Friuli Innovazione apre le porte alle startup argentine
Confronto sui trend delle nuove tecnologie, condivisione di opportunità relative alla ricerca industriale, al trasferimento tecnologico avanzato, allo sviluppo di imprese innovative. Con la fiducia di poter avviare in futuro anche dei progetti comuni tra la città di Udine e quella argentina di San Francisco.
Sono questi i pilastri della partnership internazionale recentemente avviata tra il centro di ricerca e di trasferimento tecnologico e incubatore di impresa Friuli Innovazione e il Parque Industrial di San Francisco, uno tra i più importanti parchi tecnologici dell’Argentina.
L’accordo di collaborazione, coordinato dal presidente di Ente Friuli nel Mondo Adriano Luci, è stato fortemente voluto sia dal presidente del Parque Industrial San Francisco, José Luis Frusso, e dal sindaco della città argentina Ignacio José Garcia Aresca, sia dal Presidente di Friuli Innovazione, Germano Scarpa.
“Siamo orgogliosi di poter condividere le nostre esperienze e le nostre conoscenze con una realtà significativa come quella del Parque Industrial San Francisco – ha commentato Scarpa –. Friuli Innovazione fa parte di un ampio network europeo di incubatori ed è quindi in grado di offrire servizi avanzati di soft landing alle startup extra europee, argentine in questo caso, che vogliono entrare nei mercati europei. Sin dall’anno della fondazione, il 2005, – ha continuato Scarpa – l’incubatore d’impresa Friuli Innovazione ha un ruolo fondamentale nell’affermazione di nuove realtà imprenditoriali sul territorio. Lo testimoniano i numeri: quasi 800 idee di impresa registrate, più di 250 business plan supportati, 2.100 aspiranti imprenditori formati, 3.000 ore di consulenza erogate, 21 brevetti depositati, oltre 60 imprese e più di 230 posti di lavoro creati”.
Il Parco di San Francisco è uno dei più importanti in Argentina, con 45 anni di esperienza e 150 imprese insediate di piccole e medie dimensioni, molte delle quali fondate da imprenditori di origine italiana, e si prepara ad accoglierne altre quaranta a breve, per un totale di tre mila dipendenti diretti. Analogamente a Friuli Innovazione, il parco argentino è un incubatore di impresa e si occupa di crescita, innovazione e sviluppo d’impresa.
Riconoscimento internazionale per MEESOO
A distanza di poco più di due anni dall’arrivo sul mercato, la prima macchina per realizzare un tiramisù espresso vede certificato il proprio successo in Francia con il riconoscimento di Innovazione. MEESOO è l’unica società italiana del settore ristorazione nella rosa dei contendenti per il premio d’Oltralpe Innov18 conferito il prossimo 5 novembre.
Nel 2016 – nella sua configurazione di startup – MEESOO lanciava nel mercato di riferimento la prima macchina per realizzare il tiramisù espresso pronto in 30 secondi. Dopo due anni la scommessa italiana di Iuri Merlini – ingegnere specializzato in startup ad alto contenuto d’innovazione – può essere considerata vinta: MEESOO®, coperta da brevetto internazionale e concessa in comodato d’uso, ha gradualmente suscitato l’attenzione degli operatori professionali della ristorazione (canale Ho.Re.Ca.). E oggi il presente, anche a livello di riconoscimenti, parla la lingua francese; conta, certamente, il posizionamento di alcune macchine a Parigi in location di prestigio come ad esempio l’Hotel Novotel Bercy.
In Francia, Innov18 è il premio innovazione della fiera biennale EquipHotel. Viene organizzato dall’agenzia L’Innovore (https://linnovore.com/) specializzata nella ‘scoperta’ di innovazioni nel mondo della gastronomia. Per questo il premio, interamente, si chiama Innov18 by L’Innovore & EquipHotel.
MEESOO è l’unica società italiana selezionata nella categoria Ristorazione (con la sua omonima macchina per realizzare un tiramisù espresso). Per entrare nella rosa dei contendenti(il contest si chiude il 5 novembre) MEESOO ha presentato una candidatura ed è stata protagonista di una dimostrazione (svoltasi a Parigi il 27 settembre), in seguito alla quale la giuria del concorso ha conferito alla macchina il titolo di “Innovazione”.
