Gli industriali di Treviso cercano giovani per documentare la rigenerazione di quattro siti industriali (un percorso gratuito)

Raccontare il territorio, usando Social media e storytelling multimediale per raccontare i processi di rigenerazione, attraverso l’arte, di vecchi spazi industriali.

Come quelli del Lanificio Paoletti a Follina, storica manifattura tessile specializzata nella creazione e produzione di tessuti in pura lana cardata a ciclo completo dal 1795, oggi guidato dalla decima generazione della famiglia (nella foto una immagine di archivio), o la Tessitura Colombina a Badoere.

Si cercano, in particolare giovani tra i 18 e i 35 anni, disoccupati o inoccupati residenti in Veneto. A questo link si trova il bando (il limite di età è stato aggiornato e alzato), e ulteriori informazioni con il modello della domanda si trovano qui.

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Un percorso gratuito  cinque mesi accompagnerà i giovani ad acquisire le competenze sulla nuova comunicazione digitale e raccontare attraverso i social media e lo storytelling multimediale il cambiamento e la rigenerazione di quattro siti industriali, luoghi in parte dismessi o abbandonati della provincia di Treviso e del Bellunese.

Si terranno l’8 gennaio presso la sede di UNIS&F a Treviso le selezioni per gli ultimi 6 posti disponibili. Il percorso formativo, gratuito, che ha una durata di 220 ore, affronterà il tema delle nuove forme di comunicazione per l’innovazione sociale, trasferendo le competenze utili a documentare, valorizzare, raccontare, restituire e promuovere i processi di rigenerazione, attivati da artisti e creativi internazionali, di alcuni luoghi del territorio veneto come appunto il Lanificio Paoletti di Follina, un capannone alle porte di Treviso gestito dall’Associazione Giano, la Tessitura Colombina di Badoere e l’ex cartiera nel comune bellunese di Quero Vas.

Luoghi sui quali lavorare per “rendere visibili in modo nuovo spazi abbandonati o in degrado, a suo tempo connessi al territorio e ai suoi abitanti per la cultura d’impresa che rappresentano e per la memoria che suscitano nelle persone che, direttamente o indirettamente, li hanno vissuti quando erano motore dell’economia locale. Guardare al territorio come espressione della comunità e, quindi, delle persone che lo animano significa comprendere nuovi ed emergenti desideri di cultura. Il mondo della creatività ha grande responsabilità inquesto senso e può mettersi al servizio dell’esigenza di rigenerare luoghi riportandoli a nuova vita, avviando processi di marketing territoriale innovativi che incidono sulla rigenerazione economica e sociale”.

paolettiArgomenti principali saranno lo storytelling multimediale e la comunicazione attraverso i social media, verrà creato poi un gruppo di lavoro per la realizzazione pratica di un progetto di storytelling multimediale attraverso un laboratorio esperienziale, direttamente nei luoghi oggetto di rigenerazione. Il corso è legato al progetto “RIGENERArTE”, finanziato dalla Regione Veneto (Dgr. 718/18), presentato lo scorso 11 dicembre a San Teonisto a Treviso, che ha tra gli obiettivi quello di trasformare vecchie aree industriali in luoghi di cultura da aprire al territorio. Luoghi dove allestire mostre, installazioni artistiche o dar spazio a narratori e artisti delle arti visive per dare libero sfogo alla loro arte.

Protagonisti della “rigenerazione” saranno sei artisti, individuati con la collaborazione di Fondazione Benetton Studi Ricerche, che da metà gennaio per sei mesi soggiorneranno nella Marca con una “mission” ben precisa: dare un nuovo impulso a luoghi di lavoro dismessi o solo parzialmente utilizzati e farli tornare vivi e utilizzabili dai cittadini sotto altre forme.

I partecipanti selezionati studieranno i luoghi rigenerati ed affiancheranno nel loro lavoro gli artisti, avendo il compito di documentare, raccontare e testimoniare con moderne tecniche comunicative la nuova vita di questi luoghi una volta “rigenerati”.

Per informazioni e adesioni, entro il 4 gennaio, inviare una mail a: gestfin@unisef.it (anche 338/6343653).