Oggi, giovedì 25 novembre, in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Anche quest’anno l’Università di Trento aderisce e partecipa con una serie di iniziative di sensibilizzazione e informazione nella prevenzione e nel contrasto.
Il primo appuntamento sarà per mercoledì prossimo, 1 dicembre a partire dalle 14.15 con l’inaugurazione di due panchine rosse – una al Polo Ferrari 1 di Povo e una nel parco di Mesiano – di recente divenute simbolo diffuso di presidio contro la violenza sulle donne. Non si tratta però di due panchine rosse come tutte le altre: la loro progettazione è stata infatti affidata agli studenti e alle studentesse del Dipartimento civile, ambientale e meccanica dell’Ateneo (Dicam) che le hanno ideate con cura dopo aver vinto un bando interno per l’idea migliore e più funzionale. Ai progetti, oltre che estetica e funzionalità, era richiesto di essere ben inseriti nell’ambiente circostante e di riuscire a convogliare il messaggio dell’iniziativa. Un’occasione di esercizio formativo, oltre che di sensibilizzazione, che si è svolto con la supervisione scientifica della professoressa Giovanna A. Massari e con l’appoggio anche di altri dipartimenti interessati: Ingegneria industriale, Ingegneria e Scienza dell’informazione e Biologia cellulare, computazionale e integrata.
Il progetto, coordinato dall’Ufficio Equità e Diversità di Ateneo, ha visto il coinvolgimento anche di personale docente e tecnico amministrativo di UniTrento, di giovani in Servizio civile, di una cooperativa sociale e di uno sponsor per la realizzazione dei manufatti. L’auspicio dell’Ateneo è che le panchine rosse vengano occupate da un pubblico più ampio di quello universitario e che siano un promemoria per una realtà territoriale che desidera impegnarsi nel prevenire e contrastare la violenza contro le donne. All’inaugurazione delle due panchine rosse – mercoledì alle 14.15 al Polo Ferrari 1 di Povo e alle 15.30 nel parco di Mesiano – seguirà alle 16 alla Biblioteca Universitaria di Mesiano l’apertura della mostra dei progetti presentati dagli studenti e delle studentesse del Dicam per il bando “Fuori dall’ombra – Panchinerosse” e una lettura di brani e poesie a cura dei gruppi partecipanti al bando introdotti dalla professoressa Roberta Cuel, presidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni di UniTrento) che ha contribuito all’iniziativa.
La ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne permette anche di tracciare un bilancio dell’impegno costante che l’Ateneo ha su questo tema. «In questi ultimi anni l’attività portata avanti dall’Università di Trento su questo tema è stata potenziata con numerose iniziative di formazione e sensibilizzazione» spiega la prorettrice alle politiche di equità e diversità Barbara Poggio. «Tra le azioni più significative, l’approvazione del primo Regolamento di Ateneo per la tutela della dignità della persona e per la prevenzione e il contrasto del mobbing, dello straining (lo stress psicofisico indotto sul luogo di lavoro), delle molestie, delle molestie sessuali e delle discriminazioni. Prosegue il presidio della Consigliera di fiducia rivolto a tutta la comunità accademica per raccogliere e gestire segnalazioni di casi di mobbing, straining, molestie e discriminazioni che possano avvenire all’interno dell’Università di Trento. Sono state promosse attività di ricerca e di approfondimento scientifico sul tema della violenza di genere, delle sue cause e delle strategie di intervento con interventi estesi anche alla comunità trentina per collaborare nelle azioni di prevenzione della violenza sul territorio.
“Fuori dall’ombra”: il progetto Il Progetto “Fuori dall’ombra” è un’iniziativa dell’Università di Trento, ideata dall’Ufficio Equità e Diversità come proposta di disseminazione sul tema della violenza di genere. Offre un’occasione di riflessione sulle discriminazioni ancora esistenti e sulle radici culturali delle stesse e punta a valorizzare le eccellenze femminili, in particolare nell’ambito scientifico.
Il progetto ha preso il via a giugno di quest’anno e tra le sue prime iniziative ha previsto in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’inaugurazione di due panchine rosse realizzate dagli studenti e dalle studentesse e di una mostra fotografica. In futuro, l’auspicio è di allargare il progetto coinvolgendo anche altre strutture dell’Università di Trento, creando un percorso tematico che possa coinvolgere anche le istituzioni pubbliche e l’intera cittadinanza.
La progettazione è partita da un bando interno alla comunità universitaria che è stato vinto dal progetto “Nuovi orizzonti di pensiero” di Benedetta Aliprandi e Matteo Omilli che hanno potuto realizzare l’opera. Un secondo premio è stato attribuito al progetto “Through: from oppression to freedom”, mentre i progetti “Zapatos rojos” e “Ad ogni voce una battaglia vinta” hanno ricevuto una particolare menzione. Tutte i progetti presentati hanno comunque ricevuto una valutazione positiva dalla commissione esaminatrice e saranno esposti nella mostra “Fuori dall’ombra – Panchinerosse” alla Biblioteca Universitaria di Mesiano e pubblicati in un catalogo. Per la realizzazione dei manufatti premiati si è scelto di affidarsi ad una cooperativa sociale. Nelle settimane successive alla selezione, il progetto “Nuovi orizzonti di pensiero” è stato vagliato dai/dalle docenti del Dicam e dalle strutture tecniche di UniTrento e poi affidato alla falegnameria della Cooperativa Sociale di Solidarietà “Il Gabbiano” con i materiali offerti da LUCE e Design Srl. In allegato il programma dettagliato delle inaugurazioni del 1 dicembre.
Per partecipare all’evento è necessaria l’iscrizione preventiva. Informazioni alla pagina web.