È passato poco più di un mese dal lancio di Fablab a scuola, la piattaforma di crowdfunding voluta da Fondazione NordEst per raccogliere i fondi necessari a realizzare una rete di fablab in alcuni istituti scolastici delle tre regioni. Gli studenti hanno messo a punto un progetto, lo hanno presentato, hanno studiato un sistema di ricompense allettanti (guardare per credere), e grazie al sostegno dei propri docenti, hanno organizzato e partecipato a numerosi eventi, per farsi conoscere e promuovere le proprie attività.
E ora, con oltre 100 giorni di anticipo sulla scadenza che si erano, dati, raccolgono i primi frutti. Il primo caso di successo è quello di “Un aiuto che viene dal cielo”, la campagna dell’IPSIA Galileo Galilei di Castelfranco Veneto, che ha superato il proprio traguardo, raccogliendo sulla piattaforma Ginger oltre 10mila euro grazie ai donatori che – da Bari a Bolzano – hanno dimostrato di crederci.
Ci sono stati numerosi piccoli contributi, a cui si sono aggiunte però anche alcune significative donazioni, provenienti da realtà imprenditoriali del territorio e dalle istituzioni pubbliche. Nell’elenco dei donatori compaiono Gianfranco Zoppas di SIPA Spa, UniCredit, l’Associazione MTNet, l’Autofficina 3F Car Service di Ennio Frattin, la Farmacia Antonia dr.ssa Giannone di Trani, il Comune di Castelfranco Veneto e tanti altri. Così il crowdfunding – innovativo metodo di racconta collettiva di fondi – diventa un formidabile strumento di raccolta delle energie diffuse sul territorio, indirizzate verso un comune obiettivo.
Gli studenti e i professori (anche alcuni di loro hanno donato) potranno lavorare allo sviluppo, all’interno del proprio Fablab, di un drone capace di trasportare farmaci salvavita in situazioni d’emergenza. Il budget necessario era stato fissato a 10mila euro, quota che è stata raggiunta e superata con largo anticipo rispetto alla chiusura dell’iniziativa.
Anche se l’obiettivo dei 10mila euro è stato raggiunto con largo anticipo, la campagna “Un aiuto che viene dal cielo” proseguirà nei prossimi mesi. “I fondi raccolti ci consentono di partire con le sperimentazioni di un nuovo AeroDrone, ma vogliamo raccoglierne ancora per realizzare un EmergencyDrone che trasporterà defibrillatori” spiega il professor Daniele Pauletto, docente dell’IPSIA Galileo Galilei, che ha seguito e curato il progetto.
Il risultato dei ragazzi trevigiani dimostra le potenzialità del progetto Fablab a Scuola e incoraggia le altre scuole impegnate nella promozione delle campagne di crowdfunding: il fashion fablab del Centro Moda Canossa di Trento, ad esempio, è a metà strada, e per i suoi sostenitori più generosi mette in campo anche la borsetta intelligente.
Fablab a scuola è un progetto di Fondazione Nord Est, in collaborazione con UniCredit, DWS Systems e Roland.
Altre scuole hanno organizzato open day per presentare dal vivo le idee su cui puntano: il 10 febbraio alle 16 all’Itis Marconi di Padova , dove si terrà un workshop sul crowdfunding ad accesso libero e l’esposizione del progetto a tutte le famiglie degli studenti. Il secondo evento sarà organizzato il 25 febbraio dalle 10 alle 13 al Marconi di Verona, che con l’IPSIA “Giovanni Giorgi” hanno pensato a unire le due scuole per un G.M. Lab – così si chiamerà – da mettere a disposizione non solo degli studenti, ma anche dei cittadini e di chiunque ne avrà bisogno.
E l’idea di chiedere al territorio un sostegno per la scuola si allarga. GET FIT @ SCHOOL è il titolo che gli studenti del Liceo Percoto di Udine hanno scelto per la campagna di raccolta fondi che non mira a un Fablab, ma a rinnovare le attrezzature della palestra e dotare gli allievi di una divisa ufficiale per le competizioni sportive. Si tratta del primo progetto di crowdfunding scolastico nella regione; la piattaforma prescelta è SchoolRaising.it, portale che ospita la raccolta fondi. «Nella nostra scuola ci si trova spesso ad affrontare lezioni di educazione fisica avendo a disposizione strumenti non adeguati quali palloni rovinati, archi e frecce rotti, ecc., oppure non sufficienti per il numero di studenti – spiegano i ragazzi – Inoltre, la scuola partecipa ogni anno a un torneo internazionale studentesco che comprende parecchie discipline sportive. Ci piacerebbe che le nostre squadre si presentassero, come fanno quelle delle altre scuole, con la divisa completa di tuta e borsone riportante il logo del nostro Liceo. Fino ad oggi ci siamo presentati ognuno con propria tuta e borsa creando un effetto arcobaleno che non ci ha reso riconoscibili».
Finanziando con almeno 100 euro si riceve una mail di ringraziamento da parte dei ragazzi e dei professori, un video ringraziamento e l’iscrizione del nome del donatore sul banner che resterà affisso in palestra per un anno (non male, come pubblicità).
«Siamo certi che il successo della nostra iniziativa rappresenterà un valore aggiunto anche per i futuri studenti che stanno scegliendo, proprio in questo periodo, di iscriversi al nostro Liceo», spiegano.