Molte delle persone senza fissa dimora o disagiate che frequentano le Cucine economiche popolari potranno lavare e asciugare velocemente i loro vestiti, a volte l’unico cambio disponibile; Il tutto è stato reso possibile grazie alla generosità delle aziende del territorio padovano. Lo scorso anno, infatti, Assindustria Venetocentro, in occasione del Gran Galà natalizio aveva raccolto fondi per sostenere un progetto di solidarietà proposto dalle Cucine economiche: l’acquisto e l’installazione – appunto – di una lavatrice a grande capacità e di un’asciugatrice in un nuovo spazio dedicato.
Ora, a distanza di un anno, il sogno si è avverato e le due macchine sono arrivate a destinazione e a disposizione dei frequentatori delle Cucine. Per ringraziare quanti hanno contribuito la Fondazione Nervo Pasini (che gestisce le Cucine economiche popolari) ha voluto ringraziare pubblicamente.
Nei giorni scorsi la presidente di Assindustria Venetocentro Maria Cristina Piovesana, il presidente vicario Massimo Finco e il direttore generale Giuseppe Milan hanno pranzato alle Cucine insieme agli ospiti, alla direttrice sr Albina Zandonà, a don Marco Cagol, vicario episcopale per i rapporti con il territorio della Diocesi di Padova.
«Sono molte – ricorda don Marco Cagol, vicario episcopale per i rapporti con il territorio – le imprese del territorio che nel silenzio aiutano e sostengono le attività delle Cucine economiche popolari. Ci sembra giusto ringraziare per questa generosità e dare riscontro, in particolare, della realizzazione di questo progetto che avevamo nel cuore: offrire la possibilità di lavare i propri indumenti in lavatrice e non a mano e permettere alle persone che si servono abitualmente di questo servizio, di avere anche un piccolo spazio per riporre il proprio – e a volte unico – cambio pulito. È una risposta a un bisogno elementare non scontato, che tocca profondamente la dignità della persona e risponde a un’esigenza intima profonda: potersi presentare anche esteriormente dignitosi e puliti, primo passo per acquisire più considerazione di sé e per facilitare l’interazione con altre persone. Quindi davvero grazie ad Assindustria Venetocentro e a quanti tramite loro hanno contribuito a questo sogno».
«Le Cucine economiche popolari – dicono Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco – sono un esempio fulgido di quella carità vissuta, semplice e accogliente che papa Francesco continuamente ci ricorda ed esprimono l’anima più bella, religiosa e laica insieme, della nostra comunità. Per noi è una gioia e un orgoglio vivere questa giornata insieme e portare alle persone che si servono abitualmente di questa opera un segno utile di condivisione e vicinanza, a nome di tanti imprenditori che nel silenzio aiutano e sostengono le attività delle Cucine popolari e della loro Associazione. Impegno, condivisione, responsabilità debbono tradursi in gesti anche semplici ma concreti, attenti alle tante situazioni di disagio intorno a noi, rispettosi della profonda dignità della persona. Diversamente resterebbero retorica. Possono vincere la paura nelle nostre società e ricostruire quel senso di comunità necessario anche per una crescita più giusta, inclusiva e solidale. È questo l’esempio che ci danno ogni giorno le Cucine popolari e di cui ringrazieremo don Marco Cagol e suor Albina».