Per affrontare in sicurezza gli sport invernali – scialpinismo, freeride ma anche escursioni a piedi o con le racchette da neve -è importante conoscere la situazione delle neve.
Il Centro Valanghe di Arabba di ARPA Veneto, con il supporto della società impianti San Pellegrino, ogni anno apre gratuitamente a tutti il Centro di addestramento per i travolti da valanga al Passo San Pellegrino (Belluno). Qui si trova un campo attrezzato per la simulazione della ricerca di uno o più persone.
Come funziona – Nel campo ci si può esercitare all’uso degli ARTVA, cioè gli Apparecchi di ricerca dei travolti in valanga, in una situazione quasi reale a 2.500 metri di quota. All’interno di un’area recintata – di circa 100m x 100m, che rappresenta un’ipotetica zona di accumulo di valanga – a varie profondità, sono stati sepolti sei trasmettitori azionati automaticamente da una centralina in modo casuale. La centralina permette di effettuare tre tipi diversi di ricerca: easy con attivazione di un trasmettitore, medium con due trasmettitori, expert fino a sei trasmettitori. L’attivazione è casuale quindi ogni scenario risulterà diverso dal precedente. Al contrario di quando c’è una valanga reale, i trasmettitori non vanno disseppelliti, ma la ricerca termina quando il trasmettitore sepolto viene colpito con la sonda da valanga.
Il campo di addestramento è di proprietà dello SVI-CAI e la gestione è affidata ad ARPA Veneto e alla società impianti San Pellegrino.
L’accesso è gratuito ed è attivo h24. In caso di utilizzo da parte di gruppi numerosi è consigliabile effettuare una prenotazione collegandosi al sito internet oppure scrivendo una e-mail
a renato.zasso@arpa.veneto.it o a info@passosanpellegrino.it
Infine, prima di programmare un’escursione sulla neve, si ricorda di consultare il bollettino neve e valanghe su www.arpa.veneto.it o scaricare l’app dedicata per ricevere informazioni.
Qui l’immagine del bollettino del 22 gennaio:
In Alto Adige strade chiuse ed evacuazione
Nella provincia di Bolzano le forti nevicate dei giorni scorsi hanno reso delicata la situazione in molte zone dell’Alto Adige. Ieri, lunedì 22 gennaio, sono state chiuse nove strade al traffico.
Proprio nei giorni scorsi, durante un incontro con tecnici e amministratori locali, era stato avviato un confronto per parlare delle nuove gallerie paravalanghe programmate in Val Senales che dovrebbero essere due: per la prima, lunga 300 metri, c’è già un progetto preliminare, mentre per la seconda è previsto a breve il via libera alle caratteristiche tecniche da parte della Giunta provinciale.
Oggi, martedì 23 gennaio, continua ad essere estremamente elevato (grado 5, il massimo della scala) il pericolo valanghe in Alta Val Venosta. Nella serata di ieri è stato attivato il Centro funzionale della Protezione civile.
A Vallelunga, in particolare, nel corso della notte una valanga ha colpito un edificio adiacente alla scuola d’avventura (Erlebnisschule) che normalmente ospita classi provenienti da tutto l’Alto Adige, ma che attualmente è vuota. Sempre a Vallelunga, inoltre, un’altra slavina ha invaso i piani superiori di una casa, ma non vi sono stati feriti in quanto la famiglia era alloggiata al piano terra. Il sindaco di Curon Venosta, Heinrich Noggler, ha ordinato l’evacuazione dell’albergo Langtaufererhof, all’interno del quale vi sono circa 80 persone tra ospiti e dipendenti, e di un’altra pensione con 20 ospiti che si trova nelle immediate vicinanze. Nella casa delle associazioni di San Valentino alla Muta è stato allestito un centro di accoglienza che può dare ospitalità a 200 persone, e l‘evacuazione ha luogo con l’utilizzo di 2 elicotteri dell’Esercito, uno dei Carabinieri e uno della Guardia di finanza. Sul posto anche il Pelikan 1 e il Pelikan 2, a disposizione in caso di interventi medici di urgenza.
Attorno alle 9 di questa mattina, sono partiti i lavori per la riapertura della strada provinciale della Val Senales, e il tratto fra Vernagt e Maso Corto è già stato fresato dai mezzi a disposizione del Servizio strade della Provincia. Contemporaneamente, è stato effettuato un sopralluogo aereo, grazie all’utilizzo di un elicottero, per valutare la situazione in tutta la zona dell’Alta Val Venosta. Dall’alto è stato possibile stimare il concreto pericolo di valanghe, e visualizzare le slavine che già si sono staccate dai pendii, alcune delle quali innescate in maniera artificiale con l’utilizzo di cariche esplosive. Dopo questo sopralluogo è stato deciso di dare il via agli interventi di sgombero per riaprire anche l’ultimo tratto della strada di Passo Resia, quello compreso fra San Valentino alla Muta e Resia, con le operazioni che si sono concluse poco prima di mezzogiorno. Nella zona nord-ovest dell’Alto Adige il pericolo valanghe rimane di grado 5, e secondo il bollettino provinciale sono attese numerose slavine di grandi dimensioni caricate dal forte vento. Sul resto della cresta di confine il pericolo è forte ovvero di grado 4 sulla scala di 5, mentre nel resto della Provincia il pericolo valanghe è di grado 3, ovvero marcato.
Visitando le relative pagine web vi è la possibilità di rimanere costantemente aggiornati sulla situazione sia del traffico che del pericolo valanghe.