“La Repubblica Islamica dell’Iran: lo sviluppo crescente di un grande mercato. Gli strumenti finanziari ed i mezzi di pagamento a disposizione degli esportatori ed investitori italiani verso i partners iraniani, le nuove significative opportunità per finanziare l’export italiano”. Questo il focus del Road show nazionale che toccherà Roma, Milano e Venezia per promuovere il business tra Italia e Iran. Appuntamenti il 5 marzo a Venezia nelle sede Confindustria di Marghera, il 6 marzo a Roma presso la sede di Unioncamere (Piazza Sallustio) e l’8 marzo a Milano presso la sede di Assolombarda.
Agli eventi sarà ospite il vice direttore generale dell’OIETAI (Organization for investment Economic and Technical Assistance of Iran), l’Ente del governo iraniano che si occupa della promozione e della protezione degli investimenti in Iran. I tre convegni rappresentano dunque l’occasione per fare il punto sulle prime novità 2018 che riguardano la R.I. dell’Iran: la firma dell’Accordo Quadro di Finanziamento tra Invitalia Global Investment ed alcune Banche iraniane; l’entrata in vigore il 1 Febbraio u.s. del Decreto legislativo n.221/2007, che adegua la normativa nazionale alle disposizioni della normativa europea ai fini del riordino e della semplificazione delle procedure di autorizzazione all’esportazione di prodotti e tecnologie a duplice uso, dell’applicazione delle sanzioni in materia di embarghi commerciali e per ogni tipologia di esportazione di materiali proliferanti, istituendo tra l’altro la “Licenza zero”. Si approfondiranno inoltre gli strumenti finanziari e bancari a disposizione delle imprese italiane interessate ad operare sul mercato iraniano.
Il mercato iraniano rappresenta ancora oggi un obiettivo per molte imprese italiane, nonostante le difficoltà finanziarie che anche dopo lo storico accordo del 2016 hanno ostacolato la chiusura di molti accordi di collaborazione. Questa serie di incontri vuole presentare la situazione del mercato attuale, sia per gli investitori, sia per chi cerchi sbocchi di carattere commerciale: la novità saliente è l’accordo stipulato a gennaio 2018 tra Invitalia e l’OIETAI (Governo iraniano), accordo che prevede la garanzia sovrana emessa dallo Stato iraniano – per un plafond di 5 miliardi di Euro – a favore dei finanziamenti erogati a favore delle imprese italiane in relazione ai progetti realizzati in partnership tra aziende italiane ed aziende iraniane, nei principali settori di interesse reciproco, quali le costruzioni ed infrastrutture, l’Oil & Gas, il chimico, il metallurgico. Un accordo che apre quindi grandi prospettive per le aziende italiane che decidono di operare in Iran.
“L’Iran rappresenta un grande mercato per l’Italia e noi vogliamo promuovere la conoscenza degli strumenti finanziari per dare alle nostre aziende la promozione e la sicurezza degli investimenti – spiega l’avvocato Antonio de Capoa – Con il Governo iraniano c’è sintonia sui temi economici e sono gli stessi imprenditori iraniani a voler promuovere un rapporto più stretto con le economie occidentali. Ora – conclude de Capoa – con i veicoli di credito e bancari le nostre aziende hanno la possibilità di trovare occasioni concrete proteggendo crediti e promuovendo maggiori affari”. Certo, sono lontani i tempi in cui l’interscambio tra Iran ed Italia toccava quota 14 miliardi di euro, ma negli ultimi anni, dopo la revoca delle sanzioni Usa all’Iran, la rotta è stata invertita. Per favorire la collaborazione tra i due Pesi è scesa in campo l’OIETAI, (Organizzation for Investiment Economic and Technical Assistance of Iran), l’organizzazione del Governo iraniano che si occupa della promozione e della protezione degli investimenti stranieri nella Repubblica islamica dell’Iran. Nello specifico, questo ente coordina e facilita gli investimenti stranieri, conferendo agli investitori una speciale licenza che, tra i numerosi vantaggi, garantisce il rimpatrio del capitale straniero in valuta forte e la tutela degli investimenti.
