Una linea innovativa di prodotti per go-kart, una “sfera sonora” in ceramica al posto delle normali casse audio in legno o plastica, un distributore automatico di viti e bulloni, una app per l’illuminazione efficiente in galleria, una modifica alla centrifuga della lavatrice che la renda super veloce. E ancora una nuova linea di prodotti per cani e gatti, un nuovo trattamento per le pentole in ghisa, un sistema di monitoraggio dei giocatori d’azzardo. Sono questi solo alcuni fra gli 81 progetti innovativi proposti dalle aziende di ogni settore e dimensione (anche multinazionali) per l’edizione 2015 di Mimprendo Italia; di questi, 29 vengono dal Veneto (36,2%) e 17 da Padova.
Proprio a Padova è nato questo genere di “incubatore di imprenditorialità”, che oggi è diventato nazionale. E qui Giovani imprenditori di Confindustria, Collegio universitario Don Mazza, Comune ed Esu di Padova hanno siglato il protocollo che, in sinergia pubblico-privato, punta a promuovere Mimprendo Italia in particolare fra gli studenti universitari del polo Padova-Verona-Venezia e le aziende del Veneto.
La competizione serve ad attivare, su idee proposte dalle aziende, team di lavoro in cui i migliori laureati e laureandi entrano dopo essersi candidati online ed essere stati selezionati dalle aziende interessate. Il progetto dell’azienda viene analizzato e rielaborato dai team multidisciplinari che incontrano l’imprenditore abbinato regolarmente, una volta ogni 10-12 giorni. L’affiancamento avviene attraverso una piattaforma digitale dedicata e il supporto di una rete di coaching.
Gli universitari hanno tempo fino al 2 aprile per aderire online a Mimprendo Italia.
Al team vincitore andrà un premio fino a 10mila euro e, si spera, la proposta di lavoro. Come è successo a Leonardo Dri, 27 anni, veneziano, laureando in international management a Ca’ Foscari, che dopo essersi occupato di nuove tecnologie per la didattica per bambini con la padovana Clesp (distribuzione libri scolastici), ha iniziato una collaborazione con la stessa azienda nella progettazione di bandi europei.
«Investire sul talento e il merito è una condizione per tornare a crescere – dice Rodolfo Cetera presidente Giovani di Confindustria Padova – Vogliamo creare un ecosistema favorevole alla nuova impresa e al lavoro di qualità. Con Mimprendo offriamo a giovani brillanti un laboratorio in cui valorizzare le proprie conoscenze, apprendere una metodologia manageriale, fare un’esperienza qualificante da spendere nel mondo del lavoro».
Mimprendo ha già all’attivo 165 progetti aziendali candidati e 92 progetti sviluppati, 900 universitari di 16 atenei candidati alle selezioni e 360 selezionati e impegnati nei team. Le intuizioni degli studenti, unite alle idee nel cassetto delle imprese, si sono trasformate in nuovi progetti o prodotti con ricadute industriali e commerciali nel 70% dei casi: è accaduto a Experenti, la piattaforma di realtà aumentata made in Italy che ha mosso i primi passi con Mimprendo, o allo sviluppo di una valvola criogenica che ha già trovato clienti in Russia e Asia. L’anno scorso a Padova hanno vinto cinque ventenni, che hanno progettato un software per rendere social il colloquio di lavoro.