“Mappare digitalmente le bellezze distrutte dal sisma è il nostro modo di portare l’attenzione sulla priorità della ricostruzione e tutela dei beni culturali del nostro Paese, in particolare dei piccoli borghi i cui territori sono spesso trascurati dalle app turistiche generaliste”
Michele Savasta è un cofondatore di Tourist Office per il sisma, Progetto di ricostruzione digitale dei Punti di interesse colpiti dal terremoto. Il progetto prevede l’inserimento nell’app Tourist Office dei Punti di interesse turistici, naturalistici e culturali presenti nei territori andati distrutti. Un’operazione promossa e interamente a carico dell’agenzia sviluppatrice, FlyWeb srl, una web agency con radici nelle province di Belluno e Treviso, operativa sul territorio nazionale.
Fondamentale nel progetto di ricostruzione della memoria digitale sarà il coinvolgimento delle community social, attraverso i canali ufficiali dell’applicazione su Facebook e Instagram, che contano già migliaia di follower.
La partecipazione spontanea degli utenti avverrà tramite invio di materiale fotografico e segnalazioni sulle principali attrazioni turistiche dei territori prima del terremoto, nonché sulla condivisione dell’iniziativa sotto forma di Evento Facebook e post tematici. L’hashtag di riferimento per la campagna è #TOperilSisma.
L’iniziativa vuole sensibilizzare il Paese sull’urgenza della ricostruzione e sul mantenimento della memoria storica dei luoghi colpiti dal terremoto che ha recentemente coinvolto il centro Italia. I post dedicati all’iniziativa #TOperilSisma sono già iniziati, a partire proprio dalle tante segnalazioni sulla Basilica di San Benedetto: “Come nel ‘700 per tre volte la chiesa è crollata ed è stata ricostruita dai monaci celestini, così ci auguriamo che sia possibile riedificarla ancora una volta. Se hai avuto la fortuna di visitare altri monumenti prima che fossero interessati dal terremoto, inviaci le tue foto e segnalazioni qui”.
Tourist Office nasce da un team di trentenni bellunesi – viaggiatori per vocazione – che hanno voluto portare le proprie esperienze di turisti e residenti all’estero in un’app capace di raccontare il territorio in cui hanno – infine – scelto di vivere: l’Italia. “Conosciamo le lingue ma sappiamo quanto sia difficile recarsi in un Paese straniero che non parla la tua e riuscire a barcamenarsi tra indicazioni incomprensibili e un supporto turistico spesso inadeguato, soprattutto se si parla di off-roads o di piccoli centri, proprio come la provincia di Belluno”, spiegano. Tourist Office è dedicata “anche a tutti i nostri coetanei: serve ad avvicinare il patrimonio culturale della nostra penisola alle generazioni che vogliono intraprendere un percorso di conoscenza del territorio in cui vivono, agevolati da una tecnologia che conoscono bene”.
La app nasce principalmente come strumento per i piccoli borghi nascosti dell’Italia, “un tipo di turismo che abbiamo imparato ad apprezzare e che riserva piccoli gioielli spesso inesplorati. Il Ministro dei Beni e attività Culturali – Dario Franceschini – ha dichiarato il 2017 “Anno dei borghi”. Non possiamo che esserne più entusiasti perché con la riscoperta turistica di questi territori si apre un nuovo tipo di turismo che sentiamo molto nostro e che abbiamo imparato a scoprire proprio alla soglia dei 30 anni: cicloturismo e mountain bike, in primis”.