Lo scorso 10 ottobre Primo Miglio 1609, l’incubatore di startup di Vicenza, ha aperto il bando per residenti, società aventi sede in Veneto o team di startupper con almeno metà dei componenti residenti nella regione, che avessero idee e innovazioni di prodotto o di processo legate al manifatturiero.
Ieri tre startup, le prime, sono state selezionate: a loro sarà garantito l’utilizzo di spazi di coworking nelle ex scuole di contrà dei Burci del capoluogo berico, messi a disposizione gratuitamente dal Comune di Vicenza, e un contributo economico, per un valore fino a 20mila euro, che verrà determinato in relazione al tipo di progetto presentato e assegnato sulla base dello stato di avanzamento dei lavori per una durata di 12 mesi, eventualmente prorogabili.
A vincere tre tipologie davvero differenti.
La prima startup è di Pietro Toniolo, con l’esperienza dei suoi 74 anni: ha brevettato una suola per calzature che consente lo scambio termico tra piede in appoggio alla suola e ambiente esterno, per aumentare il comfort del piede e ottimizzare le prestazioni, sportive e non.
Il raffreddamento/riscaldamento della suola avviene senza apporto di energia dall’esterno, grazie allo sfruttamento della pressione esercitata dal piede a terra, che attiva un micro circuito frigorifero integrato nella suola che provvede ad aumentare o diminuire la temperatura della suola a contatto con il piede e nel contempo ne aumenta l’ammortizzazione. L’obiettivo è di sviluppare il prototipo dinamico della suola per la successiva commercializzazione.
Al traguardo anche il Team Kais, formato da Cesare e Francesco Cacitti, rispettivamente figlio e padre.
Ricordate questo post? Cesare è già un nome noto fra i giovani(ssimi) imprenditori.
Ora l’obiettivo del progetto è la costruzione e commercializzazione di stampanti 3D low cost destinate a una fascia di mercato che comprenda bambini, ragazzi, giovani adulti e insegnanti ma anche piccole aziende che ricercano una prototipazione rapida ed economica. Attraverso questo prodotto si intende mettere a disposizione di un esteso pubblico le conoscenze di base del funzionamento di strumenti di produzione che possano operare con piccoli lotti di produzione o pezzi unici.
Cesare Cacitti, classe 1999, di Dueville (Vicenza), a 13 anni già costruiva nel salotto di casa la sua prima stampante 3D a Km0, ovvero grazie al supporto esclusivo della famiglia e di fornitori locali. A novembre 2014 è stato selezionato come uno dei primi 100 Digital Champion italiani.
Un altro team, più affollato, per la terza startup: si chiama Team VarWin (Tommaso Morbiato capogruppo, Andrea Gallo, Silvia Colladet, Federica Romaro, Marco Zamboni, Cristiano Desiderà, Renato Vitaliani del Comitato scientifico)
Il team ha sviluppato l’idea di una mini-turbina in grado di coniugare un nuovo concetto di conversione eolica, risolvendo il limite delle attuali mini-turbine che non riescono ad adattarsi a un vento che cambia rapidamente e abbassando i costi di trasporto grazie alla presenza della turbina nel luogo in cui l’energia serve, in modo da minimizzare gli oneri che pesano sugli impianti eolici off-shore. Il tutto riuscendo quindi ad essere competitivo in termini di costo dell’energia rispetto ad altri fonti quali i combustibili fossili e il nucleare.
L’obiettivo è testare la questa tecnologia, per poter offrire energia di qualità con un’elettronica di potenza che consenta ai nuovi moduli di integrarsi nella rete.
Attraverso il percorso offerto da Primo Miglio 1609, le startup avranno la possibilità di sviluppare la propria intuizione per arrivare a definire un prototipo e un progetto imprenditoriale sostenibile da mettere in connessione con il tessuto economico locale o proporre sul mercato.
La Fondazione che gestisce l’incubatore conta tra i suoi soci fondatori originari Confindustria Vicenza, Confartigianato Vicenza, Fondazione Studi Universitari di Vicenza, Banca Popolare di Vicenza, Cassa di Risparmio del Veneto, Unicredit, Veneto Banca e Studio Adacta e, come soci partecipanti sostenitori, CGIL, CISL e UIL Vicenza.
Per lo sviluppo delle idee imprenditoriali gli startupper avranno a disposizione il supporto fornito dai soci della Fondazione e dagli imprenditori del territorio sia per lo sviluppo del business plan e degli aspetti di gestione imprenditoriale e finanziaria, sia per quanto riguarda la realizzazione dei prototipi. Il tutto senza alcun pagamento da parte degli startupper: le somme corrisposte non dovranno essere restituite e non vi è alcun diritto di prelazione dei soci nei confronti dei frutti del lavoro degli incubati né sulle loro prestazioni professionali. Gli startupper manterranno esclusivo diritto sulla proprietà intellettuale o industriale dei progetti.
Recentemente stretto un accordo tra la Fondazione Primo Miglio 1609 e la Fondazione Giacomo Rumor – Centro Produttività Veneto, che fornirà alle start up incubate una consulenza specifica in tema di brevetti, modelli ornamentali e marchi con relative ricerche di anteriorità e assistenza per l’eventuale deposito.