Da Trieste a Vicenza, da Pordenone a Rovigo, 18 imprese che operano nelle costruzioni e nella realizzazione di strade, reti idriche e altre opere infrastrutturali hanno deciso di collaborare. Perché la ripresa dell’edilizia passa dalle alleanze.
A NordEst è nata Cantieri in Rete: davanti a un notaio le 18 realtà hanno sottoscritto un contratto di rete per mettere in comune progetti e risorse per una migliore competitività. Il supporto giuridico e operativo all’aggregazione è stato dato da Unint, il consorzio per le alleanze e aggregazioni tra imprese promosso da Unindustria Treviso, Confindustria Padova e Confindustria Belluno – Dolomiti.
“Contratti in rete – dichiara il presidente Gianluca Vigne (in foto) – è un’alleanza di particolare rilievo per il settore delle costruzioni e per il nostro territorio. Unint è da anni punto di riferimento e aggregazione per favorire, a costi ridotti, la creazione di alleanze tra imprese nel territorio e anche in questo contratto, particolarmente articolato, ha messo in campo la sua esperienza consolidata per curare tutti gli aspetti legali connessi alla costituzione della rete”.
Ambiziosi gli obiettivi della nuova rete: aumentare la capacità competitiva delle imprese con l’offerta di una proposta globale delle diverse professionalità delle imprese associate nella progettazione, realizzazione e manutenzione di edifici, impianti e altre opere; sviluppare insieme nuove soluzioni attraverso una gestione condivisa di competenze e risorse; ridurre i costi di approvvigionamento delle materie prime e dei servizi comuni; potenziare in maniera sinergica la promozione e il marketing attraverso la rete; partecipare insieme a bandi di finanziamenti; far conseguire alle imprese le certificazioni utili al proprio mercato; condividere l’attività di formazione dei propri collaboratori.
Presidente è stato nominato Ugo Veronese: “Cantieri in Rete è uno strumento innovativo perché consente di aggregarsi in forma ‘leggera’ e aperta fra imprese di diversa specializzazione, dimensioni e mercato. Grazie all’essenziale servizio offerto da Unint per la creazione e l’operatività delle rete non sono necessari strutture stabili e costi fissi così da poter subito, e in modo flessibile, poter lavorare a dare concretezza agli obiettivi che come imprenditori ci hanno motivato a costituire la rete in un momento in cui lentamente stiamo uscendo da una fase prolungata e pesante di crisi del nostro settore. Pensare a nuove soluzioni operative è la premessa per ripartire”.
Le 18 le aziende che partecipano alla rete hanno esperienze e competenze diverse: c’è chi è nato prima della seconda guerra mondiale, chi ha iniziato con una sola pala meccanica realizzando vignei sui Colli euganei e chi ha partecipato alla costruzione della centrale di Porto Tolle.
L’elenco include: Cannella Scavi di Porto Tolle (Rovigo), Pertot di Trieste, Microscavi di Costabissara (Vicenza), Dinamica Impianti di Rovigo, Impresa Costruzioni Mari e Mazzaroli di Trieste, Galiazzo Fratelli Costruzioni di Ponte San Nicolò (Padova), Risanamento Fognature di Salgareda (Treviso), Spunton Impianti di Porto Viro (Rovigo), Cologna Scavi di Montecchio Maggiore (Vicenza), Trentin e Franzoso di Pozzonovo (Padova), Veronese Impianti di Este (Padova), Euroscavi di Badia Polesine (Rovigo), S. Antonino di Montereale Valcellina (Pordenone), Tonello Servizi di Oderzo (Treviso), Rosso Impresa Edile di Trieste, Imab Costruzioni di Este (Padova), Costruzioni Lovato di Rovolon (Padova) e Sig di Dueville (Vicenza).
“Il consorzio Unint – spiega il consigliere delegato Bruno Carrera – è attivo da oltre 13 anni (è stato fondato da Unindustria Treviso nel 2004) e ha maturato un’importante competenza sul tema delle aggregazioni, che ne hanno fatto una ‘best practice’ nazionale riconosciuta da Confindustria. In questi anni il consorzio ha gestito circa 80 progetti di aggregazione tra imprese di cui una trentina sviluppati con l’utilizzo del contratto di rete. Attività che viene svolta affiancando gli imprenditori sia nella definizione del progetto che nella stesura del testo contrattuale”.
E a proposito di reti: c’è anche una azienda del NordEst nella rete di imprese che vogliono ricostruire responsabilmente il centro Italia dopo il sisma.