L’ingegner Giancarlo Beltrame è stato uno degli artefici della rinascita industriale di Vicenza nel Dopoguerra. Aveva assunto il comando dell’azienda fondata dal nonno Antonio nel 1896 e proseguita dal padre Angelo, fino a farne un gruppo di riferimento con quattro acciaierie e 10 impianti di laminazione, localizzati in sette stabilimenti in Italia, Francia, Svizzera e Romania.
Una figura complessa di uomo di cultura e imprenditore illuminato: ha fondato il Centro internazionale di Storia dello Spazio e del Tempo a Brugine, nel Padovano, e la sua biblioteca scientifica di libri antichi è nota a livello internazionale.
Beltrame collezionava strumenti scientifici, libri, lettere autografe e stampe. Il suo legame con la città è tutto nella collezione di un grande numero di materiale bibliografico legato a Vicenza e al suo territorio, così come alla storia della scienza nel Veneto, soprattutto a partire dagli anni di Galileo a Padova. E resterà a Vicenza una selezione della sua collezione, che i figli Antonio, Patrizia e Angiola – tutti direttamente impegnati in azienda, dove sta per entrare anche la generazione dei nipoti – donano alla Biblioteca civica Bertoliana: preziosi manoscritti, libri antichi, originali autografi e stampe appartenenti alla collezione paterna.
Oggi, venerdì 16 ottobre alle 18 a Palazzo Cordellina in contrà Riale 12 la cerimonia pubblica di consegna della donazione, che rappresenta un importante complemento alle raccolte bibliografiche italiane e venete, in particolare per i molti pezzi unici pressoché sconosciuti agli studi; un dono di inestimabile valore culturale che acquisirà ulteriore rilievo attraverso la possibilità di pubblica fruizione.
Fulcro simbolico della donazione è l’eccezionale Bibbia miniata di fine fattura parigina, datata alla prima metà del Duecento, che, peculiarità rarissima per l’epoca, reca la sottoscrizione del copista vicentino Cambio.
Non solo: la società AFV Acciaierie Beltrame Spa (un gruppo da oltre 2mila dipendenti) conferirà alla Biblioteca Civica Bertoliana una somma annua per l’istituzione di borse di studio in memoria dell’ingegnere, scomparso nel febbraio 2011, e e dedicate alla storia della scienza che tanto appassionò l’imprenditore vicentino.