“Quest’opera, così importante e attesa da tutta Verona, rimarrà per sempre a memoria di Pasquale Misitano, che ha perso la vita nel collaborare a realizzarla”.
Con queste parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è aperta giovedì 20 dicembre a Quinto Veronese la cerimonia di apertura al traffico del primo stralcio della Variante alla Strada Provinciale 6 “Dei Lessini”, un’opera di grande impatto per alleggerire il traffico in un nodo viario ad altissima frequentazione, costata 8,2 milioni di euro e realizzata con un risparmio che consente di coprire i costi del secondo e ultimo stralcio (2,7 milioni) i cui lavori si concluderanno tra circa un anno.
Pasquale stava lavorando in un cantiere stradale in via Valpantena per la variante Sp6 quando una lastra di cemento gli è caduta addosso, uccidendolo. Aveva 41 anni e non ha mai conosciuto il suo terzo figlio.
“Colpisce molto l’incremento delle morti sul lavoro in Veneto – passato dalle 75 vittime dei primi 10 mesi del 2017 alle 100 nel 2018 – ma colpisce ancor più il fatto che negli ultimi dieci anni in Italia siano morti mediamente, purtroppo, circa mille lavoratori all’anno – dice Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, commentando gli ultimi dati ufficiali sulle morti sul lavoro in Veneto e in Italia – Ciò significa 10mila persone. Come se un piccolo paese fosse stato inghiottito nel nulla, cancellato per sempre dalla cartina dell’Italia”.
Il taglio del nastro, alla presenza anche dell’Assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti, del Sindaco di Verona, Federico Sboarina, del Presidente della Provincia scaligera, e dei vertici di Veneto Strade, è stato affidato all’anziana mamma del giovane operaio scomparso, dopo un minuto di silenzio e un lungo applauso.
In precedenza, il Governatore Zaia e le altre autorità, assieme alla famiglia del caduto, avevano scoperto una stele in memoria di Pasquale Misitano (41 anni, sposato e padre di tre figli), posta esattamente sul luogo dove, nel giugno scorso, fu travolto da una lastra di cemento armato del peso di 4 tonnellate.
“In un Paese purtroppo noto per le sue incompiute – ha detto Zaia ringraziando le imprese e le maestranze che hanno lavorato – il Veneto fa eccezione: noi le opere le progettiamo e poi le realizziamo anche, fatte bene e rispettando i tempi. Anche nel caso di oggi abbiamo fatto squadra con gli Enti locali e il territorio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e dò già appuntamento a dicembre 2019 per inaugurare il secondo, definitivo, stralcio”.
Zaia ha inoltre tenuto a sottolineare che in Veneto “gli investimenti, nelle infrastrutture come nella sanità e in altri settori, continuiamo e continueremo a farli, attraverso una gestione oculata di ogni euro speso che ci ha permesso, per l’ottavo anno consecutivo di lasciare un miliardo e 150 milioni nelle tasche della gente non mettendo, unica Regione in Italia, nessuna addizionale Irpef regionale”.
Il progetto complessivo dell’opera (primo e secondo stralcio) punta a svariati obiettivi: garantire la capacità di flusso della Provinciale 6 con la realizzazione di un itinerario in nuova sede nel tratto compreso tra lo svincolo di Poiano e quello di Quinto (primo stralcio) e la riqualificazione del tratto compreso tra lo svincolo con la Tangenziale Est di Verona e lo svincolo di Poiano (secondo stralcio); salvaguardare la viabilità minore e i centri abitati dal traffico di attraversamento con una nuova bretella per Poiano-Quinto; creare un nuovo percorso ciclabile tra Quinto e lo svincolo con la Tangenziale Est di Verona.