Tognana Porcellane, parità di genere e permessi per colloqui a scuola

Part time, lavoro agile con diritto alla disconnessione e molti di più, compreso il diritto a tenere colloqui da remoto con gli insegnanti durante l’orario di lavoro.

C’è questo ed altro nell’accordo aziendale sottoscritto da Tognana Porcellane, storica azienda di Casier (Treviso), e le rappresentanze sindacali: “Le Parti convengono sulla grande importanza che hanno assunto i temi della parità di genere, del sostegno alla genitorialità e della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro”.

La firma vede, per Tognana Porcellane, Gaetano De Palma e Roberto Vendruscolo, assistiti da Lino Cattarin e per Confindustria Veneto Est Vittoria Martini e Andrea Zappia, e dalle Rsu assistite da Gianni Boato per Femca Cisl, Massimo Messina, per Filctem Cgil e Giorgio Agnoletto per Uiltec – Uil e le componenti del comitato per la parità di genere Elena Botter e Marika De Pollo, entrambe dipendenti dell’azienda.

L’azienda

Tognana è un nome storico: l’attività industriale della famiglia Tognana risale al 1775 nel settore dei laterizi. L’attuale azienda ceramica fu inaugurata nel 1946, passando in breve dalle maioliche alla porcellana, realizzata con sistemi tradizionali di cottura, sinterizzazione e vetrificazione. L’azienda divenne presto una delle maggiori produttrici nazionali di stoviglie in porcellana di alta qualità ed aumentò ulteriormente la sua rinomanza dopo l’incorporazione, avvenuta nel 1989, della Nuova Fontebasso Spa. Quest’ultima, operante nell’ambito del Gruppo dal 1976, era la continuazione, dopo alterne vicende, della gloriosa Società Ceramica Andrea Fontebasso S.p.A. operativa fin dal 1760 nella produzione di ceramica e, poi, di porcellana fine. Nel 1998 iniziò la partnership con la Famiglia Morosi (milanese) che ne acquisì interamente la proprietà nel 2000 e ne operò il rilancio. Oggi il marchio Tognana è leader di mercato: vende su diversi canali, anche online, e sta inserendo nuove linee per la cucina (pentole e piccoli elettrodomestici).

L’accordo raggiunto interessa circa 200 dipendenti (in equilibrio numerico fra uomini e donne) e fissa già in premessa principi e obiettivi: l’impegno aziendale a ottenere – probabilmente già entro novembre – la certificazione della parità di genere che confermerà come l’organizzazione interna sia inclusiva in base a sei aree di valutazione (cultura e strategia, governance, gestione delle risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne, equità remunerativa, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. “Temi che sono parte di un ancora più ampio impegno di Tognana Porcellane per la sostenibilità ambientale, economica e sociale“, spiegano in azienda.

I cinque cardini

In questo ambito sono cinque le aree in cui interviene l’accordo: lavoro a tempo parziale, lavoro agile, sostegno alla genitorialità, banca ore etica, bonus per la nascita di figli. Nell’accordo sono poi previsti ulteriori contenuti legati a benessere organizzativo e sicurezza sul luogo di lavoro, sostenibilità ambientale e rispetto della legalità.

Guardando ai primi cinque punti:

  • il part time sarà accessibile fino al 15% del totale della forza lavoro, dando priorità alle richieste di madri e padri o di chi necessiti di assistere ai propri famigliari;
  • per il lavoro agile viene adottato un regolamento, che tra l’altro stabilisce l’orario di lavoro e il diritto alla disconnessione e la dotazione che verrà fornita dall’azienda;
  • il sostegno alla genitorialità viene promosso per le madri, in termini di flessibilità di orario e di reinserimento lavorativo al rientro dal congedo di maternità, e per i padri, con riconosciuto a loro anche un giorno di permesso retribuito all’anno per le esigenze dei figli. Nel periodo della scuola dei figli, i genitori che lavorano in Tognana Porcellana potranno tenere colloqui da remoto con gli insegnanti durante l’orario di lavoro;
  • confermata la banca ore etica, attiva già dal 2020, quale “importante strumento che favorisce il benessere organizzativo, intervenendo sulla conciliazione tra vita privata e vita lavorativa;
  • alla nascita di un figlio dei collaboratori, l’azienda riconoscerà un bonus di 500 euro a favore del nuovo nato, con prestazioni di welfare o costituzione di una posizione previdenziale.

