E’ stato siglato l’accordo integrativo aziendale per la Ugitech – TFA di San Vendemiano, da alcuni anni parte del gruppo siderurgico svizzero Swiss Steel, leader mondiale nella produzione di acciai speciali che conta nel mondo più di circa 10mila collaboratori e oltre 2,2 miliardi di euro di ricavi.
La firma è avvenuta nei giorni scorsi tra l’azienda, rappresentata dall’amministratore delegato Marco Beccani, e l’assistenza di Assindustria Venetocentro con Luca Causin, e dal rappresentante della Rsu aziendale Manuel Salis, assistito da Fim Cisl Treviso-Belluno, con Massimo Civiero.
Per i 50 dipendenti dello stabilimento il premio di risultato previsto dall’accordo viene fissato al raggiungimento di obiettivi di sicurezza e cura dell’ambiente di lavoro, produttività, redditività aziendale e qualità del prodotto. L’importo massimo con il raggiungimento dei risultati indicati in tutti i parametri è di 1.600 euro annui.
“Questo contratto aziendale che sarà valido fino a tutto il 2023 – dichiara Marco Beccani – esprime il positivo clima di relazioni sindacali in azienda. Accanto ai paramentri più strettamente economici, si è voluto riconoscere e premiare l’impegno per la responsabilità sociale d’impresa in termini di sicurezza e l’obiettivo ‘zero infortuni’, la prevenzione di reati di tipo ambientale, il rispetto del codice etico e della legalità in tutti i suoi aspetti”.
“Stiamo valorizzando e potenziando lo stabilimento di San Vendemiano con un importante piano di investimenti avviato lo scorso anno e che si concluderà nel 2022 e che consentirà di aumentare i volumi e la qualità del nostro prodotto – continua Marco Beccani – . Qui si realizzano fili trafilati, in acciaio inossidabile e leghe, che poi vanno in tutto il mondo e sono impiegati principalmente nelle saldature o nella realizzazione di molle, ma non solo: da questa azienda escono, ad esempio, anche i cavi in acciaio inox che possiamo vedere nelle vigne delle colline del prosecco. Dopo il fermo imposto dal lockdown a inizio 2020, stiamo registrando un’ottima ripresa e vorremmo anche potenziare il nostro organico ma permane la difficoltà, comune a molte aziende, di reperire nuovi collaboratori”.
“La firma di questo accordo sancisce la ripresa economica in corso dopo un lungo periodo di difficoltà segnate dalla pandemia da Covid-19. gestita con intelligente collaborazione tra le parti – spiega Massimo Civiero della segreteria Fim Cisl Belluno Treviso – . Di sicuro la spinta ulteriore per il prossimo futuro dipenderà da una maggiore stabilità dei prezzi delle materie prime, ma anche da uno sforzo congiunto di qualificazione e formazione continua dei lavoratori non solo nel percorso scolastico ma anche in un processo di conversione continua verso le nuove professionalità che sono necessarie in processi produttivi a partecipazione sempre più intrecciata tra le nuove tecnologie e le automazioni dei mezzi di produzione”.