Durante la procedura chirurgica di asportazione di tonsille e adenoidi, il semplice ascolto della musica di Mozart riduce in maniera significativa l’agitazione e il dolore al risveglio dall’anestesia generale da parte dei bambini operati.
A testimoniarlo è uno studio condotto dai ricercatori del dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, e pubblicato recentemente sulla rivista Journal American Medical Association (link allo studio).
«Lo studio, – dichiara l’ideatore e primo autore della ricerca, il dottor Enrico Muzzi, dell’Otorinolaringoiatria e Audiologia del Burlo – si basa sul presupposto teorico semplificato per cui l’impegno delle vie del dolore e di alcune aree del cervello da parte di uno stimolo di altra natura, musicale in questo caso, limita l’attivazione e l’amplificazione dei circuiti del dolore innescati dall’intervento chirurgico. Allo studio hanno partecipato 104 bambini sottoposti alla rimozione di tonsille e adenoidi, divisi in quattro gruppi: il primo ha ascoltato con auricolari alcuni brani di Mozart (sinfonie n° 4 e n° 5), molto ricchi in frequenze e ritmi, il secondo una traccia strettamente ripetitiva che ricorda il battito cardiaco, il terzo gruppo è stato isolato dai rumori della sala operatoria con dei tappi acustici mentre l’ultimo non ha ricevuto nessuno di questi trattamenti. L’ascolto della musica di Mozart è risultato lo strumento più efficace, con una riduzione mediana del 70% del dolore e del 50% di agitazione».
L’intervento di adenotonsillectomia è una delle procedure più frequentemente eseguite in età pediatrica e si rende necessario quando le tonsille e le adenoidi ingrossate causano un’importante ostruzione respiratoria nel sonno o nei casi in cui vi siano infiammazioni acute molto ricorrenti. L’intervento è gravato in una discreta percentuale di casi da una significativa componente di agitazione del bambino al risveglio. Altro aspetto fondamentale è il dolore postoperatorio, spesso non controllato a dovere dagli antidolorifici.
«I risultati dello studio, – spiega la dottoressa Eva Orzan, responsabile dell’Otorinolaringoiatria e Audiologia – fanno intravedere una grande potenzialità di utilizzo: si tratta infatti di una tecnica efficace a costo zero e senza effetti collaterali. Considerati i numerosi vantaggi anticipati dallo studio, è nostra intenzione proseguire e approfondire le ricerche per offrire questa opportunità a tutte le famiglie che scelgono di operare il bambino di adenotonsillectomia al Burlo».
«Il livello di accuratezza scientifica dello studio – commenta il professor Egidio Barbi, direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Trieste e coautore del lavoro – è stato garantito da una definizione precisa delle soglie uditive dei singoli pazienti con adattamento personalizzato del livello di stimolo, evitando volumi troppo alti o troppo bassi».