l’Ice a Mumbai, dove l’impresa friulana ha presentato i suoi prodotti. «Con le nuove sinergie – evidenzia Mario Zearo – puntiamo a consolidare ulteriormente la nostra presenza sul mercato internazionale. Guardiamo in particolare all’India, uno dei mercati più attrattivi e in fase di crescita. Senza dimenticare, chiaramente, l’impegno in terra italiana».

Advan Srl offre nel settore odontoiatrico un sistema implantare molto evoluto e perfettamente integrato nel flusso digitale. Al professionista è offerto il meglio del prodotto impiantabile e della nuova tecnologia digitale per la cura dei denti, per esempio gli scanner intraorali che sostituiscono l’uso delle impronte, con risparmio di tempo e di stress, grazie alla ricostruzione al computer della conformazione della bocca, all’utilizzo della stampa in 3D. L’azienda friulana si concentra sull’offerta di un prodotto che, facendo uso della tomografia computerizzata cone beam (nota anche come Tac a fascio conico), permette la programmazione del trattamento chirurgico mediante l’utilizzo del computer e la possibilità, nei casi più complessi, di ricorrere alla chirurgia guidata per gli impianti.

L’internazionalizzazione del tortellino Rana

che arriva (fresco) in 52 Paesi

“Abbiamo investito all’estero? Certo che lo abbiamo fatto. Abbiamo delocalizzato? Ma no: Abbiamo internazionalizzato l’azienda perché un tortellino, da san Giovanni Lupatoto, fresco, non ci può arrivare a Chicago. Fare uno stabilimento in America significa che abbiamo distolto investimenti? Ma no! Ho continuato a credere nel mio Paese e ho portato i miei ragazzi a vivere una nuova vita una nuova vita, una nuova dimensione. E’ quello che tutti vorremmo, avere figli del mondo in cui viviamo capaci di navigare in questo mondo”.

Le lezione di Gian Luca Rana all’assemblea di Confindustria Vicenza, per chi ancora si chiede se investire all’estero significhi togliere risorse all’Italia.

glrana

 

  • carl |

    Dalle nano-tech (v. Morpurgo’s team..e il mio relativo & pur mediaticamente insignificante commento non ha ottenuto la “licenza de’ superiori”..:o) al tortellino ripeno… Il mondo vario appare vario,variegato, complesso e “ribollente” di iniziative, ecc. ecc.
    Ma il famoso “bourgeois”, rimane soltanto “épaté” o varrebbero/varranno anche altre considerazioni…Dell’altro insomma..???.

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