I primi saldi sono quelli di cotechini e panettoni (con il tutor della spesa)

Cotechini, zamponi, pandori, panettoni e torroni, ma anche frutta secca e spumanti. I primi saldi in ordine di tempo, per il Veneto, sono i prodotti tipici delle feste di Natale e Capodanno.

Nei negozi di beni alimentari, gli unici aperti in zona rossa – segnala Coldiretti –  le offerte arrivano con sconti fino al 70%.  L’associazione fa notare che quest’anno l’avvio della stagione dei saldi è riservata all’agroalimentare e si presenta come “un’opportunità in più per risparmiare con occasioni commerciali che non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti“.

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In attesa di poter cogliere le offerte per abbigliamento e scarpe, sono da subito disponibili  – sottolinea la Coldiretti – molti alimenti tipicamente natalizi che non possono essere conservati per il prossimo anno tra i quali soprattutto pandori, panettoni, torroni, cotechini, zamponi, ma anche la frutta secca o gli spumanti secondo formule diverse che vanno dall’“uno per due” al “due per tre”, con possibilità di sconti per tutte le tasche. Nei mercati di Campagna Amica aperti in quasi tutte le province venete si possono fare acquisti mirati con il supporto del tutor della spesa, il quale raccomanda di fare sempre attenzione alle date di scadenza obbligatoriamente indicate nelle confezioni.

Il tutor della spesa è una figura formata attraverso un corso Coldiretti che si è tenuto a Mestre il Corso Coldiretti: si tratta di una nuova figura individuata dalla struttura quale guida agli acquisti ragionati nei mercati di Campagna Amica.

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La classe era formata da oltre venti allieve,  tutte interessate a rapportarsi con i bambini, i genitori e gli insegnanti al fine di instaurare un dialogo aperto con i protagonisti dell’educazione alimentare delle nuove generazioni. Motivate da un progetto che Donne Impresa Veneto ha promosso in tutte le scuole dell’obbligo del territorio regionale dal titolo: “Piccoli detective oggi, grandi consumatori domani”, le iscritte al corso hanno seguito lezioni di di comunicazione in pubblico e  pedagogia, mediazione e negoziazione. Hanno aderito a questa iniziativa operatrici didattiche, figlie di agricoltori, ex maestre e titolari di aziende con vendita diretta pronte a mettersi a disposizione per un obiettivo comune, fornire le informazioni corrette per una sana nutrizione.

I saldi dell’alimentare si inseriscono in un contesto difficile: per il cenone di fine anno – segnala sempre Coldiretti – i veneti hanno speso 140 milioni di euro per cibi e bevande. Un calo del 32% rispetto all’anno scorso a causa principalmente della chiusura di ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi per l’emergenza Covid, ma anche delle ridotte disponibilità economiche delle famiglie colpite dalla crisi economica legata alla pandemia. Una situazione che  rispecchia il dato nazionale sul bilancio di un Capodanno blindato.

Nonostante la boccata di ossigeno rappresentata dall’asporto e dalla consegna a domicilio, il crollo delle spese di fine anno  ha dato un colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani che nel 2020 scendono al minimo da almeno un decennio con un colpo senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020, secondo i bilancio di fine anno tracciato dalla Coldiretti su dati Ismea.

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Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.

Un colpo di grazia – conclude Coldiretti –  per il patrimonio regionale che vale circa 6 miliardi di euro, valore realizzato da oltre 60mila imprese agricole.

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