Si è svolta a Dusseldorf la presentazione ai media internazionali del Salone Nautico di Venezia, che si terrà in Arsenale dal 18 al 23 giugno prossimi.
“Voglio ringraziare tutta la dirigenza della Fiera di Dusseldorf che ha apprezzato l’idea di presentare congiuntamente il nostro Salone – ha commentato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – Tra Venezia, il Veneto e la Germania c’è un legame storico profondo, che vogliamo riscoprire per raccontare l’intima relazione che tutti abbiamo con il mare. Questa manifestazione è una grande iniziativa che coinvolge l’intera città e la Regione Veneto, con il presidente Luca Zaia in primis, e vuole essere un grande appello a tutto il popolo del mare. Non sarà, infatti, solo un salone dell’arte nautica internazionale, in sintonia con la Biennale, ma soprattutto un momento di ritrovo e aggregazione per famiglie e bambini“.
“Nel logo del Salone Nautico di Venezia – ha continuato il primo cittadino – abbiamo volutamente richiamato il leone della Repubblica Serenissima e la V di Venezia: se San Marco era il cuore politico, Rialto l’anima commerciale, l’Arsenale non è stato solo il luogo militare e porta d’acqua della città, ma ha simboleggiato il presidio occidentale della nostra cultura e della nostra Europa. Lì si sono costruite le navi per la storica battaglia di Lepanto”.
L’invito – ha proseguito Brugnaro – è di venire tutti a Venezia con la propria barca e la propria famiglia. Sarà bello poter dire, un giorno, di aver partecipato alla prima edizione. Abbiamo programmato uno sviluppo del Salone su tre anni, perché pensiamo che venire a Venezia sia conveniente, non solo per i dealer, ma soprattutto per chi è già in barca nell’Alto Adriatico. Tutti insieme condivideremo la gioia e la festa del popolo del mare che si ritrova. Per questo motivo – ha concluso il sindaco – l’Amministrazione comunale ha deciso di finanziare l’iniziativa e di agevolare tutti quelli che verranno a presentare le proprie barche ed i propri progetti, così da unire l’industria produttiva all’arte e alla vitalità di una città che è stata presidio del mare Adriatico e del Mediterraneo. Perché, come dice un vecchio proverbio, chi tocca il mare, tocca il mondo”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti: Petros Michelidakis, direttore del BOOT di Dusseldorf; Alberto Galassi, AD di Ferretti Group; Galliano Di Marco, direttore di VTP; Stefano Costantini della Marina Santelena e Alberto Sonino della Venezia Certosa Marina.
GDS accende gli schermi della metro di Dubai
SACE SIMEST, il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, e BNL Gruppo BNP Paribas sostengono la crescita negli Emirati Arabi Uniti di Global Display Solutions (GDS), società attiva nella progettazione e installazione di Display LCD per informazioni ai passeggeri.
Si tratta di un duplice intervento a favore delle esportazioni dell’azienda vicentina. Il contratto, prevede la fornitura di display LCD da destinare alla metropolitana di Dubai e include la progettazione, l’installazione e la manutenzione di tutto il sistema di trasmissione video e di una striscia di display lunga circa 70 metri per ogni binario delle sette nuove stazioni metro in realizzazione per l’Expo 2020. A sostegno della fornitura, SACE e BNL Gruppo BNP Paribas hanno prima controgarantito e garantito un Performance Bond relativo all’esecuzione del contratto; BNL Gruppo BNP Paribas ha poi erogato un finanziamento da 1 milione di euro, garantito da SACE, a favore di GDS per l’approntamento della fornitura stessa.
“Questa commessa rappresenta per GDS un’importante opportunità strategica sia per l’espansione del nostro business negli Emirati, sia nel settore ferroviario. Andremo a fornire un sistema chiavi in mano che richiede una profonda competenza di project-management ed un prodotto innovativo che ci ha permesso di battere la concorrenza di multinazionali molto più grandi e conosciute di noi. Il supporto finanziario di SACE e BNL Gruppo BNP Paribas è di chiara importanza per permettere al nostro gruppo di partecipare a gare internazionali e contribuisce indiscutibilmente alla credibilità della nostra offerta.” ha dichiarato Giovanni Cariolato, presidente di GDS SpA.
Fondata nel 1979, l’azienda vicentina attraverso un percorso di internazionalizzazione, fusioni e acquisizioni, diviene Global Display Solutions nel 2001 ed è attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di monitor, applicazioni e schede elettroniche che trovano applicazione nei comparti ATM, medicale, automotive, industriale, trasporti e pubblicità. L’azienda vicentina ha una forte attitudine all’esportazione e punta alla diversificazione dei mercati di riferimento operando in aree geografiche molto diverse (Sud America, Estremo Oriente, Stati Uniti ed Europa). La sua vocazione internazionale è stata sostenuta negli anni dal Polo SACE SIMEST. Nello specifico, GDS ha beneficiato varie volte e beneficia tutt’ora della partecipazione di SIMEST nel capitale di alcune sue controllate estere, mentre con la garanzia di SACE ha ottenuto un finanziamento per supportare i suoi investimenti in ricerca e sviluppo.
