Recuperare edifici abbandonati con il legno: il lavoro di 23 studenti in Carnia

Si concluderà domani, sabato 18 maggio, la residenza-studio a Sutrio di 23 studenti dell’Università di Udine impegnati in un progetto di rigenerazione e riuso adattativo fondato sul legno degli edifici disabitati o sottoutilizzati del centro storico del Comune carnico e delle frazioni di Nojaris e Priola.

Il programma di lavoro prevede, in particolare, la mappatura e la quantificazione del fenomeno, la formulazione di scenari e di strategie di intervento diffuso e l’individuazione delle operazioni con la materia. L’obiettivo è integrare l’intervento architettonico in legno e il patrimonio esistente, dando vita a uno strumento rigenerativo attraverso operazioni di aggiunta, innesto e sottrazione.

Il progetto infatti si intitola “Sviluppo di idee progettuali in materia architettonica e urbana sul tema dell’abbandono e degrado degli edifici disabitati nel centro storico mediante la loro riqualificazione privilegiando l’utilizzo del legno”. L’iniziativa, partita il 13 maggio, è stata organizzata dal Comune di Sutrio e dai corsi di laurea in Scienze dell’architettura e di laurea magistrale in Architettura del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura.

Le attività sono state guidate dai docenti Alberto Cervesato, Alberto Sdegno, Luca Zecchin (responsabile scientifico). La residenza-studio si è sviluppata in lezioni frontali, introduttive e di approfondimento tematico, sopralluoghi e mappature dei contesti vocati al progetto, incontri con i portatori di saperi locali e competenze specifiche legate al binomio progetto-legno, attività di applicazione progettuale guidata.

Il tutto sarà illustrato durante un incontro pubblico finale in programma domani, sabato 18 maggio, alle 10.30, nella sala polifunzionale di Sutrio (via Roma 35/a). Parteciperanno i rappresentanti del territorio e i docenti coinvolti. Interverrà anche Mauro Pascolini, coordinatore del progetto “Scuola della Montagna – Dolomiti Friulane”, che parlerà dei “Nuovi orizzonti per la montagna”.

In particolare, durante la settimana si sono alternati come docenti: il direttore del dipartimento, Alessandro Gasparetto; l’architetto Mariagrazia Santoro; Margherita Udina (Cluster Legno, Arredo e Sistema Casa Fvg); Gabriel Stroili (Legno Servizi Forestry Cluster Fvg); Silvia Masserano, Christina Conti e Giovanni La Varra dell’Ateneo friulano; Paolo Bon (presidente Oappc di Udine); Federico Mentil e Marco Ragonese (Architess Collettivo di architettura); e l’architetto Sandro Pittini. Sono state inoltre visitate le aziende artigianali del luogo e prodotti ricognizioni, elaborati grafici e modelli di progetto realizzati con la collaborazione degli artigiani locali e dei partner.

L’iniziativa è organizzata all’interno del Bando borghi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), “Il Bosco nel Borgo, il Borgo nel Bosco”.

 

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