Il Veneto si conferma terreno fertile per le innovazioni in tema di welfare. Il nuovo fronte è il coinvolgimento delle Pmi del commercio, turismo, servizi. L’alleanza è stata siglata tra Confcommercio Veneto (che rappresenta circa 50mila imprese) e la piattaforma di welfare e marketing sociale TreCuori con base a Conegliano, Treviso; obiettivo, un movimento circolare capace di creare ricadute positive sul piano economico e sociale. Una iniziativa unica nel suo genere in Italia che mette in rete associazioni di categoria, aziende, lavoratori, consumatori ed enti non profit.
Così i benefici offerti ad aziende e lavoratori dalla nuova normativa sul welfare aziendale arrivano anche nelle piccole e medie imprese. Le novità sono quelle introdotte dalla legge di stabilità 2016 e dagli aggiornamenti 2017 sui premi di produttività: le Pmi (che possono ridurre il costo del lavoro) e i loro lavoratori (che possono aumentare la loro capacità di spesa) finora non hanno avuto facile accesso a questi benefici.
Il metodo messo a punto da Confcommercio Veneto supera queste criticità; la partnership con TreCuori è stata scelta proprio perché facilmente fruibile sia per le piccole aziende (bassi costi e facilità d’uso) che per i loro lavoratori (possibilità di spendere i propri crediti welfare dai fornitori di loro fiducia). In più, il suo utilizzo sul territorio genera contributi per gli enti non profit grazie alle sue dinamiche di marketing sociale. In sostanza, l’impresa eroga il premio di produzione attraverso la piattaforma TreCuori, a cui il dipendente accede con le proprie credenziali scegliendo tra un’ampia gamma di negozi (librerie, agenzie viaggi, supermercati, sanitarie, distributori di carburante, ecc) ed erogatori di servizi (studi medici, assistenti per anziani e persone non autosufficienti, baby sitter, asili, scuole, corsi sportivi, ecc.) presenti nella stessa piattaforma e dal cui utilizzo viene generato il contributo per gli enti non profit scelti dal lavoratore.
Così TreCuori fa interagire cittadini, mondo sociale ed economico: i cittadini possono orientare i propri acquisti in favore di imprese convenzionate che riconoscono un contributo alle organizzazioni no profit alle quali tengono, magari una scuola, una associazione sportiva o di volontariato.
Il welfare aziendale aiuta quindi le imprese non solo riducendone il costo del lavoro, ma anche mettendo a disposizione dei lavoratori nuova capacità di spesa che le attività commerciali hanno tutto l’interesse di intercettare convenzionandosi alla piattaforma. Il risultato è un circolo virtuoso che, una volta entrato a pieno regime, avrà effetti positivi sia sotto il profilo dei consumi, incentivando quelli legati ai negozi di vicinato, alla ristorazione, ai viaggi eccetera, sia sul piano dell’istruzione, della salute e, non ultimo, sul sociale. «Lo riteniamo un veicolo formidabile per la tutela e la crescita delle piccole e medie imprese del territorio e la diffusione e il consolidamento dell’associazionismo – dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – Sono le persone, dai lavoratori ai consumatori, alle imprese, alle associazioni non profit, alle scuole a imprimere al meccanismo un movimento circolare. Una sorta di cinghia di trasmissione azionata tanto dai consumi quanto dalla solidarietà. Più soggetti aderiranno, più saranno i vantaggi per tutti».
Per Alberto Fraticelli, direttore di TreCuori, «così i benefici della legge del welfare non rimangono sulla carta, ma possono davvero essere goduti da lavoratori e imprese di qualsiasi dimensione. Basterà rivolgersi agli uffici Confcommercio della loro zona per beneficiare di un attivatore economico spinto dall’interesse per il bene comune e dalla tecnologia».