Al Polo Tecnologico di Trento biologia, fisica e informatica si incontrano per combattere il cancro.
Da una parte microscopi e provette, dall’altra server e data center. Sono questi gli strumenti di lavoro di Sibylla Biotech, la startup – nata nel 2017 come spin-off delle Università di Trento e Perugia e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) – che ha da poco trovato casa al Polo tecnologico di Trento.
«La scelta di trasferirci in questo incubatore – spiega l’amministratrice delegata Lidia Pieri – è legata alla necessità di muoverci in un ambiente fertile per startup, ma soprattutto alla possibilità offertaci da Trentino Sviluppo di appoggiare la nostra piattaforma informatica a un data center molto potente».
Il brevetto della tecnologia, registrato nel 2018 da Università di Trento, INFN e Fondazione Telethon, si basa infatti proprio sulla biologia computazionale, ovvero sul connubio tra biologia, informatica e analisi di grandi quantità di dati.
«In Trentino – continua Pieri – c’è un tessuto di conoscenze efficace in queste materie, tanto che negli ultimi anni, qui in azienda, abbiamo assunto proprio tre neolaureati provenienti dalla magistrale in Quantitative and Computational Biology dell’Università di Trento».
Nello specifico, i 9 ricercatrici e ricercatori di fisica, informatica e biologia che compongono la startup sono riusciti a caratterizzare il processo di ripiegamento delle proteine biologicamente e farmacologicamente rilevanti, ovvero a simulare al pc il percorso attraverso cui si formano le proteine nelle cellule. Una scoperta nuova e per certi versi anche rivoluzionaria, perché permette di costruire nuovi farmaci applicabili a qualunque terapia che vadano a bloccare il processo di formazione della proteina.
E infatti, uno dei due settori di attività di Sibylla oggi, è proprio lo sviluppo di relazioni di carattere commerciale con le case farmaceutiche che, grazie a questo protocollo, potranno lavorare su proteine di loro interesse, in Italia ma soprattutto all’estero. Tra i clienti della startup c’è già una delle top 10 farmaceutiche mondiali.
Negli uffici al Polo Tecnologico di Trento e nei laboratori dell’Università di Trento, al Dipartimento Cibio, i ricercatori di Sibylla stanno inoltre sviluppando un proprio progetto di ricerca oncologica per bloccare la crescita delle proteine tumorali, con un particolare focus sul cancro al pancreas, al colon rettale, ai polmoni e al seno.