Direzione Expo 2020: le opportunità per l’export italiano – La commessa di GDS si inserisce nell’ambito del mega progetto di ampliamento della linea rossa della metropolitana di Dubai, che collegherà il centro città con il sito dove sorgerà EXPO 2020. L’esposizione universale genererà un flusso di 25 milioni di visitatori nell’Emirato, che ha in programma numerosi progetti infrastrutturali, tra cui l’ampliamento della linea metropolitana, la progettazione di una nuova zona urbana e la costruzione del nuovo aeroporto internazionale Al Maktoum. Si tratta di un’occasione unica per le imprese italiane, in particolare per quelle attive nei settori delle costruzioni, del turismo e per le imprese fornitrici di servizi e strutture per la costruzione dei Padiglioni. SACE SIMEST, presente a Dubai dal 2016 con un proprio ufficio, sostiene le imprese italiane interessate a cogliere le opportunità offerte dagli EAU e ha in piedi diversi accordi per facilitare l’accesso agli esportatori italiani alle commesse legate a EXPO.
Learning cities da Israele al Friuli VG
I cittadini che acquisiscono nuove conoscenze, abilità e attitudini in una vasta gamma di contesti, sono meglio attrezzati per adattarsi ai cambiamenti sociali e ambientali. L’apprendimento permanente ha, quindi, un ruolo vitale da svolgere per il progetto di società sostenibile.
Ed è proprio nell’ambito del progetto di Learning Cities (le città della conoscenza) già iniziato qualche anno fa con la città e l’università di Udine attraverso l’università delle LiberEtà, che si è tenuto un incontro tra una delegazione israeliana guidata da Haim Bibas, sindaco della città di Modi’in-Maccabim-Re’ut e presidente dell’Unione delle municipalità di Israele, accompagnato da Orna Mager, direttrice del Centro multidisciplinare di Modi’in-Maccabim-Re’ut, e da funzionari della municipalità locale, e il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, con l’assessore regionale a Lavoro, Formazione e Istruzione, Alessia Rosolen, il presidente della VI Commissione consiliare, Giuseppe Sibau, in quanto competente nelle materie trattate. Ma presenti sono stati anche l’assessore della Regione Veneto sempre per Istruzione, Formazione e Lavoro, Elena Donazzan, il vicepresidente del Consiglio regionale FVG Francesco Russo, il consigliere Furio Honsell e la presidente dell’università delle LiberEtà, Pina Raso.
“I confronti e gli scambi di buone prassi che il Friuli Venezia Giulia ha con Modi’in e con le Municipalità israeliane sul tema della formazione e dell’apprendimento permanente rappresentano un’importante occasione di crescita e sviluppo. Sono quindi molto soddisfatta della prossima estensione all’intero territorio regionale delle iniziative nate dalla collaborazione con queste realtà, che possono avere ricadute positive in ambito culturale, turistico ed economico”. È con queste parole che l’assessore regionale a Lavoro, Formazione, Università e ricerca, Alessia Rosolen, ha presentato assieme a Haim Bibas, sindaco della città di Modi’in, presidente dell’Unione delle municipalità di Israele e capo della delegazione rimasta in regione fino al 27 gennaio, il progetto “L’apprendimento permanente in ambito formale e non formale: lo sviluppo delle soft skills”, che consolida la collaborazione tra la nostra regione e lo Stato ebraico e conferma l’adesione al modello delle learning cities.
L’iniziativa, che ha suscitato l’interesse anche del Veneto, come testimonia la presenza agli incontri dell’assessore regionale Elena Donazzan, rafforza la collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e Israele, consente l’organizzazione di scambi di studenti e favorisce un confronto costruttivo sulle politiche regionali in merito a università e istruzione e sui modelli di startup e di sviluppo dei parchi scientifici, ambiti nei quali Israele è all’avanguardia.
In tale senso Bibas ha evidenziato che le esperienze sviluppate da Udine e Modi’in permettono di auspicare che presto Friuli Venezia Giulia e lo Stato ebraico saranno allineati sul tema delle learning cities. Si tratta di una visione che in Israele è ampiamente condivisa sia a livello politico sia dalla società civile e rappresenta una sfida importante per lo sviluppo futuro, perché spazia dalla cultura, all’inclusione sociale, alla sicurezza.
