L’idea è di utilizzare le abilità manuali dei propri associati per realizzare a mano mascherine protettive da distribuire alle case per anziani, agli ospedali, e a quanti sono quotidianamente impegnati nella lotta alla diffusione del Coronavirus e nella cura degli ammalati. Partendo da qui, il presidente dello Scriptorium Foroiuliense di San Daniele del Friuli, Roberto Giurano, in pochi giorni è riuscito a mettere in piedi una piccola “fabbrica” di mascherine che, grazie ai volontari, oggi riesce a realizzare 500 pezzi al giorno.
«All’inizio – spiega Giurano – abbiamo dovuto capire bene come realizzarle e quali materiali utilizzare. Fin da subito, però, ci è venuta in aiuto la Cartiera di Cordenons, dell’omonimo gruppo, con la quale collaboriamo da tempo, fornendoci un tipo di carta alimentare che unita in triplo strato, riesce a creare una barriera identica a quella offerta dalle tradizionali mascherine chirurgiche. La vera novità delle ultime ore, però – sottolinea il presidente dello Scriptorium – è che la Cartiera di Cordenons sta tentando di mettere a punto una speciale carta virucida (capace, cioè, di attenuare la carica virale) che potrebbe rappresentare una grande innovazione. Lunedì dovremmo avere a disposizione i primi fogli e testeremo la produzione di alcune mascherine dalle caratteristiche innovative».
Assemblate e cucite a mano dai volontari, le mascherine dello Scriptorium sono state richieste anche dagli operatori, tant’è che è in partenza una fornitura per l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste.
«I nostri volontari stanno lavorando a pieno ritmo, ovviamente indossando guanti e mascherine, e oltre al Burlo – chiarisce Giurano -, stiamo rifornendo la popolazione locale, alcune case per anziani della zona e intendiamo donarne anche alla Protezione civile. Siamo partiti con una produzione sperimentale di 100 mascherine il primo giorno, salita poi a 200 nei giorni successivi e che al quarto giorno, grazie all’arrivo di sempre più volontari, è salita a 500. La speranza è che grazie a nuovi volontari si possa arrivare a mille mascherine al giorno entro breve».
Sul sito dell’associazione già si legge che l’appello non cade nel vuoto: “Da questa mattina squilla il cellulare e arrivano mail da tutto il Friuli, da parte di persone che si offrono volontarie per darci una mano. Ringrazio tutte le persone che da ieri stanno lavorando sia in sede che da casa. Oggi un importante Istituto Bancario si é reso partecipe all’iniziativa acquistando della carta feltro per le nostre mascherine”, fa sapere l’associazione.
Grande soddisfazione e profonda gratitudine è stata espressa dal Sindaco di San Daniele, Pietro Valent «per l’iniziativa e il lavoro dello Scriptorium al quale si sono affiancati molti volontari, compresi due componenti della mia giunta. Fondamentale, sotto l’aspetto umano, è, poi, il segnale dato alla comunità che insieme si può collaborare per il bene di tutti».
Grazie alla fornitura donata dalla Cartiera di Cordenons, lo Scriptorium ha materiale a sufficienza per alcuni giorni, ma è alla ricerca di donazioni che consentano di acquistare altro materiale necessario. «Non vogliamo fermarci, chiarisce il presidente dello Scriptorium Foroiuliense – perché tutti i giorni ci arrivano nuove richieste dalla regione e anche da molte altre parti d’Italia. Per questo abbiamo bisogno di volontari e di materiali. Ci rendiamo conto che quello che facciamo è una goccia nel mare e che lavorando a mano non si possono realizzare grandi numeri, però, pensiamo che ci siano tante persone con molto tempo libero e che possono dare una mano. La tecnica è semplice, basta una macchina da cucire e il materiale giusto. Per questo – conclude Giurano – stiamo realizzando un tutorial che pubblicheremo a breve in modo che anche persone di altre zone d’Italia possano mettersi all’opera per fornire le mascherine anche alle piccole comunità più isolate. Se ci impegniamo tutti, andrà tutto bene!».
Scaldacollo gratuiti a Bolzano
La trasmissione del Coronavirus avviene tramite micro goccioline di saliva o tramite il contatto. Il rischio di infezione può essere ridotto adottando le ormai note misure di sicurezza e igieniche, ma anche proteggendo bocca e naso. Adesso la Provincia di Bolzano, nell’intento di rafforzare le misure di prevenzione già in atto, ha deciso di organizzare (non senza la abituale dose di poleiche, che non hanno risparmiato le mascherine made in Veneto) una distribuzione gratuita di scaldacollo.
“La situazione è grave, molto grave. Se il tasso d’infezione rimarrà ai livelli attuali, nel giro di pochi giorni i nostri ospedali saranno saturi”, ammonisce l’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann, che aggiunge: “Invito vivamente ogni cittadina, ogni cittadino, a rispettare le norme di sicurezza e, prima di ogni altra cosa, a rimanere a casa. Ognuno di noi dovrebbe comportarsi come se avesse contratto l’infezione!”
Ogni volta che si esce di casa c’è infatti il rischio di essere contagiati oppure di trasmettere l’infezione. Widmann: “Siamo consapevoli che ci sono determinate situazioni in cui è necessario uscire di casa, come ad esempio per acquistare generi alimentari o medicine. Ecco, in questi casi, quando ci si reca in ambienti chiusi, raccomando vivamente alla cittadinanza di coprirsi la bocca e il naso con una sciarpa o uno scaldacollo”.
Attenzione però: un foulard o uno scaldacollo non garantiscono la protezione assoluta: “Questi accorgimenti contribuiscono comunque a ridurre il rischio di infezione, specialmente se si rispettano le consuete misure preventive come la distanza di sicurezza e il lavaggio frequente delle mani”, spiegano il responsabile del Coordinamento medico provinciale Coronavirus Marc Kaufmann e il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli.
Sabato parte la distribuzione: in collaborazione con la società di distribuzione stampa SPV e con le rivendite di giornali, a partire da sabato 21 marzo saranno distribuite gratuitamente migliaia di scaldacollo. Sono disponibili in tre taglie – uomo, donna e bambino – e si possono ritirare, assieme ad un volantino con le informazioni più importanti, presso tutte le rivendite di giornali, le edicole e le tabaccherie della provincia (a questo link si può scaricare la lista completa).