Lunedì 12 maggio hanno votato a maggioranza assoluta per la costituzione in cooperativa: 73 sì su 103 voti. Il 26 hanno firmato l’atto costitutivo della nuova società nello studio notarile Todeschini di Padova. Ora aspettano che il tribunale della città conceda l’affitto del ramo d’azienda, e intanto sono lì, in fabbrica: rispondono al telefono, tengono i contatti con i clienti, fanno preventivi. I dodici soci fondatori della Cooperativa Lavoratori Zanardi, hanno età diverse – dai 35 ai 65 –, sono uomini e donne, hanno tutti incontrato qualcuno che ha cercato di dissuaderli. Ma non hanno mai smesso di venire nella sede del Gruppo editoriale, come quando ne erano dipendenti. Adesso, un po’ di più.
Una produzione vera e propria non è ancora ripartita: manca appunto il passaggio formale, «ma vogliamo fare presto, il prima possibile» spiega l’amministratore delegato Mario Grillo, che dell’editrice era consulente. «Molti clienti, perlopiù gruppi editoriali esteri, ci sono al fianco, conocono la nostra storia e ci hanno già detto che vogliono continuare con noi. Merito di quanto costruito in anni di lavoro, dei legami creati da un fondatore molto stimato».
Giorgio Zanardi, 74 anni, morto suicida all’interno della azienda che aveva creato, lo scorso febbraio: nelle parole di chi ha lavorato con lui, si sente il rispetto. I clienti ci sono, sugli altri tasselli si sta lavorando: «Per fare girare un mulino serve l’acqua», spiega con semplicità Grillo, e la ricerca dei fondi necessari al riavvio della produzione è già in corso. Intanto, oltre all’anticipo dell’indennità di mobilità dei soci – che sarà messo a capitale -, la nuova impresa si avvarrà degli strumenti finanziari del sistema cooperativistico di Legacoop e delle risorse di investitori istituzionali. Infine i fornitori, l’altro elemento che può fare la differenza nel successo di operazioni di workers buy out come questa (se ne era parlato qui, inn un post dell’8 aprile su come trasfomare le aziende in crisi in cooperative: http://barbaraganz.blog.ilsole24ore.com/2014/04/08/dalla-prelazione-allanticipo-della-mobilita-10-informazioni-utili-per-trasformare-lazienda-in-cooper/)
Appena si inizierà a stampare ognuno – i 12 fondatori, ma i soci lavoratori saranno circa 30 – tornerà al proprio posto, «solo con qualche compito in più, visto che prima qui giravano cento persone», osserva ancora l’ad.
Pochi minuti prima che questo pezzo venisse scritto, alla Zanardi ha suonato il telefono: «Era un editore che ha sentito la nostra storia, e che vuole affidarci una commessa» spiega Stefania Zanellato, che qui al suo posto non è mai mancata «neanche quando non sapevo da che parte stavo, perché un’esperienza si era chiusa e la cooperativa ancora non c’era. Adesso che ci siamo, qui si sente un legame che ha qualcosa di magico fra chi condivide questa scommessa. Sono partiti per primi i più convinti, ma stanno trascinando anche gli altri. E poco importa se tutti a casa hanno qualcuno che dice: state attenti, era meglio cercare un posto da dipendente. Lo sappiamo bene che nessuno pretenderà le ferie ad agosto e di staccare alle 17.30 senza pensieri. Ma sappiamo anche che i libri belli escono da qui. Funzionerà».
(Hanno trovato anche il tempo di farsi una foto: ecco alcuni soci della Zanardi, al lavoro, giovedì 12 giugno 2014. Grazie)