Diventare la prima città turistica in Italia capace di “eliminare” l’inquinamento prodotto dalle auto dei turisti che arrivano a Jesolo, attraverso l’acquisto di “Carbon Credit”. Ed ancora: avviare la realizzazione della cosiddetta “Comunità energetica”, che permetterà alla città, in estrema sintesi, di autoprodursi energia “pulita”.
L’Associazione Jesolana Albergatori, impegnata sul fronte della sostenibilità ambientale, attraverso un percorso inserito in “Jesolo2030”, ha deciso di dare un segnale, ufficializzando due progetti destinati a fare storia, a segnare una traccia indelebile nell’ambito degli impegni delle località turistiche in ambito di sostenibilità ambientale.
Entrambe sono state presentate dal presidente Pierfrancesco Contarini (foto in basso) nel corso dell’ultima assemblea dei soci.
Carbon credit
“La sostenibilità è un tema a noi particolarmente caro – ha premesso il presidente Aja, Contarini – e da tempo l’Associazione sta lavorando a iniziative che seguono questa direzione. Con questo progetto pilota saremo in grado di dare un segnale molto forte e concreto. L’obiettivo è di diventare la prima località turistica d’Italia che compenserà l’emissione di Co2 con l’acquisto di “Carbon Credit”, detti anche certificati di carbonio”. spiega .
Come funziona il carbon credit? Un credito di carbonio (o carbon credit) è un certificato negoziabile, ovvero un titolo equivalente a una tonnellata di Co2 non emessa o assorbita grazie ad un progetto di tutela ambientale realizzato con lo scopo di ridurre o riassorbire le emissioni globali di Co2 e altri gas ad effetto serra.
“In pratica – continua Contarini – per ogni tonnellata di Co2 prodotto dalle auto dei nostri ospiti, noi le compenseremo acquistando energia pulita. Facciamo un esempio. Un’auto che arriva da Monaco produce 0,13 tonnellate di Co2 se a benzina, 0,15 tonnellate se alimentata a diesel. Con una spesa minima, nell’ordine di qualche euro a tonnellata, possiamo compensare quell’anidride carbonica con i Carbon Credit. Semplificando sarebbe come annullare l’inquinamento prodotto dalle auto che raggiungono la nostra città”.
Comunità energetica
Un altro fronte riguarda una comunità energetica, che consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. Garantendo a tutti i soggetti coinvolti dei risparmi energetici. Per coloro i quali aderiranno, come produttori e consumatori, i cosiddetti “prosumer”, la riduzione della bolletta potrà arrivare fino al 60/70%, in funzione delle superficie messi a disposizione e delle curve di consumo. Inoltre, nel periodo invernale garantirà un aiuto alle strutture del Comune come le scuole, ma anche alle altre come il Palazzo del Turismo e lo Iat”. spiega ancora Contarini.
Su questa linea si è mossa l’Associazione Jesolana Albergatori.
“Siamo riusciti a trovare quello che, secondo me, è il partner ideale per questo progetto – spiega il presidente Aja, Contarini – , ovvero la Regalgrid Europe, società trevigiana – segnalata da Federalberghi Veneto – con la quale abbiamo tutta la buona volontà di intavolare un percorso che porterà a quello che è un nostro sogno: la Comunità Energetica Jesolana. Ci sono tutti i presupposti per portarla a definizione”.
Si potrà arrivare alla autoproduzione di energia elettrica? “Quello è l’obiettivo. Intanto partiamo a piccoli passi per verificare attentamente, come nostra abitudine, la situazione e come meglio riuscire a realizzare la migliore comunità energetica per la città per poi crearne delle altre. Produrre energia e arrivare ad un risparmio è possibile”, conclude.
Si parla di #CronacheaNordest. Potrebbe interessarti anche:
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