L’impatto ambientale

Come detto, l’accordo potenzia anche l’impegno aziendale sulla riduzione dell’impatto ambientale e per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro, ambiti che vedono Tognana Porcellane già in possesso di numerose certificazioni (ISO 9001, ISO 45001, ISO 14001, SA8000) riconosciute a livello internazionale. Uno sforzo al tempo stesso organizzativo e di formazione dei collaboratori, che ha portato negli anni a una diminuzione significativa degli incidenti. Per l’ambiente, investimenti significativi sia a Casier che nella sede di Casale sul Sile sulle energie rinnovabili, gestione dei rifiuti, coinvolgimento dei fornitori, progetto e realizzazione dei propri prodotti, con calcolo della Carbon Footprint tanto per l’organizzazione che per lo stesso prodotto.

Infine, per garantire il rispetto dei principi di legalità viene adottato il modello di gestione e controllo 231, con i relativi principi e protocolli sulla responsabilità amministrativa e prevenzione dei rischi connessi a eventuali comportamenti illeciti.

Il capitale umano

“E’ un accordo che pone al centro il valore e l’importanza decisiva del capitale umano per la crescita di Tognana Porcellane, che è l’esito di relazioni sindacali sempre improntate al dialogo e al comune obiettivo di garantire produttività e qualità del lavoro avendo al centro la persona. E’ un contratto che integra e aggiunge nuovi modelli e sensibilità, e fa proprio pienamente l’orientamento alla sostenibilità che ci vede coinvolti in più ambiti e che riteniamo andrà a caratterizzare la cultura delle relazioni industriali nel prossimo futuro”, dichiara il direttore dello stabilimento Tognana Gaetano De Palma.

“Questo accordo consolida buone pratiche messe a terra negli ultimi anni per importanti aspetti come la conciliazione tempi di vita e di lavoro cercando di sostenere le famiglie, madri e padri, e dunque il sostegno alla natalità, e mette anche risorse aggiuntive migliorando le politiche di welfare già presente in azienda. Come sindacato siamo sempre stati sensibili a questi temi e per questo l’accordo deve rappresentare un punto di inizio, con meccanismi che possono essere migliorati attraverso il confronto continuo in un mondo del lavoro che è in forte cambiamento. Siamo fermamente convinti che il benessere, l’armonia nella compatibilità vita-lavoro vanno alimentati anche per una maggiore soddisfazione e resa all’interno dell’azienda, sia su temi sulla genitorialità, ma anche su temi importanti come quelli della sicurezza sul lavoro e l’attenzione verso l’ambiente.  In un quadro di positive relazioni industriali l’azienda si è avviata luogo la strada della sostenibilità sociale e ambientale ponendosi ambiziosi obiettivi di crescita e riconoscimento, con investimenti significativi sia ambientali che di sicurezza.  Obiettivi che, come Sindacati, non solo avvaliamo ma incoraggiamo e che nascono proprio da un confronto schietto e puntuale  con l’azienda anche con il coinvolgimento delle RSU e i lavoratori stessi. In questo modo si intrecciano le necessità dei lavoratori e delle lavoratrici a quelle produttive”, dichiarano Massimo Messina, segretario generale FILCTEM CGIL di Treviso, Gianni Boato, segretario generale FEMCA CISL Belluno Treviso, e Giorgio Agnoletto della UILTEC UIL.

 

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