«Non saremo i migliori imprenditori in assoluto, ma abbiamo buone possibilità di essere la migliore gioventù». Andrea Barbetta, leader degli under 30 di Coldiretti, presenta così i sette finalisti dell’edizione 2014 dell’Oscar Green, concorso nazionale che premia l’innovazione in agricoltura (in novembre a Roma il vincitore nazionale). «Quella dei campi è una generazione che lavora con la testa e le mani, non scordandosi le responsabilità verso la società e l’ambiente, mettendo in gioco creatività e saggezza contadina».
A Ca’ Foscari sono stati premiati in sette, uno per categoria, testimonial dell’agricoltura 2.0: sono stati premiati dalla giuria dopo una selezione che ha ristretto a 40 la scelta su mille candidati. Sono coltivatori di alghe o vignaioli col pallino dell’architettura, un allevatore di conigli con mini spaccio aziendale o un abile casaro che sceglie solo di fare formaggi bio, un malgaro e un operatore fantasista di didattica sociale.
“Ideando” – Il più creativo tra i fantasisti della nuova agricoltura 2.0 è Matteo Castioni di Sommacampagna, Verona: 32 anni, insieme a un socio da appena un anno ha ricavato in una ex stalla lo spazio per lavorare le micro alghe che coltivano in campagna. Le specie Spiruline e Haematococcus hanno diverse proprietà e possibilità d’uso: sono organismi fotosintetici che vivono nell’acqua e si nutrono di sali disciolti e anidride carbonica. Producono biomassa pregiata, ricca di proteine, sali minerali e antiossidanti naturali. Integrate nella dieta, stimolano la salute e il benessere e negli animali la produttività e qualità. Partendo dalle alghe Matteo ha ideato anche una linea innovativa di prodotti per l’agricoltura biodinamica e biologica e per la cosmesi d’avanguardia.
“Non solo agricoltura” – Ha 35 anni, di Falcade (Belluno), segni particolari: malgaro. Fabrizio Pescosta è stato premiato per la sua azienda “Piccola Baita”, che dall’allevamento da latte ha ampliato l’attività alla trasformazione di formaggi e insaccati. In questo angolo turistico Fabrizio vende i propri prodotti e offre alloggio e ristorazione grazie all’integrazione con l’agriturismo. Oltre alla bellezza del paesaggio, per gli ospiti un’area benessere per i trattamenti a base di fieno.
“Paese Amico” – Patrizia Tolot opera nella Cooperativa Dadi, che si occupa del reinserimento sociale dei diversamente abili. Il progetto presentato al Vinitaly durante la scorsa edizione trova spazio nella nuova normativa regionale “agricoltura sociale” dove meglio poter dar respiro al concetto di soggetto attivo nel tessuto economico e lavorativo. Le bottiglie decorate dai ragazzi dell’associazione – usate per birre artigianali, vini e distillati di pregio – possono diventare il miglior messaggio per una campagna che aiuta a renderci tutti uguali.
“In Filiera” – La provincia di Venezia punta tutta su Fabio Michielan, 35 anni di Scorzè, dove alleva polli e galline ovaiole. Una attività ereditata dal padre e nel tempo perfezionata secondo i più moderni canoni. Fabio si occupa della cura e attenzione dei capi rispettando un regime di benessere animale e grazie a macchinari d’avanguardia e l’applicazione attenta della normativa sanitaria vengono lavorate e confezionate le uova per la grande distribuzione organizzata e la vendita diretta con il marchio aziendale “Il gallese”.
“Esportare il Territorio” – L’alfiere è Enrico Recchia di Negrar, classe 1983, che collabora nell’azienda di famiglia. La cantina “Recchia” lavora 85 ettari tutti a vigneto, 70 in Valpolicella e 15 in zona lago di Garda. Il 70% di tutta la produzione viene esportata arrivando negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Svizzera, in Danimarca, Olanda, persino Cina e Singapore. Ma il motivo d’orgoglio per Enrico è il restauro della Villa patronale del 1400, sotto il controllo dei beni culturali e della bellezza architettonica. Un recupero che si sposa con la bellezza del paesaggio.
“Campagna Amica” – Andrea Colasurdo guida la società agricola “Monteverde” a Crespano del Grappa. E’ un casaro di 34 anni. Produce formaggi ogm free. Con la sua presenza assidua nei mercati agricoli (dodici a settimana e su ben quattro province venete) è il principe della filiera corta . In quattro anni ha coinvolto nel suo progetto imprenditoriale dieci persone (5 sono diventati soci e gli altri collaboratori dipendenti). Una squadra a fianco delle famiglie per offrire latticini, carne e vino di qualità garantendo il top del servizio.
“Stile e cultura d’impresa” – Vince Romina Grigoli, allevatrice di conigli in una zona vocata al vino a Fumane in Valpolicella. In un periodo di calo generale della domanda, quasi una scommessa.