Ambulanza in codice rosso? Semaforo verde. Verona capofila nazionale del progetto per la sicurezza di ambulanze e malati

Semaforo sempre verde per i mezzi di emergenza del Suem 118 che viaggiano in codice rosso all’interno del territorio comunale: è quanto diventa possibile grazie a  “Vai 118”, progetto che vede Verona città capofila a livello nazionale. “VAI 118- Viabilità Assistita Intelligente” è un innovativo sistema di preferenziamento semaforico.

Una funzione predisposta dalla Centrale della Mobilità del Comune a supporto delle attività di emergenza medica del Suem 118,  quando ci sono cittadini che necessitano di cure urgenti, ma importante anche dal punto di vista della sicurezza stradale, visto che molti incidenti gravi avvengono durante il transito di un’ambulanza per il mancato rispetto della sirena o per la scarsa visibilità.

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Predisposta dalla Centrale della Mobilità del Comune, la funzione telematica è già attiva sui 62 impianti semaforici presenti nelle principali direttrici che portano ai due poli ospedalieri; entro l’anno il servizio coprirà l’intero territorio comunale, con tutti i 160 semafori connessi alla Centrale.
Alla base della funzione, vi è il dialogo costante tra le due centrali operative, quella comunale della Mobilità, con sede in via Galtarossa, e quella del Suem 118, al policlinico di Borgo Roma. Grazie ai palmari presenti a bordo, ambulanze e mezzi di soccorso in servizio sono costantemente monitorati dalla Centrale Suem, che ne segue tutti gli spostamenti in tempo reale.
Il servizio VAI 118 entra in funzione nei casi di emergenza, quando cioè il Suem 118 assegna ad un’ambulanza una missione in codice rosso. E’ a questo punto che il sistema elettronico di coordinamento della flotta ‘118’ invia in tempo reale al sistema di gestione semaforica del Comune la posizione mediante GPS.
Le ambulanze vengono quindi visualizzate e monitorate lungo tutto il percorso  dalla Centrale, che interviene predisponendo il verde quando i mezzi si trovano ad una distanza di circa 100 metri dal semaforo presente lungo il percorso di arrivo del mezzo.
Ovviamente, la funzione non si attiva per le ambulanze in codice verde, in servizio per missioni meno delicate, in cui il paziente non è in pericolo di vita e per le quali il protocollo non permette l’uso dei dispositivi di segnalazione visiva e sonora, altrimenti detti lampeggiante rosso e sirena.

Il servizio, che rientra nel Progetto comunale per la Sicurezza Stradale, realizzato in parte con finanziamento regionale in parte con i fondi europei del progetto Compass4D, è stato presentato nei giorni scorsi, presenti il sindaco, l’assessore alla Viabilità e Traffico, il Direttore SUEM 118 Verona Emergenza Alberto Schonsberg, il presidente di Swarco Mizar (azienda che fornisce i sistemi centralizzati della centrale del traffico) Luigi Giacalone con il direttore vendite Italia Giuseppe Neri, e il responsabile comunale dei Sistemi Telematici per la Mobilità e la Sicurezza Bruno Pezzuto.

“Un progetto pilota che Verona, unica in Italia, vede già realizzato e attivo sul territorio – ha detto il sindaco -, a vantaggio della sicurezza stradale ma soprattutto dei cittadini che necessitano di raggiungere l’ospedale nel minor tempo possibile. Un altro passo avanti nell’attuazione della Smart City, in cui crediamo molto e vogliamo continuare ad investire, per rendere Verona una città intelligente, laddove la digitalizzazione viene usata per erogare servizi utili e in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

“Un esempio di efficientamento tecnologico all’avanguardia, che ci pone come modello per tutte le città italiane – ha affermato l’assessore alla Viabilità e Traffico -. Molti incidenti gravi sono avvenuti durante il transito di un’ambulanza, per il mancato rispetto della sirena o per la scarsa visibilità. Con questo servizio le ambulanze e i mezzi sanitari in codice rosso avranno una sorta di via libera per arrivare a destinazione in sicurezza”.

“Dopo tre anni di progettazione, finalmente siamo operativi – ha commentato il direttore Schonsberg-. Un servizio che tutti i 118 d’Italia ci invidieranno, perché tutela gli autisti dei mezzi ma anche i trasportati: basti pensare che per ogni semaforo si possono guadagnare dai 3 agli 8 secondi”.