Robot in gara nella camera dei bambini: aiutano a fare i compiti e riordinare (i progetti degli studenti #NaoChallenge)

Nelle prime edizioni ha fatto capire di poter essere parte integrante della casa e di poter aiutare i suoi abitanti a migliorare la qualità della loro vita, ora si fa spazio nelle camerette Parliamo di Nao, il robot umanoide (dalle sembianze umane, con occhi, braccia e gambe) che oggi è diventato materia di studio per le scuole.

Domani, sabato 25 marzo avrà luogo, al Palasport del Civitas Vitae dell’OIC in via Toblino, 53 la semifinale Nao Challenge per la macro zona del NordEst.

LA squadra dei Nao Me capitanata dalla prof Carla Gobbo

La squadra dei Nao Me capitanata dalla prof Carla Gobbo

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Gli ApocalypseNao

L’evento è organizzato da Scuola di Robotica di Genova, Talent-lab e Liceo Scientifico Enrico Fermi di Padova e vedrà protagoniste 19 squadre in gara per raggiungere la finale del 13 maggio a Bologna. Il Fermi partecipa con grande spiegamento di forze: sei insegnanti del liceo si sono offerti di capitanare altrettante squadre (sette ragazzi per squadra). I gruppi sono eterogenei, con studenti dalla prima alla quarta (14-17 anni). In tutto 55 studenti hanno partecipato in ore extra curricolari a queste attività: quelli che non rientrano tra i 42 frontman sono considerati supporter e in ogni caso accompagneranno e tiferanno per la loro squadra.

naoLa Nao Challenge è un concorso annuale organizzato da Scuola di Robotica, in collaborazione con Soft Bank, CampuStore e Fondazione Golinelli; la prima edizione si è svolta in Francia, dal 2014, ma da lì si è esteso ad altre Nazioni europee e negli Stati Uniti. L’obiettivo è di accrescere la consapevolezza degli studenti, motivarli e formarli nell’uso della robotica umanoide con l’ausilio di progetti multi-tecnologici e innovativi. Attraverso la programmazione e lo sviluppo di un sistema meccatronico, gli studenti creano scenari in cui ottimizzano le capacità del robot Nao tenendo conto dei suoi limiti: in questo modo, Nao può diventare un vero compagno e un aiutante in casa.

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I Nao we enjoy!

Dopo il salotto e la cucina, nella Nao Challenge 2016-2017 Nao interagisce con le persone nella canera dei bambini: ad esempio aiutando con i compiti, o a riordinare. Lo scenario è dunque quello della casa, al pomeriggio, al rientro dei bambini da scuola. Per lo studio, ad esempio, alcuni ragazzi hanno ideato dei giochi in cui Nao formula domande di materie scolastiche varie e il bimbo deve rispondere, in una sorta di gioco-studio. Per sistemare il disordine, invece, Nao prende un oggetto e corre a riporlo in un cestino realizzato dai ragazzi utilizzando schede programmabili.  Ogni squadra all’inizio della prova dichiara ai giudici l’età del bambino ideale sul quale hanno lavorato, e anche su questo parametro vengono giudicati.

Il liceo padovano ha collaborato all’organizzazione dell’evento trovando una struttura ospitante, pubblicizzando l’evento e ospitando nel Liceo stesso un aggiornamento per docenti sulla didattica con l’uso di Nao, mentre contemporaneamente veniva svolto un aggiornamento sull’uso della stampante 3D al Talent Lab (nelle giornate di venerdì 13 gennaio e venerdì 24 marzo). Altre scuole sono in gara: per l’area NordEst ci sono una squadra del Severi, una dell’Euganeo, squadre da Piazzola sul Brenta, Chioggia, almeno due friulane e altre ancora.

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I don’t stop me Nao

Questo concorso rientra fra le attività didattiche finalizzate allo sviluppo dello spirito di iniziativa e del gusto per l’innovazione degli studenti, oltre che alla promozione delle loro competenze scientifiche e tecnologiche. La gara è stata progettata in collaborazione con gli insegnanti, in modo da adattarla ai diversi progetti scientifici, tecnologici e tecnici per studenti dai 14 ai 18 anni.

La giuria è composta da rappresentanti del Miur, dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, dall’ Università di Padova, dall’ Azienda Ospedaliera, e da grandi Aziende del settore e selezionerà le nove squadre che andranno alla finalissima di Bologna tra quelle che avranno totalizzato un miglior punteggio nelle quattro prove previste. Le giurie composte da due o tre esperti attribuiscono un punteggio ad ogni prova secondo dei descrittori che sono contenuti nel regolamento. Solo nella prova del riordino le squadre si affrontano le une contro le altre: negli altri due casi i giudici valutano come è stato programmato il robot.

La kermesse è aperta a tutti i curiosi e simpatizzanti, anzi sono previsti Laboratori itineranti gratuiti sugli umanoidi e laboratori specifici per bimbi e ragazzini della scuola primaria. La partecipazione è gratuita.

In questa occasione #naochallenge2017 mostrerà il dietro le quinte della manifestazione e capire meglio come funzionano gli umanoidi.

nao1In particolare, sabato pomeriggio dalle 15 alle 16 e dalle 16 alle 17 avrà luogo, ripetuto in due sessioni, il laboratorio dal titolo “Il Baby-Goldrake del Liceo Fermi” gestito dagli studenti che hanno partecipato al progetto omonimo negli anni scorsi.

Un progetto dedicato ai bambini ricoverati in ospedale, dove il piccolo paziente perde la quotidianità alla quale è abituato, i propri punti di riferimento, è confuso e disorientato. Il gioco ha un ruolo fondamentale nella riduzione dello stress, e anche del dolore. Un gruppo di 17 studenti scelti fra le classi terze e quarte del Liceo scientifico Enrico Fermi di Padova ha collaborato con l’azienda ospedaliera della città – reparto di Pediatria – e ha realizzato la programmazione di un robot, battezzato Baby Goldrake, pensato per preparare i giovani pazienti, rilassare i più piccoli prima di un intervento medico o infermieristico, favorire uno stato d’animo più sereno che faciliti anche le terapie, e portare il gioco in corsia. Un caso inedito di alternanza scuola lavoro presentato anche a Verona, alla fiera Job & Orienta.