Sono aperti i termini per la presentazione dei progetti relativi al Pacchetto Giovani nell’ambito delle misure del Programma di Sviluppo Rurale. Lo rende noto Coldiretti Veneto dopo la pubblicazione ufficiale della Dgr 1790/2020 avvenuta l’8 gennaio sul Bur. Il bando era tato approvato dalla Giunta regionale con DGR n.1790 del 22 dicembre 2020.
Si tratta dell’ultimo bando che mette a disposizione una dote finanziaria pari a 26,5 milioni di euro totali, 10 milioni per il primo insediamento degli under 40 e 16,5 milioni per gli investimenti aziendali. Qui il testo da scaricare.
L’ultima graduatoria di qualche mese fa ha “laureato” ben 371 neo imprenditori agricoli. “Con queste ulteriori risorse – commenta Alex Vantini delegato regionale dei Giovani Coldiretti – altri 250 agricoltori di nuova generazione potranno portare linfa vitale alla campagna veneta. Per accedere ai contributi europei – precisa Vantini – occorre seguire un iter e attendere la conferma dell’approvazione del progetto. Dopo l’istruttoria definitiva, con o senza finanziamento, la scelta di intraprendere nei campi è motivata e decisa. Chi investe in agricoltura è laureato o diplomato anche in discipline diverse dalle scienze agronomiche. Dall’inizio della programmazione comunitaria, 2015, oltre 3mila giovani sono diventati titolari di impresa per un investimento totale di 280 milioni di euro e una spinta propulsiva manifestata che corrisponde al doppio di quanto previsto dai regolamenti”.
Si guarda anche ad attività extra-agricole come trasformazione di prodotti; fattoria sociale; fattoria didattica; ospitalità agrituristica in alloggi o in spazi aziendali aperti quali agri-campeggi; turismo rurale; servizi ambientali svolti dall’impresa agricola per la cura e manutenzione di spazi non agricoli.
Fra gli interventi ammissibili: interventi strutturali su beni immobili (non sono ammesse nuove costruzioni); acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature; acquisto o sviluppo di programmi informatici, realizzazione di siti internet e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali.
Inoltre, per servizi ambientali: acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature; acquisto o sviluppo di programmi informatici, realizzazione di siti internet e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali.
Il settore agricolo – sottolinea Vantini – “continua a manifestare la centralità nel sistema economico e rappresenta un volàno per l’occupazione. Anche durante il lock down nelle serre, tra i vigneti, orti e nelle stalle hanno trovato lavoro 21mila persone. L’auspicio è che massima attenzione, politica e strategica, venga riservata alle aziende agricole 4.0 e ad una classe imprenditoriale – conclude Alex Vantini – portatrice di progetti sostenibili, creativi, di alta applicazione tecnologica, moderni ma pur sempre in equilibrio con la tradizione e la vocazione del territorio.”
Ci sono molte belle storie di giovani che stanno cambiando l’agricoltura: la serra innovativa di Sofia, giovanissima, ad esempio, per coltivare le fragole. Una novità capace di raddoppiare la produzione, ridurre gli sbalzi termici e migliorare le condizioni di lavoro, perché i raccoglitori lavorano in piedi anziché accovacciati.