In vista del 50° anniversario dalla sua fondazione, l’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale e in collaborazione con la Provincia di Treviso, ha organizzato un concorso dal titolo “Vite in valigia: sogni e realtà. Storie di emigrazioni”, rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori del territorio con l’obiettivo di approfondire il tema dell’emigrazione attraverso la realizzazione di progetti grafici, pittorici, digitali o letterari per stimolare la ricerca e la diffusione del patrimonio di storie sull’argomento tra le nuove generazioni. Gli elaborati dovranno essere inviati all’Associazione entro il 28 febbraio 2023.
Hanno preso parte alla conferenza di presentazione del bando Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Paola Schiavon, referente delegata dalla dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Treviso, Barbara Sardella, e Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisano nel mondo.
Nel dettaglio, possono prendere parte al concorso ragazze e ragazzi dai 15 anni in su, singolarmente oppure con la loro classe, e ogni progetto presentato dovrà essere coordinato da un insegnante dell’istituto superiore di riferimento in provincia di Treviso. La partecipazione è gratuita e ogni elaborato deve essere inedito, mai presentato o premiato in altri concorsi.
Il concorso si articola in due sezioni: la prima è riservata ai progetti creativi grafici, pittorici, in formato digitale oppure cartaceo; la seconda, invece, è dedicata ai progetti letterari e riguarda la realizzazione di poesie, lettere, interviste o racconti sul tema dell’emigrazione. I materiali saranno visionati e valutati da una speciale Giuria tecnica composta da docenti, scrittori e giornalisti, nominata dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo. Per ciascuna sezione la Giuria selezionerà 10 elaborati, tra cui saranno individuati i vincitori dei seguenti premi:
- 1° classificato: premio in denaro di 500 euro;
- 2° classificato: premio in denaro di 300 euro;
- 3° classificato: premio in denaro di 200 euro.
A tutti i segnalati sarà attivato un abbonamento annuale alla Rivista associativa “Trevisani nel mondo”, mentre all’Istituto con il maggior numero di partecipanti un sussidio didattico.
Il risultato del concorso sarà comunicato ai finalisti e agli Istituti partecipanti tramite e-mail entro 60 giorni dalla consegna degli elaborati, unitamente all’invito a partecipare alla cerimonia di premiazione. La graduatoria finale sarà resa pubblica nel corso della cerimonia stessa, che si svolgerà a Treviso nel mese di maggio 2023.
“Siamo orgogliosi di aver collaborato alla realizzazione di questo concorso dedicato alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori della Provincia – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – si tratta di un’occasione interessante per le nuove generazioni per conoscere e avvicinarsi a un tassello importante della storia del nostro territorio e del Veneto: io stesso sono figlio di emigrati, mio padre e mio zio, suo fratello, partirono per l’Australia in cerca di speranza e soprattutto di nuove opportunità per costruire un futuro migliore di quello che si prospettava nella propria terra d’origine. Anche la mia, dunque, fa parte delle numerose famiglie che lasciarono la Regione per dirigersi all’estero, scappando dalla guerra, dalla crisi o dalla povertà. Basti pensare, per dare un po’ di numeri, che tra il 1866 e il 1990 sono stati 3.190.000 gli emigrati dal Veneto, tra cui moltissimi trevigiani, numeri che ne fanno una delle regioni con il maggior apporto nei flussi migratori. Storie e memorie che meritano di essere conosciute, perché raccontano in realtà la storia di tutti noi: grazie a questo concorso ragazze e ragazzi avranno la possibilità di ripercorrere le tappe che hanno scritto il passato, e il presente, del nostro territorio e della nostra gente. Come Provincia, inoltre, voglio ricordare anche l’impegno che riserviamo all’edilizia scolastica superiore, per garantire ai giovani una migliore didattica e più sicurezza, diamo volentieri il nostro supporto affinché attività formative come queste possano essere sempre più numerose”.
“Sin dalla sua fondazione – continua Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo – l’AITM persegue l’obiettivo di diffondere a livello scolastico la memoria storica sull’emigrazione, tema ahimè poco presente sia nei testi di studio. Gli incontri con gli studenti che da qualche anno vengono proposti in numerose scuole hanno consentito di diffondere l’importanza storica di questo fenomeno che per oltre un secolo ha interessato l’Italia, soprattutto grazie alle testimonianze dirette di ex emigranti. Nella ricorrenza del 50° anniversario della fondazione, la Trevisani nel mondo promuove questo concorso quale ulteriore stimolo per approfondimenti interdisciplinari nel campo sociale, economico ed umano. La Sede Centrale AITM metterà a disposizione i documenti d’archivio di proprietà e il patrimonio librario catalogato e classificato nella sua biblioteca specializzata sulla tematica dell’emigrazione, di recentemente entrata nel polo regionale e nel circuito provinciale. Importante è la condivisione dell’iniziativa ed il supporto organizzativo assicurati dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dall’Amministrazione Provinciale.”
“Abbiamo con piacere concesso il patrocinio al bando di concorso “Vite in valigia”, proposto agli studenti delle Scuole secondarie superiori della provincia dall’AITM, essendo da sempre sensibile il nostro Ufficio al tema dell’emigrazione nelle sue diverse declinazioni – afferma Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso. Si ritiene infatti fondamentale una sensibilizzazione sul focus oggetto del concorso, in quanto una riflessione attenta potrà condurre i ragazzi a comprendere alcune permanenze storiche e a superare pregiudizi e stereotipi alquanto pericolosi, rafforzando così le proprie competenze di cittadinanza attiva e responsabile. La triangolazione Scuola, istituzioni e territorio è quanto mai auspicabile, specie se a vantaggio degli studenti, che avranno così modo di avvicinarsi al mondo dell’associazionismo e di sentire alcune realtà meno distanti da sé”.