Si è parlato della sicurezza sulle strade per le donne e della creazione di un apposito “Telefono per il ritorno a casa” nell’incontro voluto, negli ultimi giorni di agosto, dall’assessora provinciale alla salute ed alle politiche sociali, Martha Stocker. L’esigenza di approfondire la tematica era emersa nel dicembre scorso in Consiglio provinciale, dove era stata avanzata la proposta di creare un apposito servizio telefonico di accompagnamento a casa. Si tratta di una sorta di deterrente per eventuali malintenzionati.
Un precedente esiste e pare funzionare: è quello realizzato a Graz nei fine settimana nella sfascia oraria tra le 23 e le 3. In sostanza, il servizio in caso di necessità contatta immediatamente la polizia segnalando la situazione di pericolo.
All’incontro hanno preso parte i rappresentanti dei vigili urbani di Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Silandro, la presidente della Consulta provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, e la consigliera provinciale, Ulli Mair, che ha presentato la proposta al Consiglio. L’assessora Stocker ha sottolineato che dal punto di vista statistico non risulta che vi sia un aumento dei casi di minacce o violenza nei confronti delle donne, “resta il fatto – ha aggiunto – che spesso si tratta di una percezione soggettiva della sicurezza. Dobbiamo fare il possibile per verificare se vi è un effettivo fabbisogno, se possiamo dare una risposta efficace con i servizi già esistenti o se è necessario integrarli con un’offerta aggiuntiva”.
La presidente della Consulta per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, ha sottolineato che l’app creata dall’Ufficio donna “Consigli per la sicurezza delle ragazze/Gitsch-App” è molto utilizzata: si tratta di una applicazione messa a punto nel 2014, e presentata il 25 novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dalla Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne e il Servizio donna. In un mese ci sono stati oltre mille download.
Non solo: nei comuni più grandi è già presente anche il servizio Taxi Rosa con l’accompagnamento a domicilio.
Sulla proposta del nuovo servizio i rappresentanti dei vigili urbani hanno espresso apprezzamento, ma hanno anche evidenziato la difficoltà di realizzare un servizio h24 per problemi di carattere strutturale e per la carenza di personale. Basti pensare che nel capoluogo, dove il servizio giornaliero è più esteso, la fascia oraria tra le 2 e le 6 del mattino è pressoché scoperta. I vigili hanno quindi suggerito il coinvolgimento nel progetto della Questura, dei Carabinieri e della Centrale di emergenza per poter utilizzare i numeri istituzionali di pronto intervento, oltre che di Telefono amico.