Rosolen ha rimarcato che “tra tutte le città italiane il sindaco di Modi’in ha scelto di visitare Trieste per la concreta possibilità di implementare il modello di learning cities, che le amministrazioni regionali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto hanno dimostrato di apprezzare. Non vanno poi trascurate le opportunità che la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Israele rappresenta nel campo scientifico e in tale ambito abbiamo già iniziato a sviluppare nuovi rapporti che si concretizzeranno all’interno di Esof 2020. Questa visita – ha proseguito l’assessore – giunge inoltre in concomitanza con la celebrazione del Giorno della Memoria che, assieme alla Giorno del Ricordo, è una delle date simbolo della nostra terra”.
Alla base del modello delle learning cities c’è la promozione dell’educazione lungo tutto l’arco della vita come volano per lo sviluppo delle persone e della comunità. Il progetto è stato avviato 10 mesi fa con la partecipazione, oltre che della Regione, dell’Università della LiberEtà di Udine e di Informest e ha già permesso un rilevante scambio di informazioni, esperienze e modelli di gestione. Il modello, di cui Modi’in rappresenta un’eccellenza internazionale, si basa sull’idea dell’educazione permanente come condizione fondamentale per il progresso, l’innovazione e lo sviluppo economico e consente di migliorare la qualità della vita dei cittadini, favorire le pari opportunità, ridurre il divario sociale e costruire nuovi modelli di business, attraverso una migliore integrazione nel mondo del lavoro e la crescita professionale.
La cooperazione Fvg-Israele ha già posto le basi per due collaborazioni tecnico-scientifiche: la prima orientata a indagare le variabili sociali, strutturali e psicologiche delle categorie più fragili per indirizzare al meglio gli interventi sul territorio; la seconda ha come obiettivo sperimentare un protocollo di intervento per lo sviluppo delle soft skills (capacità organizzative, di relazione e comunicazione), basato sull’innovativo approccio metodologico del design thinking.
Marcolin in esclusiva per Barton Perreira
Marcolin Group, una delle più importanti aziende nel settore dell’occhialeria, e Barton Perreira, marchio di eyewear indipendente con sede a Los Angeles, annunciano oggi di aver siglato un accordo in esclusiva per la distribuzione su scala internazionale di occhiali da sole e da vista Barton Perreira. Tale accordo avrà inizio il 1° febbraio 2019.
Marcolin Group inizierà a distribuire le collezioni eyewear maschili e femminili presso rivenditori selezionati e negozi di ottica nel Sud Europa (tra cui Spagna, Portogallo, Grecia e Italia), in Medio Oriente, nell’Europa dell’Est (Russia inclusa), nei Paesi dell’area Asia-Pacifico (tranne Giappone), nel Sud-Est asiatico, in Sud America e in Messico.
Barton Perreira continuerà ad occuparsi del design e della produzione degli occhiali, oltre alla gestione delle vendite nel resto dell’Europa, negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone.
Creato nel 2007 da Bill Barton e Patty Perreira (nella foto), il brand Barton Perreira è noto per avere ridefinito la industry ricorrendo a tecnologie innovative, design unico e ad un’eccezionale maestria artigianale. Ogni montatura viene scolpita in Giappone, come una vera e propria opera architettonica, da artigiani di altissimo livello che impiegano unicamente materiali di elevata qualità. Attraverso l’esperienza di generazioni e un meticoloso processo di lavorazione focalizzato sul perfezionamento di ciascun dettaglio, dalla struttura della montatura sino alla sua finitura lucida, ogni singolo occhiale viene realizzato con l’obiettivo di raggiungere la massima perfezione in termini di precisione, fitting e design.
Massimo Renon, CEO di Marcolin Group (in foto qui sotto), ha dichiarato: “Barton Perreira è simbolo di eccellenza e qualità ineccepibile. Questa partnership a lungo termine offre l’opportunità unica a Marcolin Group di distribuire, iniziando da una selezione di Paesi, collezioni eyewear fortemente creative caratterizzate da un’eleganza senza tempo. Questo nuovo marchio ci permette di valorizzare ulteriormente il nostro portafoglio e di aprire Marcolin Group a nuove opportunità di diversificazione del suo modello di business commerciale.”
Bill Barton, fondatore/CEO di Barton Perreira: “Per Barton Perreira questo nuovo accordo di distribuzione con Marcolin Group è motivo di grande onore. Credo che questa partnership non abbia precedenti nel nostro settore. É molto gratificante che un’azienda della statura di Marcolin Group creda nel nostro prodotto, nel nostro marchio e nel nostro futuro. Attraverso il loro team commerciale e customer service raggiungeremo nuovi rivenditori in tutto il mondo portando Barton Perreira verso nuovi importanti traguardi.”
Patty Perreira, fondatrice/designer: “Siamo entusiasti di collaborare con Marcolin Group, un partner eccezionale dalla profonda expertise che condivide la nostra stessa visione del marchio Barton Perreira e il nostro impegno nella produzione, design e distribuzione esclusiva.”