Fabio Buscato non è il tipo che racconta la sua azienda al telefono: vuole mostrare di persona i reparti dove nascono le porte blindate vendute in tutto il mondo, quella rivestita in pelle Frau e l’esemplare che andrà al museo di storia naturale di Londra. La produzione dove ogni pezzo è curato e rifinito fino a diventare unico, la fonderia, la falegnameria dove si adotta il metodo "snello" e non c’è nemmeno un truciolo per terra. E lo show room, che sogna di riempire di studenti. Quanto potrebbero imparare se venissero qui?
«Lo so che molte scuole non hanno i soldi per pagare il pullman, un’azienda potrebbe farlo, incontrare i ragazzi, spiegare loro com’è il lavoro, e anche ascoltare le loro idee». La proposta è più che teoria, ed è già stata portata al vaglio della Regione Veneto, dove i tentativi di far incontrare le scuole e le imprese sono già numerosi.
Oikos vuol dire casa, in greco. Buscato, ex operaio, ha rilevato con un collega l’azienda per la quale lui stesso lavorava, e che era finita in cattive acque. Oggi da Gruaro, Venezia, vende ai vip – nomi protetti dalla privacy, così come il modello di porta blindata che hanno scelto –, colleziona brevetti e certificazioni, difende il made in Italy. Fra gli 80 dipendenti le diverse specializzazioni, dal grafico al falegname passando per il carpentiere, assemblano il meglio della materia prima, tutta italiana, per consegnare nel giro di poche settimane un prodotto d’eccellenza frutto di uno studio personalizzato che rende unico ogni esemplare.
Lo scorso novembre, Oikos ha lanciato un concorso aperto alle scuole del Nordest: istituti tecnici per geometri, licei artistici, post diploma in design. Cinquanta scuole sono state coinvolte nello sviluppo di un pannello di rivestimento originale per la Synua, il modello di punta della casa. Totale libertà di uso di materiali e combinazioni, con l’unico must del legame al territorio: il cemento amato da Carlo Scarpa, il vetro muranese, il mosaico delle pareti e delle volte delle chiese, gli smalti, l’ottone delle campane e delle statue. Dal 7 all’11 aprile centinaia di architetti, designer e arredatori provenienti da 30 diversi Paesi verranno invitati a valutare le opere esposte selezionando le migliori in termini di idea creativa e affinità con l’ambiente lagunare. Per le classi degli istituti coinvolti, un modo di proiettarsi come singoli studenti o gruppi di lavoro in panorami e contesti “reali”, resi più stimolanti e competitivi dalla presenza professionisti del settore provenienti da tutto il mondo.
«L’iniziativa mira a promuovere l’interazione tra le scuole e il mondo dell’industria al fine di accrescere il valore del legame col territorio e il tessuto sociale circostante – spiegano in azienda – Un modo per far sì che realtà talvolta distanti possano dialogare».
Informazioni: www.oikos.it
(Buscato con il presidente del Consiglio regionale davanti alla porta in partenza per Londra)
Texa è l’azienda trevigiana leader mondiale nella progettazione e produzione di strumenti per la diagnostica elettronica di autoveicoli che ha creato una partnership con l’ente di formazione professionale Enaip Veneto.
Un’alleanza – formativa oltre che tecnologica – che ha l’obiettivo di rendere più qualificate e “spendibili” nel mercato del lavoro le abilità dei giovani: si tratta di competenze tecnologiche innovative che gli allievi potranno portare nelle imprese in cui domani opereranno.
L’ultima tappa di questa collaborazione riguarda il Centro servizi formativo Enaip di Padova che è diventato “TexaEDU Academy”, una delle quattro del territorio regionale. Così gli allievi dei corsi “operatore alla riparazione dei veicoli a motori”, nello specifico i futuri “meccatronici” (meccanico specializzato nella riparazione di guasti e malfunzionamenti dei sistemi elettronici di cui oggi sono dotati tutti i moderni veicoli), si qualificheranno con competenze più specializzate e certificate.
Un’opportunità di formazione specifica anche per gli adulti che si rivolgono all’Enaip di Padova per una riqualificazione professionale. I punti di forza del programma sono laboratori dotati di attrezzature avanzate, modalità e strumenti didattici innovativi, docenti qualificati, in modo da garantire l’utilizzo di strumentazione di diagnosi direttamente in aula e di simulatori elettronici che consentono di eseguire prove pratiche.
“TexaEDU” è un programma sociale che l’azienda veneta porta avanti dal 2004, riconosciuto dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca e dedicato ai ragazzi delle scuole professionali e tecniche: un vero e proprio piano di studi mirato di 180 ore complessive, in cui gli studenti sono valutati periodicamente e al termine del quale è rilasciato da Texa un attestato di specializzazione professionale riconosciuto dal ministero.
www.enaip.veneto.it
La Berto’s di Tribano, Padova, ha 40 anni di esperienza nei sistemi professionali di cottura, che mette a punto in collaborazione con chef internazionali. L’istituto professionale Dieffe di Noventa Padovana accoglie 1.600 allievi l’anno, dei quali 800 in obbligo scolastico che frequentano la mattina i percorsi di qualifica triennale (formazione professionale e istituto superiore di enogastronomia) e 800 adulti che seguono percorsi di riqualificazione per il reinserimento lavorativo. I numeri sono buoni: a sei mesi dalla fine degli studi l’82% degli studenti lavora, con un 30% che avvia una propria attività. E dal 2013 al fianco del professionale c’è anche un percorso quinquennale. L’azienda padovana ha scelto di istituire una borsa di studio assegnata sulla base di criteri di merito e di reddito, per una famiglia il cui figlio o figlia frequenterà l’Istituto superiore di Enogastronomia. Insieme alla Foralberg (specializzata in foniture alberghiere), inoltre, contribuisce al realizzare i laboratori della nuova struttura.
www.dieffe.com