La bella impresa di mettere al sicuro i sorrisi degli anziani nelle Rsa

Mettere al sicuro i sorrisi degli anziani ospiti delle Rsa non è impresa da poco, soprattutto in questi tempi. Al sicuro in senso letterale, grazie a un protocollo innovativo reso possibile da una modifica a una norma europea, in un settore normato dal nuovo regolamento sui dispositivi medici (Regolamento UE 2017/745).

Ruthinium è una delle poche – si contano sulle dita di una mano  – imprese in Italia che produce denti per protesi. A usare le dentiere sono in gran parte (ma non solo: anche alcune malattie o la tossicodipendenza possono causare la perdita dei denti) gli anziani, e spesso nelle residenze la gestione non è semplice: la protesi  può rompersi, può perdersi, creando un problema spesso vissuto come un dramma: «Si tratta di persone fragili, spesso con disabilità o problemi cognitivi. A parte il costo, spesso non c’è la possibilità di affrontare l’iter necessario per la realizzazione di una nuova protesi», spiega Barbara Piazza (in foto), amministratore delegato di Ruthinium, fondata dai fratelli Giovanni e Vincenzo Piazza nel 1965  a Rovigo.

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I denti, anche se artificiali, riguardano tutti gli aspetti più intimi della vita individuale, con aspetti strettamente legati al benessere fisiologico e psicologico: significa non poter sorridere, ma anche doversi alimentare in modo diverso. Già perdere i denti naturali è un trauma, riviverlo per una seconda volta quando si è ancora più fragili è da evitare. Ed ecco l’idea, applicata inizialmente in accordo con la  Casa del sorriso – il nome sembra scelto apposta – di Badia Polesine (Rovigo).

Mediante l’utilizzo di strumenti digitali di precisione è possibile copiare nella sua totalità la forma della protesi originale, in pochi minuti. A ciascuna protesi viene assegnato un numero in modo tale che la privacy del paziente sia tutelata. La copia digitale (non la protesi) viene memorizzata e archiviata; se dovesse essercene bisogno,  la copia digitale viene  realizzata mediante procedure di lavorazione computer assistite: una stampa 3D con resina in classe IIA (per dispositivi medici). I materiali utilizzati sono tutti certificati per l’utilizzo permanente nel cavo orale, e la resina rende la protesi visibile nelle radiografie in caso – può succedere – di ingestione.

«La scansione, sostanzialmente un file, viene custodita nella cartella clinica del paziente all’interno della struttura, e solamente nel momento in cui si presenta la necessità di replicare la protesi a noi viene inviato il file che andremo a stampare», spiega Barbara Piazza. «Nella parte interiore della protesi gemella andremo a stampare anche il codice assegnato in fase di scansione in modo tale che, qualora si verificasse una perdita ed un successivo ritrovamento all’interno della Rsa, la struttura sarà in grado di sapere a chi appartiene la protesi».

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Una svolta resa possibile dall’articolo 21 del Regolamento europeo  che prevede la libera commercializzazione dei dispositivi su misura qualora vengano rispettati specifici obblighi previsti dall’articolo 5, per un prodotto «Fabbricato appositamente sulla basi di una prescrizione scritta (…) che indichi (…)le caratteristiche specifiche di progettazione e che è destinato a essere utilizzato solo per un determinato paziente esclusivamente al fine di rispondere alle sue condizioni ed esigenze individuali». Da qui l’introduzione del termine Patient match device, dispositivo medico realizzato sulla base dei dati anatomici del paziente.

Il progetto Sorriso sicuro parte in maniera totalmente gratuita per alcune Rsa del Polesine e vede al momento coinvolti i comuni di Badia Polesine, Lendinara e Ficarolo. Per le residenze la firma del protocollo offre anche  l’opportunità di attivare un servizio innovativo, migliorando l’offerta assistenziale.

Ruthinium si definisce “Smile  specialist”, un marchio storico italiano per gli odontotecnici e le protesi mobili. Oggi conta 54 addetti ed esporta l’80% della produzione. Negli anni Settanta si è aperta ai mercati internazionali: Marocco, Tunisia e Nord Africa. Nel 1983 ha brevettato AcryLux, il dente a tre strati che è tuttora  un best seller del catalogo Ruthinium. Nel 2001 è stata fondata Ruthinium India,  con un nuovo stabilimento produttivo che serve la grande domanda dei mercati dell’Est: dall’Asia minore al Nord Africa.

Grazie a un laboratorio interno tecnologicamente avanzato e all’officina vengono prodotti internamente i progetti degli stampi per denti e anche i design degli stessi denti.  Una azienda da sempre impegnata nel sociale: da  anni è Dental Partner del Centro Medico della Comunità di San Patrignano: collabora direttamente e gratuitamente con il laboratorio odontotecnico della Comunità.

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