Dalla Carnia in volo per mappare foreste e linee elettriche del Camerun #AziendeConLaValigia

Helica è pronta ad allargare i suoi orizzonti in Camerun. L’azienda di Amaro (Udine), nata nel 2000 e specializzata nel telerilevamento aereo, ha di recente “esplorato” il Paese africano alla ricerca di nuove opportunità. Stefano Adami, direttore generale di Helica, accompagnato dal responsabile aziendale per la geofisica Claudio Alois e dal collaboratore aziendale Giorgio Sburlino, ha incontrato Gabriel Dodo Ndoke, ministro delle Miniere, dell’Industria e dello Sviluppo tecnologico.

Durante il vertice nella capitale Yaoundé, Helica ha illustrato al delegato governativo il progetto di analisi interna: «Ci siamo proposti – specifica il dg Adami – per effettuare rilievi geofisici in un’area da 70mila-100mila chilometri quadrati nel nord dello stato. L’ipotesi sarebbe quella di un censimento della vegetazione, visto che il Camerun è un grande esportatore di legname e così facendo potrebbe avere un’idea esatta del suo patrimonio, come anche di un’analisi geofisica del sottosuolo alla ricerca di nuovi giacimenti».

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Durante la missione, l’azienda friulana ha proposto anche due altre tipologie di lavoro al governo camerunense. Da un lato c’è quello legato al monitoraggio delle “power lines”, le linee elettriche, anche in virtù del fatto che da oltre un anno il 49% del pacchetto societario di Helica è detenuto da Riel Srl, società di Tavagnacco attiva nella realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni e di energia a livello geografico, che al suo attivo ha proficuo collaborazioni internazionali con enti simili. Il Camerun possiede, infatti, una rete per l’energia elettrica molto sviluppata. Dall’altro lato, Helica ha proposto la mappatura e il controllo delle numerose dighe nel Paese centroafricano. Per le varie attività, che durerebbero non meno di 6 mesi, sarebbe impiegato un aereo PC-6 Pilatus Porter e in loco opererebbero 3 o 4 persone. I contatti con il governo camerunense proseguono e la trattativa potrebbe presto sfociare in realtà.

«Abbiamo già fatto alcuni lavori in zona, precisamente in Liberia e Ghana – conclude Adami -, ma il Camerun è un mercato ancora “vergine”. Il territorio africano è interessante, qui c’è ancora molto da fare e il Camerun può essere un trampolino di lancio verso altri Stati come Gabon e Congo. Helica dispone di tecnologie e di un know how consolidato capace di far fronte a un ampio ventaglio di esigenze nel telerilevamento aereo».

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Helica lavora da anni sul’internazionalizzazione. Di recente sono state svole missioni in vista di aperture di nuovi mercati all’estero; l’azienda è attiva anche in Cile, così come in Colombia dove sta lavorando sulla mappatura di infrastrutture di energia. Mirino puntato, quindi, anche al di fuori dell’Italia per l’azienda carnica, già attiva con profitto anche in India. L’azienda opera da tempo in campo mondiale, collaborando con enti e istituzioni dal Canada all’Australia, dagli Stati Uniti alla vicina Austria. Prima azienda in Italia a operare con sistemi laser-scanner (LIDAR), Helica si avvale anche di camere digitali ad altissima risoluzione, sistemi elettro-ottici giro stabilizzati e sensori geofisici. Le “fotografie” del terreno vengono poi rielaborate da una rete di esperti. La flotta dell’azienda carnica conta su tre elicotteri (un AS350 B2, un AS350 B3 ed un nuovissimo B3 Plus) e un aereo PC-6 Pilatus Porter.

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L‘azienda punta anche sui giovani: solo nel 2019 la società ha potenziato il proprio organico grazie all’inserimento di cinque lavoratori: due piloti (uno per elicottero e un altro per l’aereo in dotazione alla flotta di Helica), figure specializzate necessarie soprattutto in virtù delle nuove commesse ottenute all’estero, e tre ingegneri per lo sviluppo dei progetti. alle 5 Fra gli ultimissimi arrivati ci sono anche un nuovo dipendente per la logistica nel settore aviazione e un altro, apprendista, specializzando in droni.

Non solo: l’azienda, attiva da quasi 20 anni (è nata nell’aprile 2000) ha anche stretto un accordo con l’Università di Udine per una borsa di dottorato. Il 90% delle nuove figure professionali inserite ha meno di 40 anni e alcuni di loro provengono da aree di montagna, un segno concreto della possibilità di creare opportunità anche in zone montane. Ancora, Helica ha dato l’opportunità a quattro studenti dell’istituto Malignani di Udine di cominciare uno stage formativo in azienda, incentrato sulla parte meccanica degli elicotteri.