Qual è il posto dove ciascuno di noi vorrebbe creare il massimo valore col minimo spreco di tempo e risorse? Non il posto di lavoro probabilmente, ma le mura domestiche, e soprattutto la cucina.
Ecco perchè proprio una cucina diventa palestra per il metodo Lean, noto anche come lean thinking, quella filosofia di gestione e produzione che si concentra sull’eliminazione degli sprechi e sull’ottimizzazione dei processi.
Sulla sua applicazione la LEF di San Vito al Tagliamento (Pordenone), il cui acronimo significa Lean Experience Factory – fondata da Confindustria Alto Adriatico e McKinsey, oggi il più grande centro di formazione esperienziale lean e digitale al mondo – ha costruito brillantemente la sua fase di startup che oggi prosegue nell’affiancamento alle imprese impegnate nella transizione digitale. Non è una cosa di casa, apparentemente, ma che cosa accadrebbe se si portasse in produzione parte delle logiche che naturalmente adottiamo nella nostra cucina?
Nasce così Lean Cooking, percorso esperienziale (come lo è tutta la filiera formativa di LEF) ideato per esercitarsi nella pratica e potenziare così il senso di squadra in un ambiente stimolante e originale come la cucina. Due mondi che si fondono trasferendo uno utilità all’altro.
Alla squadra, che deve realizzare una cena, vengono proposti obiettivi più che sfidanti: realizzare le ricette entro scadenze stringenti e minimizzando sprechi, con variabilità e inflessibilità, il tutto mantenendo alto il coinvolgimento del team.
Come funziona
Tre le fasi. Pianificazione: si progetta il menu e si organizzano le mansioni del team. Azione: mani in pasta per testare la capacità del team di comunicare e interagire in modo efficace. Cena (finalmente): non è solo il risultato finale del processo, ma un piacevole premio da condividere insieme che rende il percorso più speciale. Al termine, autovalutazione delle performance, per identificare i punti di forza e di debolezza, per sviluppare la cultura del feedback e sottolineare l’importanza del pensiero critico come mezzo di crescita, sia personale sia di squadra.
«Imparare e sperimentare il lean management al di fuori delle consuete aree di comfort e degli ambienti di lavoro tradizionali – spiega Marco Olivotto, direttore generale LEF – è un’opportunità straordinaria per sviluppare da un differente e più godereccio punto di vista le proprie competenze scoprendo buone prassi nuove di zecca»
Le aziende
Le prime esperienze pratiche sono già in corso. A cimentarsi con i fornelli sono stati di dipendenti del Gruppo Somec (progetti chiavi in mano di ingegneria navale e civile) – Gico – Maestri di Cucine, Pizza Group Srl, PRIMAX Srl e INOXTREND – Smart Ovens – che hanno raccontato l’esperienza fatta in un post su LinkedIn. Due giorni per concentrarsi sulle persone al lavoro, la diversità e i conflitti possibili, sulle comunicazione e relazioni efficaci, ma anche le squadre e le loro disfunzioni, gli sprechi e miglioramento del business e altro ancora.
In cucina per imparare anche TULIP, società con sede a Chicago che si occupa dello sviluppo di applicazioni integrate per la gestione delle fabbriche: “E’ stato molto utile anche poter ripensare, insieme al team LEF, il nostro approccio alla lean production – è il loro racconto – Siamo entusiasti di questa collaborazione, che ci riporterà insieme a loro molto presto sul campo. Grazie per l’ospitalità, per l’impressionante tour della struttura e per il grande momento di scambio! Siamo stati in grado di “provare” le nostre abilità culinarie durante una sessione di Lean Cooking, esperienza fantastica!”.