Tenere sotto controllo una persona che ha problemi cardiaci, sospetti o già individuati, non è mai facile: il paziente vorrebbe avere più certezze riguardo la salute del proprio cuore e il medico vorrebbe avere sempre sott’occhio i dati sanitari che gli assicurano il progressivo percorso di guarigione.
A fornire una soluzione di tele-salute innovativa per entrambe le esigenze è Medicaltech, azienda insediata nel Polo Meccatronica, il Business Innovation Center di Trentino Sviluppo con sede a Rovereto (Trento).
La società si appresta a lanciare sul mercato un servizio di Telemedicina Cardiologica tramite un dispositivo chiamato MT32 Multi, in grado di svolgere quattro funzioni a seconda delle modalità d’utilizzo: Elettrocardiografo Diagnostico a 12 derivazioni, Holter, Teleholter o Event Recorder. Inoltre il congegno funge da HUB per acquisire dati clinici dei pazienti da altri dispositivi (temperatura, pressione arteriosa, dati ematici, ossimetria ecc). I dati sanitari acquisiti vengono trasmessi alla Centrale di Telemedicina denominata CT64, residente nei Data Center di Rovereto (TN) e Carpi (MO), per essere gestiti, archiviati, interpretati e trasferiti eventualmente in altri archivi. “Tutti i sistemi di telemedicina di Medicaltech – dicono in azienda – sono offerti con la formula di noleggio in comodato d’uso, soluzione che permette un enorme risparmio rispetto all’acquisto dei device che dopo un certo periodo vanno comunque aggiornati”.
Con l’utilizzo di MT32 Multi il medico può rilevare a distanza i dati clinici utili al trattamento, senza mai lasciare solo il paziente che così è costantemente monitorato nel suo percorso di guarigione. Per far ciò utilizza il Sistema Diagnostico Integrato Multifunzione (SDIM), ovvero una Piattaforma Software Centralizzata gestita da Medicaltech, che permette la raccolta automatizzata dai dispositivi dei dati sanitari: questi vengono inviati in maniera sicura ai server attraverso “Sim chiuse” inserite negli stessi. La piattaforma consente a più soggetti come il cardiologo, l’infermiere, il medico di base e gli specialisti, di avere un accesso diversificato in base alle competenze e di svolgere tutta una serie di funzioni: gestione dei dati personali, programmazione degli esami, configurazione dei parametri dei monitoraggi, refertazione dei tracciati, archiviazione dei dati ed eventuale richiesta di teleconsulto.
Per ogni paziente dunque si viene a creare una scheda con la sua storia clinica, basata non solo sui dati cardiaci ottenuti con MT32 Multi, ma anche su altri esami e dati anamnestici. “Il nostro sistema è unico”, spiega Giuseppe Quaini, business director della società “non soltanto per la sua natura multifunzione, ma anche perché facilita grandemente la trasmissione di dati ai medici, che in altri dispositivi di telemedicina analoghi richiede il collegamento a un Pc da parte del paziente”.
Ad esempio quando un cardiologo visita un paziente e gli prescrive un Tele-Holter, ovvero un ElettroCardioGramma dinamico in grado di rilevare possibili aritmie silenti, il dispositivo, grazie agli algoritmi inseriti analizza il segnale cardiaco e registra solamente le aritmie ricercate aiutando il medico a cercare eventuali patologie nascoste o individuare specifici dati clinici. Il paziente può continuare le sue normali attività ovunque si trovi ed ha la possibilità, qualora provi una situazione di malessere, di segnalarlo attraverso il touchscreen dell’MT32 Multi o con la registrazione di un file audio catturata dal microfono sul dispositivo. Una volta concluso il monitoraggio il paziente restituisce l’elettrocardiografo, al proprio medico che così può essere assegnato successivamente ad un altro paziente.
L’utilizzo delle tecnologie innovative consente sempre più di svolgere in remoto funzioni di accertamento e monitoraggio clinico un tempo impensabili, nei casi in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località, dando luogo a quel settore che viene definito telemedicina. Il mercato mondiale è in costante crescita, dato che è passato da un valore globale pari a 18,1 miliardi di dollari del 2015, ai 23 miliardi del 2017, con la previsione di toccare i 41,2 miliardi nel 2021. Anche per l’Italia le previsioni sono simili, dato che si prevede come entro il 2022 il valore delle soluzioni di telemedicina sarà pari al 23% del totale di spesa previsto per la salute digitale, stimato tra 46 e 62 miliardi di euro.
“La mission di Medicaltech è di offrire soluzioni che consentano l’attivazione di percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali innovativi”, spiega Quaini “il Sistema Diagnostico Integrato Multifunzione è solo il primo passo compiuto nella direzione di migliorare l’assistenza dei pazienti, permettendo al contempo ai medici una gestione del malato e della patologia più efficace”.
In Italia, secondo uno studio del 2016, ci sono 221 centri di riabilitazione cardiologica, di cui solo il 4% offrono servizi di tele-riabilitazione cardiologica a domicilio, il costo a carico del Sistema Sanitario Nazionale per curare oltre un milione di persone che ogni anno soffre di scompenso cardiaco, è pari a 635 milioni di euro.