Sara Valpione si è laureata con il massimo dei voti a Padova nel 2008; oggi è oncologa e ricercatrice a Manchester. Nel 2017 ha vinto il Merit Award del Conquer Cancer Foundation per uno studio innovativo sul trattamento dei pazienti con melanoma presentato a Chicago.
Matteo Strukul, ha un passato da giurista e un presente da scrittore. Dopo una laurea in Giurisprudenza e un dottorato in Diritto Europeo, ha pubblicato dieci romanzi. Grazie alla serie besteseller intitolata “I Medici” (oltre 300mila copie vendute in Italia e in pubblicazione in moti paesi del mondo), ha vinto il prestigioso Premio Bancarella 2017.
Matteo Fabbrini, classe 1982, ha una laurea in Marketing e Gestione d’impresa a Ca’ Foscari, Venezia; ha creato Maikii vedendo in anticipo le potenzialità delle chiavette Usb personalizzate, e ora con il brand Tribe collabora con big come Star Wars, Marvel, Disney, Warner Bros, Universal e Fox.
La ricercatrice, lo scrittore, l’imprenditore: in comune hanno l’essere passati da una università veneta- in questo caso Padova e Venezia – e di esserci tornati per ricevere il premio come alumni. Non dei semplici ex studenti, ma persone capaci di essere di ispirazione a chi oggi entra in quelle aule.
E anche di fare rete: solo l’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova ha raggiunto i 6.500 iscritti nel suo secondo anno di attività. “Si tratta di un dato molto importante che testimonia il grande interesse nato attorno alla Community – spiegano in sede – La carta d’identità dell’associazione descrive un gruppo di alumni provenienti da tutti gli ambiti formativi, di cui il 60% uomini e il 40% donne. L’età media è di 38 anni e oltre il 35% sono i laureati appartenenti al vecchio ordinamento. La maggior parte degli iscritti risiede in tutta la Regione del Veneto, con una maggiore presenza nell’area del Nord Italia. La cosa più sorprendente è la loro presenza in tutti i continenti: oltre il 5% risulta residente all’estero, con una più alta concentrazione in Europa, Usa e Cina”.
Determinante, per la crescita dell’associazione, sono state le nuove azioni pensate per promuovere il fundraising, la raccolta fondi, necessaria per sostenere i progetti e le iniziative, promosso attraverso nuovi progetti, ma anche attraverso il portale che a breve sarà dotato del pulsante per consentire i contributi volontari. Novità, infine, sul fronte dell’internazionalizzazione: dopo le rappresentanze Alumni università di Padova avviate lo scorso anno a New York e a Bruxelles, è stata inaugurata quella in Cina.
Proprio a Padova nei giorni scorsi sono stati consegnati i Graduate Alumni Awards, i premi ai migliori alumni laureati dell’anno appartenenti alla otto scuole dell’Ateneo e gli alumni of the Year.
Oltre a Sara Valpione e Matteo Strukul, da segnalare il riconoscimento al progetto Over Limits. Per la prima volta è stato premiato un Gruppo, scelto per l’impegno quotidiano nella promozione dei diritti e dell’inclusione sociale. Si tratta di un gruppo di laureati dell’Università di Padova con disabilità uditiva che sono riusciti a raggiungere traguardi importanti nella propria vita e che aiutano studenti nelle stesse condizioni nell’andare oltre i propri limiti. Il loro motto è “Non parlare, io ti ascolto”: lo scopo è riunire alumni e studenti disabili e permettere loro di condividere le proprie storie dimostrando attraverso di esse che “non ci sono limiti”. La missione del gruppo è diffondere e migliorare la qualità delle informazioni sul mondo della disabilità uditiva attraverso racconti di vita diretti, senza veli, carichi di quella positività preziosa e indispensabile per la crescita e autonomia delle persone con disabilità. Esperienze che trasmettono con forza un messaggio positivo e sorprendente, facendo riflettere portando con sé un cambiamento culturale che ha come valori l’accoglienza e l’inclusione.
Voce e orecchio di questi ragazzi è Marilena Ruzzante, stenotipista dell’Università di Padova che supporta i ragazzi per consentire loro di seguire le lezioni e sostenere gli esami. «Over Limits – racconta Marilena – è prima di tutto un gruppo di amici che desiderano supportare altri ragazzi con la stessa disabilità e le loro famiglie, coinvolgendoli con le loro storie, esperienze e interessi. Grazie al confronto reciproco è possibile quindi superare quei limiti che a volte sembrano insormontabili, ma che in realtà sono sfide.
Anche Ca’ Foscari ha premiato i propri alumni eccellenti, con un premio alla carriera all’imprenditrice Marina Salamon, dirigente d’azienda e scrittrice italiana, laureata in storia all’Università Ca’ Foscari.
L’alumno dell’anno è invece Matteo Fabbrini, giovane imprenditore, classe 1982. Se avete sulla scrivania o in borsa una chiavetta Usb fatta a supereroe, a gelato o a stracchino, molto probabilmente è frutto della sua azienda. La sua carriera professionale inizia durante gli studi, quando si mette alla prova come buyer far east nell’azienda di famiglia, la ITA srl. Nel 2007, subito dopo essersi laureato in Marketing e gestione d’impresa a Ca’ Foscari Venezia, fonda Exclama (www.exclama.it), azienda dedicata all’oggettistica promozionale ed al merchandising. L’anno immediatamente successivo crea Maikii (www.maikii.com), specializzata in chiavi Usb ed elettronica di consumo, attiva nel mercato promozionale. Nel 2011 Maikii si espande nella grande distribuzione creando un brand proprietario, Tribe (www.tribe-tech.com) e collaborando tramite licenza con i big dell’entertainment come Star Wars, Marvel, Disney, Warner Bros, Universal e Fox. Da azienda nazionale ad internazionale il passo è breve, Maikii apre un ufficio a Hong Kong nel 2013 e uno in California, nel 2014. Numerosi i riconoscimenti, testimonianza dei risultati e della cura che sta dietro al lavoro di ogni giorno a cui si dedicano oggi più di 50 persone in tutto il mondo, con un’età media sotto i 30 anni.