Concordia Sagittaria, provincia di Venezia, 10mila abitanti: in 2mila hanno aderito al progetto dell’amministrazione comunale (le ultime elezioni sono state vinte da una lista civica di centro destra) che, dopo avere sondato diversi possibili interlocutori, ha affidato al broker del Comune (Intermedia di San Donà) il compito di mettere a punto una copertura assicurativa a disposizione di tutti i cittadini.
Ogni famiglia ha versato 10 euro: “La campagna di adesione è scaduta il 24 novembre: molti si sono fatti vivi dopo, perché si tende sempre a rinviare all’ultimo giorno utile le scadenze – spiega Simone Ferron, assessore alla Sicurezza, 20 anni da poliziotto sulle Volanti – Il vicino Comune di Torre di Mosto si è mosso allo stesso modo, e altri ci hanno contattato per avere informazioni. Jesolo, Eraclea, San Donà, e dal Friuli Venezia Giulia Cordenons e Roveredo in Piano”.
Come funziona
Sono assicurati i beni di proprietà dei componenti dei nuclei familiari nel comune contraente: dall’arredamento al vestiario, da macchine e macchinari a oggetti di valore artistico, anche libri e merce varia, sino a un massimo di 1.500 euro per assicurato. Guasti provocati dai ladri o atti vandalici sono coperti per 5mila euro (mille per sinistro). La polizza detta anche le regole da seguire su come chiudere i locali, dai serramenti alle inferriate.
I più deboli
Fra le somme assicurate ci sono “il denaro al seguito dell’assicurato, purchè prelevato (e dimostrato) da posta o banca, entro un’ora dall’operazione effettuata, fino a un massimo di 500 euro”. Una misura pensata “per gli anziani che ritirano la pensione”, sottolinea Ferron.
A cosa serve davvero
“Abbiamo mantenuto la cifra per l’adesione al minimo possibile: 10 euro, accessibile a chiunque. È chiaro che in questo modo i massimali sono in proporzione, ma si riesce a intervenire nei casi in cui serve davvero: anziani, persone sole, coppie in cui magari hanno entrambi perso il lavoro, e che non potrebbero affrontare la spesa per cambiare o riparare porte e finestre”.
A Trento telecamere intelligenti
Oscurano le immagini, almeno fino a una esplicita richiesta da parte di organi inquirenti. Il sistema Antares, presentato dalla Confcommercio trentina, non lede la privacy ed è semplice da usare (dalle banche ai negozi, dagli asili alle scuole) e sono “intelligenti”: in caso di situazioni particolari – principi di incendio, tentativi di rapina a mano armata – avviano da sole specifici protocolli di intervento.
Collaborazione fra vicini
Sempre più comuni investono sulla formazione dei propri cittadini: a Quarto d’Altino, sempre nel veneziano, il sito comunale pubblica un vero e proprio vademecum. Alcune regole sono semplici ma non scontate: sul veicolo in sosta non lasciare mai le chiavi inserite nel cruscotto o nascoste in punti particolari all’esterno del veicolo, come registrare un messaggio sicuro sulla segreteria telefonica, che cosa non dire mai sui social (posto delle vacanze, periodo di assenza). C’è anche la possibilità di segnalare guasti alla pubblica illuminazione utilizzando il portale dal sito web comunale. Ma la regola più efficace resta la “reciproca collaborazione tra i vicini di casa in modo che vi sia sempre qualcuno in grado di tener d’occhio le vostre abitazione. Cercate di conoscere i vostri vicini, scambiatevi i numeri di telefono per poterli contattare in caso di prima necessità”.
L’appello alla condivisione fa proseliti: a Mira e Spinea i cittadini hanno messo a punto “ladro map”: segnalazioni via social network in tempo reale delle zone a rischio. Prove tecniche di “città partecipata”, anche in chiave sicurezza.