Promosso in collaborazione con Confindustria e Camera di Commercio, l’incontro prevede un faccia a faccia tra le aziende italiane e i rappresentanti del Governo iraniano in Italia per promuovere le buone relazioni “non soltanto nell’oil and gas, ma anche in tanti settori dove ci sono occasioni per grandi gruppi, ma anche per le pmi italiane”. Dopo la revoca delle sanzioni internazionali per la firma dell’accordo nucleare, in un solo anno (primavera 2016-primavera 2017) l’economia dell’Iran è aumentata del 16%. Ora si sta stabilizzando su una crescita regolare del 4% all’anno e sta cercando di far crescere anche i settori non petroliferi.
Lo Studio Legale de Capoa, uno dei più noti di Bologna, fondato nel 1998 dall’avvocato Antonio de Capoa, leader nella consulenza del diritto societario internazionale nell’Europa dell’Est. Lo studio è formato da 50 avvocati, tra i più affermati in Italia e all’estero. Ramo di specializzazione è il diritto commerciale internazionale.
Fantoni premiata nella missione in Canada
È stato un fitto programma quello della missione economica di sistema studiata per supportare le Pmi del settore innovazione a operare sul mercato canadese, realtà a elevato potenziale di business, organizzata dalla Camera di Commercio di Udine, in collaborazione con Confindustria Udine e con la Camera di Commercio Italiana per l’Ontario-Icco, Friuli Innovazione e Università di Udine. La due giorni si è tenuta lunedì 26 e martedì 27 febbraio, portando una delegazione di istituzioni e imprese friulane, completata da Solari spa, Gadagroup e Besser Vacuum, in Canada, guidate dal presidente Cciaa Giovanni Da Pozzo e dalla presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli, oltre che da Giorgio Alberti delegato del rettore per la mobilità internazionale. E’ il frutto del progetto dell’“Innovation Desk Icco”, con sede all’ufficio di Toronto della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario e collegamento diretto con la Camera di Commercio udinese, da circa un anno sede territoriale dell’Icco, dove tutte le imprese friulane possono trovare aiuto e assistenza per il mercato dell’Ontario, il traino economico del grande Paese Nordamericano.
Dopo le visite a incubatori e istituzioni del comparto innovazione a Toronto si è tenuto l’“Icco Innova Award”, evento a cui hanno preso parte ospiti selezionati della comunità business dell’Ontario e delle principali istituzioni, con particolare riguardo a quelle preposte allo sviluppo dei settori innovativi in Canada, nel cui ambito c’è stato anche uno speciale focus sul Friuli: la presentazione del comparto innovazione della regione tramite un seminario, nonché la premiazione di un’azienda friulana nel corso dell’evento – con l’Italy Canada award –, assegnato in questa occasione alla Fantoni di Osoppo, rappresentata dal referente Nordamerica Paolo Ottomeni.
Il progetto Desk Icco Innovazione, ufficializzato in un accordo siglato da tutti i partner, fornisce assistenza professionale alle aziende italiane e canadesi, alle Università, ai centri di ricerca e organizzazioni imprenditoriali che operano in settori tradizionalmente contraddistinti dall’esigenza di innovare costantemente i prodotti o servizi. Questi settori comprendono informatica, alta tecnologia, aerospazio, chimica e farmaceutica, biotecnologie, design, meccanica (anche applicata al settore agroalimentare e altri beni di consumo).
Comunicazione e marketing fanno rotta su Mitteleuropa e Thailandia
Continua il percorso di internazionalizzazione di Velvet Media, società leader nella comunicazione e nel marketing web per aziende grazie ad uno staff di oltre cento persone specializzate in new media, dai social network alla lead generation.
Dopo solo un anno dall’apertura della sede di Denver, negli Stati Uniti, la creatività Made in Italy è sbarcata anche in Thailandia e precisamente a Bangkok, metropoli alle prese con una vera e propria impennata nell’utilizzo dei social network. Dai recenti report che registrano i flussi digitali nel mondo, si evince che in Asia sono oltre 224 milioni gli utenti che usano i social media, con una crescita annuale del 14%. “Solo la Thailandia registra 46 milioni di utenti social – sottolinea commenta il Ceo di Velvet Media, Bassel Bakdounes – Il business Made in Italy non si ferma. Si esporta”.
