Unindustria Treviso ha svolto un’indagine tra i propri associati per conoscere le figure professionali maggiormente richieste in questa fase di ripresa dell’economia. E’ infatti cresciuta in questi mesi l’offerta di nuove opportunità di lavoro ed è tornato finalmente positivo in provincia di Treviso il bilancio tra entrate e uscite dal mercato del lavoro. Il numero degli occupati ha quasi raggiunto i livelli pre-crisi.
I risultati della ricerca, pari a quasi duecento risposte, delineano un quadro che conferma il ruolo strutturale della produzione manifatturiera nell’economia locale e l’esigenza di orientare in tal senso anche le scelte formative per consentire un efficace incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Accanto a una domanda di operai generici, emergono infatti ai primi posti le posizioni di operatore macchine a controllo numerico, conduttore impianti e manutentore. Torna forte la domanda di saldatori. Si affiancano professionalità legate all’IT come i programmatori e la web communication, e rimane alta quella di disegnatori e progettisti. Continua anche la richiesta di magazzinieri, autisti e addetti alle aree qualità e vendite.
“Abbiamo inviato i dati di questa rilevazione all’assessore regionale Elena Donazzan – dichiara la presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana – per offrire un quadro aggiornato delle esigenze del mercato del lavoro locale anche ai fini della programmazione delle iniziative di formazione e delle politiche attive per il lavoro. Se è vero che il mercato del lavoro ha ritrovato dinamicità vi sono numerose posizioni di lavoro che non trovano candidati e molte persone che non riescono ad inserirsi professionalmente. Il nostro obiettivo è di contribuire a superare questa situazione e dare opportunità e speranza sia alle persone disoccupate che ai progetti di crescita e investimento delle imprese”.
Unindustria Treviso ha avviato un’iniziativa per raccogliere la disponibilità delle imprese a partecipare a programmi di inserimento professionale nei profili di cui maggiormente si sente la mancanza.
“Sono molti anni che attuiamo iniziative di formazione/lavoro attraverso Unis&F, la struttura formativa di Unindustria Treviso spesso in collaborazione con la Regione Veneto – spiega Sabrina Carraro, presidente di Unis&F e vicepresidente di Unindustria Treviso – . Molte hanno riguardato i più giovani (il primo progetto risale al 1990), ma successivamente ci siamo occupati anche di percorsi professionali per donne, per persone over 50, per immigrati in molteplici settori e specializzazioni. Al tempo stesso abbiamo operato intensamente anche nei programmi di orientamento scolastico e, ora, di alternanza scuola/lavoro. Occorre offrire un quadro, al tempo stesso realistico e aggiornato, del lavoro e delle aziende per far cogliere, mettendosi in gioco se occorre, le opportunità che ci sono”.