Viveracqua è il consorzio che riunisce i 12 gestori idrici pubblici del Veneto: rappresenta l’Italia nel progetto di sviluppo europeo Smart.Met., unico in tutta Europa ad aver ottenuto, nel 2016, valutazione positiva e relativa assegnazione del contributo nel programma di finanziamento di ricerca Horizon2020.
Un gruppo di sette società di servizi idrici di cinque diversi paesi dell’UE, facenti parte del consorzio del progetto Smart.Met, ha lanciato in questi giorni un bando di gara rivolto al sistema industriale europeo finalizzato a raccogliere nuove soluzioni tecnologiche smart per la misurazione dei consumi d’acqua.
Si tratta di un progetto ambizioso e virtuoso, finanziato nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020 con un budget di € 3.240.000 e che coinvolge Italia, Francia, Spagna, Belgio ed Ungheria con l’obiettivo di promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo della telelettura, con l’obiettivo di individuare nuove tecnologie da applicare ai contatori intelligenti, per far sì che soddisfino pienamente le esigenze delle aziende idriche in termini di leggibilità, autonomia energetica, interoperabilità e riduzione dei costi.
A rappresentare l’Italia, in Smart.Met è Viveracqua, il consorzio veneto dei gestori idrici, che collaborerà, fino al 2021, con altri partner europei di rilievo. Il consorzio Viveracqua ha sede a Verona, aggrega 12 società a capitale interamente pubblico e rappresenta un bacino d’utenza di 4,8 milioni di abitanti per complessivi 593 Comuni veneti.
“Un sistema smart di misurazione dei consumi idrici può rispondere alle sfide affrontate da molte utilities europee come i cambiamenti climatici o la gestione dell’obsolescenza dell’infrastruttura” spiega Fabio Trolese (nella foto), presidente di Viveracqua. “Fornendo dati accurati in tempo reale – prosegue Trolese – la misurazione smart conduce ad una migliore gestione quotidiana delle reti, ad una riduzione dei costi operativi, ad una migliore definizione delle priorità di investimento infrastrutturale e al miglioramento del servizio al cliente finale. Un vantaggio concreto non solo per le aziende che gestiscono il servizio pubblico, ma anche per i cittadini”.
Il progetto Smart.Met, avviato nel 2017, ha consentito di identificare i fabbisogni comuni delle utilities europee nella gestione del servizio all’utenza: sono state, inoltre, condotte consultazioni aperte di mercato rivolte al sistema industriale ed alla ricerca per analizzare le tecnologie già esistenti e le opportunità di possibile innovazione. Consultazioni che hanno evidenziato l’assenza di una soluzione idonea a soddisfare le esigenze espresse, soprattutto in termini di interoperabilità ed efficienza economica.
“Sono molteplici i vantaggi della procedura di Appalto Pubblico Pre-commerciale (PCP) individuata dal consorzio Smart.Met: orientamento della ricerca applicata e dello sviluppo tecnologico verso esigenze condivise, competizione costruttiva tra soggetti industriali per un innalzamento della qualità della risposta innovativa, apertura a nuovi mercati di sbocco” conclude Trolese.
Esperito nell’ambito del quadro giuridico italiano, il PCP nel periodo 2018-2021 includerà tre fasi: esplorazione e progettazione della soluzione, prototipazione, sperimentazione sul campo.
Maggiori informazioni disponibili sul sito internet.
Twitter: @SmartMet_PCP
Email: smart.met@oieau.fr