Il Trentino attrae i ricercatori dall’estero (e favorisce i rientri)

La Provincia di Trento punta a richiamare competenze, con uno strumento che è allo stesso tempo un’opportunità per facilitare il rientro, anche se per periodi definiti, di ricercatori e professori trentini all’estero, creando un ulteriore valore aggiunto per il territorio che già può contare su un sistema complesso mirato all’innovazione fatto di università ed enti specifici.

Sono aperte le candidature per il bando “Visiting in Trentino 2024”, il programma di ospitalità riservato ai ricercatori e ai professori che lavorano all’estero per attività di studio, investigazione scientifica e collaborazione da svolgere presso gli organismi di ricerca trentini, in modo da favorire il rafforzamento del sistema locale tramite la condivisione e la circolazione di idee e talenti.

«Attraverso questa iniziativa – spiega Achille Spinelli, assessore provinciale allo Sviluppo economico, lavoro, università, ricerca – il Sistema provinciale della ricerca e dell’innovazione si apre sempre più all’internazionalizzazione, valorizzando le eccellenze e aumentando l’attrattività verso i talenti da tutto il mondo. Non solo dal Trentino ci proiettiamo all’estero, ma con questo bando diamo l’opportunità a chi lavora fuori di trarre i vantaggi che offre il nostro sistema, creando un’importante rete di conoscenza e scambio sul territorio».


Nella foto: Palazzo della Provincia Autonoma di Trento con Bandiere
Foto: Romano Magrone – Archivio ufficio stampa Pat

Bando e scadenza

La scadenza per le domande è venerdì 3 maggio alle 13 (ora italiana). L’obiettivo del bando è connettere ricercatori con un’elevata qualificazione scientifica che operano in istituzioni estere con la comunità della ricerca locale, per condividere tematiche e argomenti, oltre a metodologie e strumenti di interesse strategico per il Sistema provinciale della ricerca e dell’innovazione, attraverso la creazione di relazioni e legami strutturati e di lunga durata.

Con le loro competenze ed esperienze è possibile inoltre rafforzare il contributo del sistema locale della ricerca a favore dello sviluppo economico e sociale del Trentino, nonché della capacità di attrazione di finanziamenti europei e non.

I ruoli

I partecipanti al programma “Visiting” porteranno avanti un’attività di ricerca scientifica, che può comprendere eventualmente anche la didattica, in ambiti di interesse strategico per il sistema provinciale. Tale programma sarà concordato e realizzato presso organismi di ricerca e altri soggetti pubblici che svolgono attività sul territorio provinciale.

Potranno candidarsi ricercatori e/o professori di comprovata esperienza e qualificazione che svolgono la loro attività nei settori scientifico-disciplinari inclusi in almeno uno dei tre panel definiti dall’ERC (European Research Council) ovvero Scienze fisiche e Ingegneristiche, Scienze della vita e Scienze sociali ed umanistiche.

I candidati dovranno aver ottenuto, da almeno tre anni, il titolo accademico di dottore di ricerca o, in alternativa, aver maturato un’esperienza di ricerca almeno ventennale, nonché essere stabilmente impegnati da almeno un triennio nel ruolo di ricercatore o professore presso istituzioni universitarie o di ricerca estere.

I termini

Il periodo di permanenza del Visiting avrà una durata compresa tra 6 e 9 mesi da svolgersi di norma in maniera continuativa. Il finanziamento provinciale complessivo destinato all’iniziativa è pari a circa 210mila euro. Il numero totale di posizioni finanziabili sarà stabilito in fase di selezione sulla base del numero di candidature presentate e della durata della mobilità proposta, in relazione al budget complessivo a disposizione.
Il contributo provinciale copre il 100% dei costi ammissibili nel limite del massimale previsto all’art. 5 del bando e sarà assegnato ed erogato dalla Provincia all’Ente ospitante.

 

 

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