MEESOO® rende disponibile all’operatore una crema al mascarpone densa e soffice e molto facile da dosare ottenuta con una ricetta esclusiva studiata da esperti pasticcieri e tecnologi alimentari e realizzata con materie prime fresche nel laboratorio di pasticceria di MEESOO sito in provincia di Pordenone. I savoiardi, prodotti da una primaria azienda italiana, sono imbevuti nel caffè e forniti già pronti ai ristoratori. Oltre al tiramisù classico, che segue la ricetta originale, si possono realizzare anche il MEESOO®Baby, più delicato, senza caffè e con due biscotti leggeri al posto dei savoiardi e il MEESOO® Kafè con caffè espresso bollente, crema soffice, un biscottino e un tocco di ca
Il vino veneziano verso l’export
Il programma di lavoro è iniziato con l’arrivo di una decina tra buyer e giornalisti dai mercati europei più promettenti per il comparto vinicolo (Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Polonia) pronti ad incontrare una ventina di aziende vitivinicole del veneziano. Poi il programma è proseguito con un seminario sul ruolo del Consorzio Vini Venezia, una degustazione alla cieca dei principali vini del territorio e l’ncontro delle aziende presso la sala del Consiglio del Comune di Portogruaro. Nell’arco di due giornate sono state organizzate per i buyer delle visite alle aziende agricole che hanno aderito al progetto, nonché per i giornalisti la visita al museo nazionale di archeologia del mare di Caorle con approfondimenti legati al vino e all’agricoltura, naturalmente con visita a Venezia, in particolare ai Carmelitani Scalzi con visita alla loro realtà, cenni storici su “Le vie del vin e delle altre merci preziose” proposto dal Consorzio Doc venezia, con spiegazione del legame tra Venezia e il Vino.
Il progetto realizzato da Coldiretti Venezia grazie alla collaborazione della Camera di Commercio di Venezia Rovigo e del Nuovo Centro Estero Veneto ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la crescita delle aziende agricole, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni che da sole non possiedono risorse e gli strumenti necessari per proporsi in modo efficace e duraturo sui mercati internazionali. Non ultimo l’obiettivo di promuovere la conoscenza del territorio veneziano non solo legato al tipico turismo d’arte e balneare ma anche quello enogastronomico e di accoglienza rurale finora non sufficientemente conosciuti.
E’ così che le imprese agricole che ancora non hanno ancora superato certi confini commerciali hanno l’occasione di aprire nuovi mercati di sbocco entrando in contatto con operatori del canale horeca e catene distributive specializzate. “L’occasione è davvero importante per le nostre aziende – dichiara Andrea Colla, presidente di Coldiretti Venezia- ci proponiamo di portare l’attenzione al ricco panorama vitivinicolo che offre la nostra provincia capace di raccontare un territorio vocato non solo alla produzione di prosecco ma a vini di grande qualità della Denominazione Venezia quali il Lison Bianco, Tai, Malanotte, Raboso, Pinot Grigio, Merlot doc, Manzoni Bianco, Cabernet Sauvignon doc.”
Una occasione utile anche per far recepire all’estero le opportunità eno-turistiche che il territorio offre con la presentazione di particolari novità sugli ortaggi disidratati.
Queste attività si inseriscono all’interno di un progetto pluriennale che Coldiretti ha avviato per sostenere l’export. Come confermano gli ultimi dati Istat relativi al secondo semestre 2018, il Nord-Est è l’area dove le esportazioni crescono di più (+3,8%), con il Veneto che gioca un ruolo chiave soprattutto all’interno dell’Unione Europea. Interessante sapere – continua Coldiretti Venezia – che Venezia è la terza provincia dopo Treviso e Verona per produzione viticola con un dato relativo alla produzione del 2018 che migliora quello dell’anno precedente e conta 1,1 milioni di quintali di uva prodotta.
Delegazione israeliana in Alto Adige
Conoscere l’autonomia dell’Alto Adige e utilizzare l’esperienza maturata in Provincia di Bolzano per migliorare la convivenza fra la maggioranza ebraica e la minoranza arabo-palestinese in Israele.
Questo il motivo alla base della visita in Alto Adige di una delegazione proveniente da Israele, e composta in egual modo da arabi ed ebrei, di cui fanno parte anche due membri del Knesset, il parlamento monocamerale dello Stato. Durante il viaggio, la delegazione approfondirà anche altri aspetti oltre a quello della tutela delle minoranze, tra cui il rafforzamento della collaborazione e cooperazione fra il Dipartimento della Galilea e la Provincia di Bolzano nei settori economico, sociale e culturale. La prima tappa della visita in Alto Adige è rappresentata dall’incontro ufficiale con il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, al termine del quale il Landeshauptmann e i due parlamentari del Knesset, Eyal Ben Reuven e Yousef Jabareen, rilasceranno delle dichiarazioni giovedì 15 novembre 2018.
Nell’ambito del viaggio delle degazione israeliana in Alto Adige, venerdì 16 novembre, alle ore 17.45, presso la sede di Eurac Research in viale Druso 1 a Bolzano, si terrà una conferenza aperta al pubblico. Membri del parlamento israeliano, giornalisti ed editori palestinesi, imprenditori e rappresentati di associazioni non governative si confronteranno con i ricercatori di Eurac Research e affronteranno il tema della convivenza da una prospettiva politica e sociale. L’iniziativa è organizzata da Antenna, Eurac Research e CIPMO Milano. La conferenza si terrà in lingua inglese.