Un premio “Per l’elevato valore sociale e l’alto contenuto di innovazione tecnologica’: con questa motivazione Centrale del Latte di Vicenza Spa ha ricevuto il primo premio ‘Progetto dell’anno‘ istituito dalla Sezione Alimentari e Bevande di Confindustria Vicenza. E’ il primo progetto in Veneto che prevede la collaborazione tra pubblico e privato per la donazione del latte materno a sostegno dei bambini nati prematuri.
“Il nostro territorio è ricco di eccellenze non solo in settori unanimemente riconosciuti come quelli della meccatronica o della moda, ma anche per tutto ciò che riguarda food & beverage – spiega Luciano Cielo, presidente della Sezione -. L’obiettivo del premio è dare giusta visibilità a chi primeggia in termini di innovazione oltre a voler essere uno stimolo al miglioramento continuo per tutto il settore”.
BLUD è frutto della collaborazione tra Centrale del Latte di Vicenza, Fondazione San Bortolo Onlus, Ulss 6, Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale e Croce Bianca di Vicenza. Il sistema prevede un iter per la donazione che sia in grado di garantire un’accurata gestione sanitaria per la sicurezza, l’idoneità e la conservazione del latte materno. Questo arriva da un gruppo selezionato di mamme donatrici, sulle quali l’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale esegue accurate indagini sierologiche, così come scrupolosi controlli microbiologici sul latte.
Le donatrici vengono istruite e dotate del materiale necessario al prelievo del latte (tiralatte e biberon), il quale viene ritirato presso il domicilio della mamma da personale formato dalla Croce Bianca di Vicenza, e poi consegnato al laboratorio dedicato presso la Centrale del Latte. Qui il latte viene pastorizzato e congelato nel laboratorio BLUD specializzato, dotato di attrezzature moderne e specifiche per questo tipo di trattamento. È poi riconsegnato al personale della Croce Bianca di Vicenza per essere portato presso il Lactarium della Patologia Neonatale, che provvederà a distribuirlo ai piccoli pazienti della Terapia Intensiva Neonatale.
Oltre all’aspetto sociale, BLUD non tradisce lo spirito del premio nemmeno sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica. Per registrare e tracciare ogni singolo bottiglino di latte nelle varie fasi è stato infatti realizzato un software ad hoc di gestione dei dati, che tiene in collegamento diretto e costante il laboratorio della Centrale del Latte e il Reparto Neonatale dell’Ospedale di Vicenza.
Il progetto è partito a novembre 2015: nel primo anno sono state 43 le donatrici coinvolte che hanno alimentato 75 neonati per 110 litri di latte utilizzati e 2200 biberon pastorizzati.
“Questo sistema di tracciamento – spiega Emiliano Feller della Centrale del latte – offre evidenti garanzie in termini di sicurezza e di serietà di tutto il processo, mantenendo però anche la massima riservatezza per quanto riguarda la privacy delle persone. Questi aspetti sono per noi assolutamente indispensabili, senza un controllo capillare che garantisca la salubrità in ogni fase del processo, non avremmo mai accettato di far parte di questo progetto che oggi rappresenta per noi una grandissima soddisfazione. Infatti siamo la prima struttura autorizzata a ricevere le certificazioni Iso 9001 e 22000 per un lavoro che svolgiamo gratuitamente“.
Orgoglio dle premio si dice Riccardo Pozzoli, Presidente della Centrale del Latte di Vicenza: “Voglio solo dire che bisogna sempre guardare avanti e fare cose nuove. Questo progetto ha comportato per noi fare delle cose nuove e farle per bene, come siamo abituati. E infine BLUD si è rivelato un progetto ricco di valori importanti sia nei confronti del territorio sia per tutti coloro che lavorano nella nostra azienda”.
In questo video si possono vedere i piccoli guerrieri che hanno beneficiato di Blud, e ringraziano.