La startup dell’anticipo fatture (online ed entro 48 ore) che risolve il problema dei ritardi di pagamento fra imprese

La risposta ad uno degli ostacoli che hanno maggiormente messo in difficoltà tante imprese durante la lunga crisi ma anche ora, con tempi di pagamento fra i più lunghi a livello europeo. Basta questo a spiegare perché la startup della finanza alternativa a disposizione delle imprese italiane sia la piattaforma con la più veloce crescita nel settore del digital lending ‐ il finanziamento digitale alle imprese – non solo in Italia ma in tutta Europa, incluso il Regno Unito, Paese precursore di questo settore definito fintech nel continente e il primo per volumi erogati.

La piattaforma si chiama Credimi, e la spiega una delle sue fondatrici: Francesca Todeschini, 38enne di origini veronesi, che dopo la laurea in Bocconi ha lavorato in realtà come McKinsey e General Electric. Nel team, guidato da Ignazio Rocco di Torrepadula, anche Sabino Costanza e Edmondo Porcu che alternano competenze su Finanza, Tecnologia, Gestione dei rischi.

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L’obiettivo di Credimi.com è permettere alle piccole e medie imprese la cessione del credito di fatture pagate con dilazioni, per anticiparne il pagamento in modo rapido, conveniente e interamente digitale: “Una rivoluzione sotto il profilo del credito alle imprese, perché aggiunge un canale di trasmissione alternativo diverso da quello bancario riducendo tempi e costi per l’acquisizione di capitale”.

Francesca aveva 34 anni quando ha deciso di mettersi in proprio e lavorare su un progetto nuovo, ma in un ambito ben conosciuto nelle precedenti esperienze. “La società è nata nel 2015, l’anno successivo Banca d’Italia ci ha autorizzato come intermediario finanziario”. La rivoluzione sta nei tempi: per un’impresa significa poter avere i soldi in conto corrente nel giro di 48 ore, anziché dover attendere 90 o 120 giorni. A oggi, a poco più di un anno di attività, Credimi ha erogato oltre 90 milioni di euro di finanziamenti.

“Ancora gestiamo solo le fatture verso imprese private, non verso la Pubblica Amministrazione, ma ci arriveremo. E contiamo di crescere non solo in Italia“, anticipa Francesca. Gli anticipi vanno da 5mila a 500mila euro,e i fondi necessari arrivano da diversi fondi di gestione del risparmio. Di fatto l’unicità di Credimi “è data dal meccanismo alla base del suo business model, tra i più innovativi sperimentati in quest’ambito in tutta Europa . Si tratta del collocamento integrale dei portafogli agli investitori ancora prima che i crediti delle imprese siano acquisiti dalla piattaforma”. E l’acquisizione riguarda solo crediti in bonis: “Oltre al controllo dei principali dati possiamo contare su un algoritmo di nostra proprietà che mette a confronto centrale rischi, cerved e altri database incrociando le molte variabili in campo. Una analisi del rischio di credito molto accurata che permette di concedere credito alle imprese in maniera praticamente immediata”.

credimiCirca il 20% delle domande presentate viene accolto, “e ci ha sorpreso verificare l’elevato tasso di riutilizzo – sottolinea Francesca – perchè chi si rivolge a noi lo fa sporadicamente ma spesso ripete l’utilizzo, per più fatture nel corso dell’anno”. I clienti segnalano di apprezzare perlopiù proprio la velocità: “Tipicamente il loro riferimento è sempre stato la banca, noi per flessibilità e facilità d’uso siamo apprezzati, e i costi sono visibili e trasparenti. Con Credimi si può caricare gratuitamente e senza impegno una fattura per ricevere una quotazione entro 48 ore. Se si vuole ricevere l’anticipo basta registrarsi in pochi minuti per ricevere il denaro entro poche ore.”. Una sorta di “banco‐centrismo” e il ritardo nello sviluppo di una finanza alternativa al sistema tradizionale sono considerate tipiche del nostro Paese – spiega il team – Basti pensare che il mercato del venture capital italiano è valutato da 15 anni solo 150-200 milioni all’anno rispetto ad un mercato europeo che vale 5 miliardi di euro. Sulla piattaforma l’iscrizione e l’utilizzo del prodotto sono sempre gratuiti, i tassi sono competitivi e totalmente trasparenti. Il costo del servizio consiste esclusivamente in una percentuale trattenuta all’anticipo della fattura. Non ci sono commissioni di alcun tipo, per iscrizione, istruttoria, messa a disposizione.

Quanto al settore in cui si muove Credimi, i dati parlano di tempi di pagamento delle fatture che, con 85 giorni di media, sono tra i più lunghi in Europa: peggio  fa solo la Grecia con 88 e nel mondo la Cina con 89. “Una lentezza nei pagamenti che immobilizza il capitale circolante, un macigno che oggi pesa sui bilanci delle aziende italiane per 500 miliardi di euro, frenandone innovazione e crescita”.

Le domande e le pratiche si fanno online; basta creare un account gratuito dal Pc, in pochi minuti e con un documento d’identità, senza scartoffie o documentazione fiscale. Non si devono fornire garanzie o ottenere linee di credito. Poi si trascina il file della fattura sulla piattaforma web di Credimi, che la analizza mostrando subito una stima di costo per l’anticipo; si possono anticipare più fatture alla volta e non sono richiesti volumi minimi. Dopo qualche ora, si riceve una quotazione definitiva a un costo competitivo e soprattutto all inclusive: è tutto quello che si dovrà pagare, senza altri costi nascosti o commissioni di alcun genere.

Poteva apparire un azzardo questo genere di impresa in un Paese ancora digitalmente arretrato, invece anche in questo caso i fatti hanno dato ragione alla scommessa iniziale e “volumi di finanziamenti erogati nel primo anno di attività più che doppi rispetto al nostro principale competitor europeo”, spiega Francesca. Abbastanza per pensare a crescere ancora: “Abbiamo iniziato in quattro, ora siamo quasi 30, e cerchiamo di selezionare nuovi ingressi, soprattutto tra i giovani talenti nell’IT e nella gestione dei rischi”. Tutte le posizioni aperte vengono diffuse anche via LinkedIn.