L’interesse per il continente asiatico si era già manifestato l’anno scorso, quando la società trevigiana in veste di supporter dell’Italian Film Festival Bangkok aveva promosso l’evento attraverso un’innovativa strategia comunicativa che l’aveva portato ai massimi livelli di visibilità, tanto da essere già stata riconfermata come Media partner per l’edizione 2018 del Festival, che si terrà il prossimo settembre. Ora, proprio in uno dei quartieri centrali di Bangkok, Velvet costruisce il suo headquarter asiatico. Vi lavorano sei persone: un coordinatore e un head of design italiani e quattro professionisti in marketing thailandesi, l’obiettivo è infatti quello di potenziare un team locale, capace di percepire i trend e le evoluzioni di un mercato sempre più veloce.
Velvet è stata inoltre la terza azienda straniera ad aver ottenuto l’approvazione del Board of Investment del Regno di Thailandia come azienda specializzata in servizi digitali e sviluppo software, un benestare non facile da ottenere ma che dona grande prestigio alle aziende che possono vantarsi di operare sotto questo marchio.
Non solo: l’agenzia issa una nuova bandiera in Trentino Alto Adige, dove è stato aperto un ufficio a Levico Terme, in via Claudia Augusta 25/a. In campo Velvet Media ha messo l’esperta di comunicazione Luisa Pesarin, originaria di Verona e bolzanina d’adozione. Una donna eclettica, scrittrice esordiente che conosce il marketing per le aziende e che nel giro di poche settimane sta già esportando la creatività nella gestione dei social verso il Nord Europa.
Sarà lei a proporre i servizi di Velvet, società che col proprio modello di marketing in outsourcing è capace di comunicare con milioni di persone attraverso i social. Nel corso del 2017 i numeri hanno registrato una crescita iperbolica: nove milioni sono le pagine viste al mese sui vari profili social, per un totale che nell’anno supera i cento milioni di contatti; 250.000 le persone e gli imprenditori unici raggiunti con la comunicazione gestita per un portfolio composto da centinaia di aziende di ottanta settori merceologici diversi.
Le imprese venete e i mercati internazionali
Appuntamento del dipartimento di Scienze economiche dell’università di Verona in collaborazione con Banca d’Italia, Confindustria Verona e UniCredit.
Studenti, docenti, imprese e istituzioni a confronto sul tema “Le imprese venete e i mercati internazionali. Formazione e internazionalizzazione”. L’appuntamento è per lunedì 5 marzo, alle 14, nell’aula A dell’ex-Palazzo di Economia in Via dell’Artigliere, 19.
Organizzato nell’ambito del corso di laurea in Economia e Commercio e della laurea magistrale in Economics, vanta la partecipazione di Banca d’Italia, sede di Venezia, Confindustria Verona e UniCredit. Il pomeriggio di lavori nasce nel contesto delle iniziative che promuovono la collaborazione tra università e società nell’ambito delle attività di formazione e ricerca del dipartimento di Scienze economiche.
All’interno dell’iniziativa, che sarà introdotta dal rettore Nicola Sartor, Paolo Chiades della divisione analisi e ricerca economica territoriale della Banca d’Italia presenterà una ricerca, curata dalla Banca d’Italia, sulle performance delle imprese italiane sui mercati internazionali con particolare attenzione alle imprese venete e ai divari tra le regioni italiane. Discuterà con lui sul tema Angelo Zago, docente di Economia politica di ateneo.
I dati regionali permetteranno di analizzare l’evoluzione e le determinanti delle esportazioni nell’ultimo decennio. Al dibattito contribuiranno Raffaele Boscaini, vice presidente di Confindustria Verona e Marino Inio, managing director di UniCredit International center con gli interventi sull’internazionalizzazione delle imprese veronesi e l’internazionalizzazione nell’esperienza di UniCredit.
A chiudere l’appuntamento sarà l’illustrazione dei progetti di internazionalizzazione della formazione economica proposti del dipartimento di Scienze economiche. I corsi di laurea magistrale in lingua inglese in Economics e in International Economics and Business Management proposti dall’ateneo saranno presentati dai rispettivi referenti Claudio Zoli, docente di Scienza delle finanze ed Eugenio Peluso, docente di Politica economica.
Il programma dettagliato è disponibile al seguente link:
Fai clic per accedere a dall440908.pdf