Una sperimentazione con un drone ad ala fissa per rifornire di medicinali i pazienti cronici delle isole di Venezia prive di farmacie.
Sarà un esemplare di Radon, drone ad ala fissa della startup Dronus il protagonista del progetto sperimentale per la consegna di farmaci ai pazienti cronici residenti nelle isole veneziane di Sant’Erasmo e delle Vignole, presentato in occasione di Dronitaly, evento dedicato agli operatori e ai potenziali utilizzatori di droni.
Dronus è una startup innovativa fondata nel 2018 ed è attualmente il primo player in Italia nella produzione di droni industriali, nata dall’iniziativa di Marco Ballerini, imprenditore e ingegnerie aerospaziale, sede legale a Roma e sede principale a Trieste, presso il centro di ricerca internazionale multidisciplinare Elettra-Sincrotrone
Il progetto, promosso dalla Aulss 3 Serenissima, fa seguito alla firma di un protocollo di intesa tra il Comune di Venezia e l’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, per sviluppare l’utilizzo di sistemi intelligenti di urban delivery con droni nel capoluogo veneto.
In questa prima fase sarà coperta una zona limitata della laguna veneziana, utilizzando come «hub» l’Ospedale Civile di Venezia. L’obiettivo è quello di estenderà il servizio ad altre isole della laguna e, a seguire, a tutto il territorio comunale, così da permetterà all’Aulss 3 Serenissima, a regime, di servire tutti i propri malati cronici, ottenendo inoltre un risparmio di circa il 40% sulla consegna dei farmaci nelle zone lontane dal centro di Venezia e non servite da farmacie.
Il Radon di Dronus – drone ad ala fissa per operazioni BVLOS (beyond visual line of sight) a propulsione elettrica a pilotaggio remoto, pensato per operare in aeree urbane e antropizzate – è stato selezionato per il progetto grazie alle sue particolari caratteristiche, che gli hanno consentito di ottenere dall’ENAC il certificato di Progetto SAPR, che consente il sorvolo delle aree urbane in Italia, ed è attualmente l’unico sul mercato nella sua categoria ad essere in possesso di tale certificazione. Inoltre, con l’avvento del nuovo regolamento europeo per poter effettuare il servizio di delivery a regime, Dronus è la prima società in Europa a richiedere ad EASA la validazione del design del RADON per volo in ambiente urbano – DVR (design verification report), processo che è attualmente in corso.
“I droni sono oggi a giusto titolo uno strumento al servizio delle persone e nel caso del progetto su Venezia consentiranno ai suoi abitanti di accedere a servizi di importanza fondamentale in maniera più semplice, rapida e meno impattante per l’ambiente”, ha dichiarato Marco Ballerini, AD e fondatore di Dronus. “Questa sperimentazione si inserisce per noi in un quadro più ampio, che ci vede già impegnati in altri progetti simili. Potremo dunque far leva sull’esperienza già acquisita per ottimizzare processi e risultati di questo progetto”.
Con la sperimentazione a Venezia, si apre la via all’utilizzo dei droni a propulsione elettrica, e pertanto a bassissimo impatto ecologico e acustico, su tratte non facilmente raggiungibili, con evidenti vantaggi per la popolazione anche in termini di tempi e disponibilità dei servizi.
Dronus collabora con società e autorità consolidate in Italia ed all’estero ed è impegnata in partnership strategiche con gruppi multinazionali nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni. Nel 2019 ha assunto la forma di Società per Azioni. In ottobre 2020 l’azienda ha acquisito il 70% di Siralab Robotics, nome di eccellenza italiano nelle tecnologie robotiche e meccatroniche. Con il proprio sistema brevettato, aereo, di drone-in-a-box NEST® 250, Dronus ha rivoluzionato il concetto di droni per applicazioni industriali. Il sistema d’intelligenza artificiale completamente autonomo di NEST® 250 consente di effettuare attività di ispezione e sicurezza con droni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 senza la necessità di un pilota. Il NEST®, una base aerea che è il cuore e la mente del drone, è la vera innovazione del sistema. Installabile ovunque, leggera e poco invasiva, NEST® funge da nido di protezione e base di ricarica, dialogando costantemente con il drone attraverso un flusso di dati crittografati, gestendo in assoluta autonomia tutte le fasi di volo, decollo e atterraggio – che per Dronus diventano rilascio ed accielaggio – e la fase di ricarica della batteria. Un sistema unico, in grado di garantire una precisione e affidabilità senza precedenti, anche grazia a un software che permette di prevederne la manutenzione.
Isole e vaccini
Nei mesi scorsi si è posta la necessità di portare la campagna vaccinale anche nelle isole. Così, a Sant’Erasmo ma anche a Sant’Elena, ha fatto tappa un battello ambulatorio allestito per la vaccinazione anti-Covid. Vaccini a domicilio per i medici di famiglia anche a Burano. A consegnare e somministrare le dosi da inoculare nei pazienti con più di 80 anni impossibilitati a raggiungere da soli gli hub e i centri vaccinali sono state le dottoresse Laura Baita e Chiara Salvadori, la prima con ambulatorio a Burano, la seconda che presta servizio su entrambe le isole veneziane.
“Non tutti sanno che Sant’Erasmo è la seconda isola dopo Venezia, per estensione, della Laguna, tanto che si affacciava un tempo sul mare; questo prima della costruzione della diga Nord del porto di Lido, che ha creato la lingua di terra di Treporti – spiega il consigliere delegato alle Tradizioni, Giovanni Giusto – Facilitare la vaccinazione del centinaio di over 80 residenti a Sant’Erasmo e all’Isola delle Vignole è un gesto di vicinanza e sensibilità”.